Ai tempi del Coronavirus, le società di Serie A inventano nuovi modi per avvicinare i tifosi. L’Inter ad esempio organizza delle videochat nelle quali i giocatori si mettono a disposizione dei tifosi. Ieri è stata la volta di Stefan De Vrij, muro della difesa nerazzurra con un ‘vizio’ molto simpatico, il gol nel derby: “Il mio gol più bello? Sono due: il primo al Milan nel derby e il secondo al Milan nel derby”, ha scherzato il difensore olandese dell’Inter. Naturalmente De Vrij ha raccontato anche come passano le sue giornate chiuso in casa per il Coronavirus: “In questi giorni cerco di fare il massimo, allenandomi due volte al giorno e leggendo molto”. Ai microfoni di Sky Sport, invece, De Vrij ha descritto come Antonio Conte segue il gruppo in questo periodo: “Cerca sempre di starci vicino. Anche se non c’è fisicamente ci segue, anche in questo momento, tramite i messaggi e attraverso il suo staff”. L’olandese è orgoglioso di come la società sta gestendo la situazione: “Adesso c’è più attività nella chat di gruppo quando torneremo sarà tutto come prima. È una lotta, cerchiamo di vincere. Restando uniti come squadra possiamo vincerla. L’Inter si è dimostrata molto professionale: ci consegnano i pasti, ci hanno portato bici ed elastici per continuare a lavorare a casa, si informano sulle nostre condizioni”.



CORONAVIRUS INTER: PARLA STEFAN DE VRIJ

Stefan De Vrij però sottolinea come il calcio non possa essere adesso una priorità: “Non è il momento di parlare di calcio, adesso dobbiamo concentrarci su questa battaglia. Quando tutto questo sarà finito torneremo a vincere anche sul campo”. Tornando al dialogo con i tifosi dell’Inter, ecco che De Vrij ha sottolineato il rapporto davvero speciale che c’è con i fan nerazzurri: “Sento tanto l’affetto dei tifosi, anche adesso si percepisce quanto tengono alla maglia e alla squadra. Sono uno che risponde tanto sui social perché mi piace regalare loro una gioia. Quando posso mi piace far felice le persone”. De Vrij poi ha ricordato la vittoria per 5-1 sulla Spagna ai Mondiali 2014 come partita più importante della sua vita e aggiunge Mbappé a Messi e Cristiano Ronaldo fra i giocatori più difficili da marcare. Il difensore olandese ha anche ricordato che è stato suo padre a trasmettergli la passione per il calcio e che da piccolo tifava Feyenoord; ha poi ricordato in breve le tappe della sua carriera: “Ho iniziato come attaccante, poi mi hanno spostato a centrocampo, a 16 anni ero un terzino e quando sono arrivato in prima squadra sono diventato un centrale. Il mio idolo? Ci sono tanti da cui ho cercato di imparare, ma la verità è che ho sempre cercato di essere la versione migliore di me stesso”. Sicuramente in questi mesi ci sta riuscendo: De Vrij è uno dei pilastri dell’Inter, il suo arrivo a parametro zero resta uno dei colpi migliori degli ultimi anni.

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