Pochi casi in Israele ma questo non basta per vedere misure “soft” sul fronte Coronavirus: dopo il blocco voli e la quarantena per i cittadini in arrivo dall’Italia (e non solo, vediamo qui sotto) altre novità arrivano dalla Terra Santa. il Governo palestinese ha disposto la chiusura della Basilica della Natività a Betlemme e di tutte le chiese e moschee della medesima città insieme anche a Gerico: il tutto dopo aver scoperto 4 sospetti casi di Covid-19 in un albergo della zona di Betlemme. Per questo motivo la disposizione delle autorità palestinesi ha visto la chiusura immediata per 14 giorni della Basilica della Natività, confermato questa mattina dalla stessa Custodia di Terra Santa: il Ministro della Sanità palestinese ha poi imposto il divieto di ingresso a Betlemme e a Gerico per ogni comitiva di turisti e ha ordinato l’annullamento delle prenotazioni negli alberghi. La decisione ha fatto seguito alla chiusura totale di scuole e uffici pubblici per le prossime 2 settimane in tutti i territori palestinesi; unita ai timori di Israele per il Coronavirus, la situazione anche in Medio Oriente viene presa dannatamente sul serio, pur con una presenza limitata di contagi (se si eccettua l’Iran con i suoi 2922 tamponi positivi) che vede Gerusalemme contare “solo” 15 casi di Covid-19.
CORONAVIRUS IN ISRAELE, LE MISURE E LA QUARANTENA
Sempre a Betlemme, mentre i turisti devono rinunciare alle prenotazioni nella meravigliosa Basilica della Natività di Gesù, le disposizioni anti-Coronavirus si “affollano” in queste ultime ore: come riporta l’Ansa, un ospedale specializzato nella disintossicazione dei tossicodipendenti della zona è stato adibito alla verifica dei casi sospetti di coronavirus, mentre nella vicina Beit Jalla un albergo potrà ospitare quanti necessitino eventuali ricoveri in quarantena. Proprio l’autoisolamento viene imposto da Israele per chiunque arrivi nel proprio territorio dai Paesi come Italia e Cina e da ieri anche per altri 5 Stati europei: «I cittadini israeliani che rientrano da Francia, Germania, Svizzera, Spagna e Austria sono tenuti alla quarantena domestica per 14 giorni, retroattivamente dall’ultimo giorno di permanenza sul territorio di questi Paesi», si legge nelle dure misure introdotte da Netanyahu nelle scorse ore, e si aggiunge «I cittadini stranieri provenienti da questi Paesi non potranno entrare in Israele a meno che non possano dimostrare di potersi mettere in quarantena. L’applicazione di questa decisione entrerà in vigore nei prossimi giorni». Non solo, i turisti che hanno soggiornato negli ultimi 14 giorni in Iran, Iraq, Siria e Libano «non potranno entrare in Israele».