Istat conferma i dubbi sul contagio in Italia: il coronavirus avrebbe preso molto più piede rispetto a quelli che sono i numeri ufficiali snocciolati ogni giorno dalla protezione civile. Che sui contagi si affida però inevitabilmente ai tamponi e ai test effettuati ufficialmente, che quindi non possono essere smentiti ma sembra evidente che, visto anche il numero di morti, il covid-19 abbia avuto una diffusione ben più capillare rispetto ad alcune centinaia di migliaia di contagiati. “Il 4 aprile avevamo circa 15 mila deceduti secondo le cifre ufficiali, ma saranno stati almeno il doppio,” ha spiegato, commentando assieme al collega Paolo Meridiani i dati Istat, Daniele del Re, docente di Fisica all’Università Sapienza, “Se osservo la mortalità giorno per giorno e la confronto con quella degli anni precedenti, al 4 aprile la discrepanza varia da zona a zona, ma sembra che i decessi collegati al Covid-19 siano almeno il doppio di quelli ufficiali. Lo scarto tra le due cifre ora si sta riducendo perché siamo diventati “più bravi” a seguire il contagio“. I test sierologici in Lombardia e in Liguria hanno mostrato un 10% della popolazione già immunizzata: la stima su scala nazionale porterebbe a 6 milioni il dato complessivo dei contagiati.



CORONAVIRUS, LA “FORCHETTA” ISTAT SUI CONTAGI

Matteo Villa, ricercatore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, in base ai dati raccolti su Istat ha provato invece a calcolare i cosiddetti casi sommersi di cui si parla da settimane: “6 milioni di contagiati è una cifra plausibile a livello nazionale,” ha spiegato, “anche se, secondo i nostri calcoli, la prevalenza del virus nella popolazione italiana è più vicina al 5 per cento. Il calcolo viene fatto sulla base del numero totale dei positivi e dei morti fornito dalla Protezione civile: i decessi rappresentano il 13 per cento dei contagiati, ma dato che sappiamo che il tasso di letalità plausibile per il Covid-19 in Italia è stimabile in circa l’1,15%, posso calcolare il numero reale dei casi moltiplicando i positivi per 13 e dividendo per 1,15 in pratica riportando la mortalità apparente al suo numero plausibile.” I contagiati sarebbero dunque circa 2,8 milioni in tutta Italia, visto che la “forchetta” (la stima statistica è abbastanza simile a quella degli exit poll durante le elezioni) oscillerebbe tra un minimo di un milione e mezzo di persone contagiate e un massimo di sei milioni e mezzo.

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