C’è un primo caso da coronavirus in Nigeria e si tratta di un italiano. Il tam tam era iniziato a circolare già nella giornata di ieri e nelle ultime ore le autorità locali lo hanno confermato. Si tratta appunto di un nostro connazionale, come riferisce l’edizione online dell’agenzia Adnkronos, che lavora in Nigeria e che era rientrato a Lagos tre giorni fa, lo scorso 25 febbraio, dopo aver fatto tappa in Lombardia, a Milano. Al momento si trova ricoverato presso un ospedale con sede a Yaba, e sembrerebbe in buone condizioni. L’uomo, la cui identità non è stata resa nota, non avrebbe sintomi gravi ed è giudicato stabile, quindi, non in pericolo di vita. L’annuncio è giunto tramite il ministero della sanità della Nigeria, con apposita nota. Nel frattempo, se da una parte diminuiscono i casi in Cina, aumentano quelli nel “resto del mondo”, come ad esempio in Nuova Zelanda, dove è stato confermato il primo paziente da Covid-19. Si tratta di un uomo di 60 anni proveniente dall’Iran e che si trova al momento ricoverato presso la struttura ospedaliera di Auckland.
CORONAVIRUS, PRIMO CASO IN NUOVA ZELANDA
La Nuova Zelanda aveva annunciato una serie di misure restrittive nei confronti dei viaggiatori, proprio per contenere l’epidemia, ma evidentemente il paziente deve essere “sfuggito” in qualche modo, o deve aver manifestato il virus solo dopo che i controlli avevano dato esiti negativi. Situazione non semplice in Corea del Sud, la nazione più infetta da coronavirus dopo la Cina. Nella giornata di ieri i Kcdc, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie in Corea, hanno confermato 256 nuovi casi, con il numero di pazienti che è salito così a quota 2.022 unità. I morti sono comunque meno che in Italia, 13. La città più colpita è Daegu, nella zona a sud est del paese, dove si sono verificate ben 182 nuove infezioni, con l’aggiunta di altre 49 nella provincia del North Gyeongsang.