Chi mastica tennis e conosce Nick Kyrgios, lo avrà in mente per le sue stravaganze: come quando prese la sedia del suo angolo, la scagliò in campo in preda alla frustrazione e abbandonò il campo a metà partita. Oppure, avrà in mente le sue sparate nei confronti dei grandi campioni: il suo bersaglio preferito è stato ultimamente Rafa Nadal, con il quale ha anche avuto un diverbio diretto (ad Acapulco) ma che è uno di quelli passati al vaglio della critica – spesso tagliente – dell’australiano. Grande promessa da juniores (ha vinto gli Australian Open), splendido talento da pro, mai davvero “arrivato” a causa non solo del carattere fumantino (che è un’appendice) quanto di una determinazione che non raggiunge i picchi di certi colleghi, per sua stessa ammissione. Oggi però Nick Kyrgios sale agli onori delle cronache per uno splendido gesto legato alla pandemia da Coronavirus.



CORONAVIRUS, IL MESSAGGIO DI KYRGIOS

Su Instagram, il cui account frequenta parecchio, si capisce subito quale sia la personalità del tennista: il nickname è kingkyrgios, scritto con il numero 1 al posto delle i. quasi un milione e mezzo di follower, e alcuni di loro saranno stati ben felici di leggere il messaggio postato recentemente. “Chiunque non stia lavorando o percependo uno stipendio e non abbia cibo, o semplicemente stia vivendo un periodo difficile”: a loro si rivolge Kyrgios, che fa poi sapere di non volere che la gente vada a dormire a stomaco vuoto. Da cui il tema del messaggio: “Non abbiate paura, non sentitevi imbarazzati nel mandarmi un messaggio privato. Sarò più che felice di condividere qualunque cosa abbia”. Che sia una scatola di noodles, un filone di pane, del latte: continua il tennista, sarà lui stesso a consegnarlo sulla porta di casa senza fare domande.



Insomma, al netto di una verifica sostanziale della cosa (che qui non interessa fare), il post di Kyrgios è un’altra risposta a chiunque dubiti della bontà di cuore dei personaggi pubblici e famosi: tema sempre attuale, “se i calciatori donassero parte del loro stipendio…”. Mai generalizzare, meglio stare a quello che si sa: in questo caso l’iniziativa di Kyrgios, che del resto non per la prima volta ha lasciato messaggi di questo tenore e si era anche distinto, all’inizio dell’anno, nell’aiutare le zone della sua Australia che erano state maggiormente colpite dagli incendi. Aspettando che arrivi una qualche replica di chi davvero ha ricevuto qualcosa da lui, applaudiamo l’iniziativa di Kyrgios sperando di rivederlo presto in campo, come tutti gli altri protagonisti del tennis mondiale che non potranno giocare fino a giugno, e si sono visti cancellare anche Wimbledon.

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