L’emergenza coronavirus sta colpendo anche l’India e nelle ultime ore è stata registrata alta tensione nelle città principali. Per il momento il bilancio è di 29 morti e 1.071 casi positivi, e le autorità sono al lavoro per disporre misure restrittive al fine di contenere l’epidemia. Lo scorso 24 marzo il Governo ha disposto il lockdown totale, ma l’annuncio ha comportato un maxi-esodo: sui social network stanno circolando video e immagini di migliaia di persone alle frontiere e lungo le strade principali. Ed è grande caos a Nuova Dehli, dove migliaia di lavoratori giornalieri – chi in bicicletta e chi a piedi, abbracciato con i compagni di viaggio – hanno deciso di cambiare città per non restare senza soldi. Una vera e propria bomba socio-economica, che però potrebbe vanificare del tutto il lockdown disposto dalle autorità.



CORONAVIRUS INDIA, MAXI-ESODO DOPO ANNUNCIO LOCKDOWN

Muratori, operai o semplici factotum in cammino per tornare in città e villaggi d’origine, così da sfuggire all’emergenza coronavirus nelle principali città dell’India e – soprattutto – per non morire di fame. Il lockdown ha infatti comportamento il blocco delle attività produttive, ergo nessuna entrata. Migliaia di persone, dunque, in cammino per centinaia di chilometri, senza dimenticare che tutti i sistemi di trasporto pubblico sono stati fermati. Come spiega Il Sole 24 Ore, il premier Narendra Modi in un messaggio radiofonico ha chiesto perdono per le gravi difficoltà causate dal lockdown, ma «purtroppo non c’è alternativa». Ed è scattato l’allarme anche dal punto di vista sanitario: Dhruva Chaudhry, presidente della Indian society of critical care medicine, ha spiegato che ci sarebbero appena 100mila posti letto in terapia intensiva e 40mila respiratori in tutto il Paese.



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