Come combattere il Coronavirus? Un documento/appello promosso dall’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente-ISDE Italia e dalla FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici) sostiene la necessità che la tutela della salute e quella dell’ambiente vadano di pari passo. L’appello, come si legge sul portale fnomceo.it, è già stato raccolto da varie associazioni e organizzazioni; vi si legge una sorta di “guida” pratica circa le lezioni che dovremmo imparare e gli sbagli da evitare per far sì che la pandemia in atto, come è stato valido per tutte le altre pandemie ed epidemie nel corso della storia, non abbia la meglio. “La pandemia è una chiara espressione dell’ambiente malato e ha dimostrato che potenza economica e tecnologica non sono in grado di evitare enormi danni sanitari e sociali”: questo è l’incipit del documento, e dunque si capisce già piuttosto bene quale sia l’argomento di fondo. La necessità è quella di guardare oltre la diffusione del Coronavirus e capire invece quale sia la lezione che il Covid-19 ha imposto a tutti noi.
IL PIANO ANTI-CORONAVIRUS: LA TUTELA DELL’AMBIENTE
In questo modo, prosegue l’appello, si può imparare questa lezione e così essere in grado di “essere preparati per i prossimi, probabili, simili eventi”. Da questa allerta e richiamo alla responsabilità individuale e comune si passa ai fatti concreti: l’appello riguarda innanzitutto l’approvazione della legge sull’agricoltura biologica che è da tempo ferma in Senato, quella sul blocco totale del consumo di nuovo suolo e l’adeguata tutela del patrimonio forestale e boschivo, e poi ancora la moratoria sull’implementazione di tecnologie digitali non ancora adeguatamente testate. Insomma: la tesi del documento dice chiaramente che trattare la natura come meriterebbe, e vivere in armonia con essa, permetterebbe anche di avere un maggiore controllo sulla tutela della salute. Per questo motivo la richiesta al Governo di mettere mano ad alcuni temi che secondo i firmatari sarebbero importanti e forse anche decisivi in questo senso.
L’appello prosegue poi parlando di ripresa economica e sociale, prospettando la necessità di un grande piano di sviluppo sostenibile “basato sulle energie realmente rinnovabili, su un’agricoltura improntata ai principi dell’agroecologia, sul recupero della biodiversità e non su grandi opere impattanti su ambiente e salute”. Inoltre, sempre secondo le associazioni che portano avanti questo appello, il suolo va messo in sicurezza con un piano pluriennale e così fare per le infrastrutture esistenti come strade e ponti. Ancora, nel documento si parla di bonificare le aree inquinate, rigenerazione urbana, adeguamento sismico degli edifici e messa in sicurezza della rete acquedottistica e infine potenziamento della rete ospedaliera pubblica. Il documento è molto lungo, qui sono riportate solo le voci principali ma l’intero testo è scaricabile sul portale della FNOMCeO.