Anche nel mondo del tennis si sta lavorando alacremente per fissare un nuovo calendario per la stagione 2020, non appena ovviamente ve ne saranno le condizioni, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus. In tal senso ecco che chiaramente anche per i grandi eventi non vi sono delle vere date fissate, ma pure in termini ottimistici si può fare qualche previsione. Ed è quello che ha fatto, in una lunga intervista concessa all’Ansa Angelo Binaghi, presidente della Federtennis, per cui primario intento, pur in questo periodo colmo di incertezze e dubbi, è quello di riprogrammare la stagione italiana, con priorità chiaramente agli Internazionali d’Italia, evento Masters 1000 che in origine era stato programmato al Foro italico dal 4 al 17 maggio, e poi rinviato.
Il numero 1 del tennis del tricolore dunque ai colleghi, ha ribadito il suo ottimismo per il recupero dell’evento in terra rossa: “Ci sono ottime probabilità. Siamo in stretto contatto con le istituzioni internazionali, in particolare con l’ATP, che ha un presidente e un amministratore delegato italiani”. Binaghi ha poi aggiunto: “La fortuna del tennis è quella di non essere uno sport di squadra né di contatto, oltre a quella di essere praticato all’aria aperta, il che significa che non appena si vedrà la luce in fondo al tunnel sarà possibile riprogrammare sia a livello locale che internazionale, partendo proprio dai Master 1000”.
CORONAVIRUS, INTERNAZIONALI D’ITALIA: LE ALTRE IPOTESI SUL TAVOLO
Dunque uno spiraglio di speranza per il recupero degli Internazionali d’Italia, ovviamente quando sarà terminata l’emergenza sanitaria per il coronavirus, c’è: e in tal senso lo stesso Binaghi, numero 1 del tennis italiano, ha fatto sapere che si stanno valutando tutte le ipotesi possibili per il rientro in campo. Fermo restando che non vi alcuna data precisa (ma per ora resiste il periodo di metà luglio, dopo il già cancellato Wimbledon), Binaghi ha aggiunto, sempre sui Masters romani: “Non mi sento di dare una data precisa, anche se il nostro obiettivo sarebbe di giocarlo a Roma fra settembre e ottobre, prima o dopo Parigi, visto che la terra dovrebbe essere riprogrammata in modo unitario”.
Ma pure non si escluse un ulteriore slittamento, anche novembre e dicembre e in tal senso pure l’ipotesi di sputare gli Internazionali d’Italia sul cemento indoor, come pure, a sto punto, il cambio di località: “ Non sarebbe la prima volta che il torneo viene spostato, Pietrangeli vinse una volta a Torino, ma la nostra priorità resta Roma a settembre/ottobre”. Solo nelle prossime settimane (si spera) ne sapremo di più.