Si è creato un caso attorno alle dichiarazioni di Luca Alini, l’infermiere di Cremona che in un lungo post su Facebook aveva parlato di nuovi casi gravi di coronavirus. Il post è diventato subito virale sui social, ma è stato smentito dall’ufficio stampa dell’ospedale di Cremona e poi è sparito, rimosso da Facebook. «Da quattro giorni non si segnalano più ricoveri né persone in terapia intensiva», fa sapere il nosocomio della città lombarda. Quindi, «non c’è nessun allarme Covid». Come ricostruito da Tpi, è stato il giornalista Max Rigano a interpellare l’ufficio stampa dell’ospedale e poi a riportare la smentita via social. «Ho sentito immediatamente l’ospedale nella persona di Stefania Mattioli, dell’ufficio stampa, la quale mi ha informato che non c’è nessuna emergenza». Dopo aver fatto il punto della situazione epidemiologica nella zona, ha aggiunto: «Da quattro giorni non si segnalano più ricoveri né persone in terapia intensiva. Luca Alini ha scritto il post l’8 luglio scorso, giovedì sera, quando c’erano due ricoverati in pneumologia. Questi i numeri». Poco dopo è arrivata la conferma del direttore sanitario Rosario Canino, il quale ha spiegato che la terapia intensiva dell’ospedale di Cremona è «Covid free da più di tre settimane». In ogni caso invita a «mantenere alta l’attenzione». (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS, L’INFERMIERE DI CREMONA: “CI RISIAMO”
Assomiglia ad un grido d’allarme quello di Luca Alini, infermiere di Cremona, autore di un post diventato virale su Facebook nel quale ha denunciato un aumento dei ricoveri da coronavirus preoccupante. Queste le sue parole: “Ci risiamo. Non è mia abitudine farmi dei selfie, né tantomeno pubblicarli su Facebook. Questo l’ho fatto questa sera alle 22 circa, al lavoro. Non è una foto di marzo o di aprile. In reparto abbiamo ricominciato a ricoverare pazienti COVID con gravi insufficienze respiratorie. Per ora la cosa è limitata, non come a febbraio o marzo o l’inizio di aprile, quando i COVID erano 30 su 30 in reparto più altrettanti ricoverati in altri reparti, quando su 30 pazienti 26 erano ventilati. Ma il Coronavirus non si è dimenticato di fare il suo lavoro, e da bravo virus fa quello che deve :infetta nuovi ospiti per sopravvivere. Niente di più e niente di meno. Noi esseri umani, invece, dall’alto della nostra intelligenza ed evoluzione tecnologica e scientifica, facciamo finta che non esista, qualcuno pensa non sia mai esistito, altri che sia un ‘invenzione delle case farmaceutiche o di qualche altra fantomatica lobby segreta“.
INFERMIERE DI CREMONA: “CORONAVIRUS NON SPARITO”
L’infermiere di Cremona ribadisce il concetto: “Il virus esiste, non è magicamente sparito, e sta mietendo ancora vittime in altre parti del mondo. Da noi ha già dato, ma non sta scritto da nessuna parte che non possa ricominciare a farsi vivo, e, cosa più importante, il virus non lo sa che noi infermieri, medici, oss ed il resto del personale sanitario siamo distrutti da 3 mesi di lavoro intenso, fatto di paura, tensione, preoccupazioni, emozioni intense e continuo contatto con la morte. E non gliene frega un cazzo, al Coronavirus, di tutto ciò. La maggior parte delle persone ormai pensa al mare, alla montagna, all’aperitivo con gli amici, alla gita del week end. Se qualcuno conosce una persona che ha perso uno dei suoi cari a causa del virus, provate a chiedere cosa ne pensa di tutto ciò, delle ferie, del fatto che ci sono dei forsennati che insistono nel continuare a dire di tenere la mascherina. Provate a chiedere e sentite cosa ne pensano. Nel frattempo, noi continuiamo a fare quello che facciamo sempre, anche se adesso non siamo più eroi, angeli o qualunque altro titolo onorifico“. A spiegare come stanno le cose sul Corriere della Sera è stato Rosario Canino, direttore sanitario dell’Asst di Cremona, che ha detto: “Attualmente in ospedale abbiamo dieci ricoveri, due in pneumologia, uno in ventilazione non invasiva e otto in malattie infettive. Negli ultimi giorni c’è stata una piccola ondata di nuovi ingressi. Serve mantenere alta la guardia, troppa gente si è già tolta la mascherina o continua a tenerla sul collo. Non molliamo proprio ora“.