Dopo gli aggiornamenti della Protezione Civile sui numeri principali del Coronavirus in Italia – che purtroppo registrano un’impennata di nuovi casi e una “frenata” dei guariti (da 149 a 160 odierni, ndr) – sono interessanti i dati forniti sempre dal Ministero della Sanità assieme alla Protezione Civile: sono in tutto 1.326 i malati attualmente positivi in Lombardia, 398 in Emilia-Romagna, 297 in Veneto, 56 in Piemonte, 59 nelle Marche, 30 in Campania, 19 in Liguria, 18 in Toscana, 11 nel Lazio, 13 in Friuli-Venezia Giulia, 8 in Umbria, 6 in Puglia, 6 in Abruzzo, 5 in Sicilia, 4 in Trentino, 3 in Molise, uno in provincia di Bolzano, così anche in Calabria, Sardegna e Basilicata. Resta fuori ad oggi solo la Valle d’Aosta, unica regione rimasta per il momento “immune” al Coronavirus, almeno nei tamponi effettuati finora (12). I deceduti sono 55 in Lombardia, 18 in Emilia Romagna, 3 in Veneto, 2 nelle Marche e uno in Liguria: ad oggi, il 10% dei malati di Covid-19 si trova in terapia intensiva – come conferma il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli – ovvero 229 persone. Si valuta come molto concreta la possibilità di “allargare” la zona rossa del contagio, con relative misure da adottare, anche per la zona di Bergamo. I tanti contagi presenti negli ospedali bergamaschi – da ultimo, la bimba di 1 anno ricoverata al Papa Giovanni XXIII – potrebbero consigliare nelle prossime ore un allargamento delle zone più “colpite”, esattamente come spiegato oggi pomeriggio da Gianni Rezza e confermato in serata anche dall’assessore della Lombardia Giulio Gallera «La crescita dei contagi in provincia di Bergamo impone una riflessione dei tecnici. Se ci dicono che l’unico modo è di istituire un’altra zona rossa, ne prendiamo atto. A noi interessa la salute dei cittadini». Per il presidente dell’Iss Brusaferro – intervenuto durante la conferenza stampa della Protezione Civile – «Stiamo analizzando con la Lombardia con grande attenzione su nuovi casi per Comuni della cintura bergamasca e stiamo vedendo con i dati d’incidenza e in base ai tassi di riproduzione del virus». (agg. di Niccolò Magnani)
BOLLETTINO P.CIVILE: “CORONAVIRUS, 2263 CONTAGI, 79 MORTI, 160 GUARITI”
Come oramai accade ogni giorno a quest’ora, in cui era previsto pure il consueto bollettino sull’emergenza Coronavirus da parte del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, sono stati resi da poco gli ultimi dati in merito alla diffusione dell’epidemia in Lombardia. Come spiegato Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione presieduta da Attilio Fontana, il numero totale di contagiati è salito a 1520 unità (ovvero i positivi ufficiali) di cui 698 sono stati ospedalizzati, 167 sono in terapia intensiva, 461 in isolamento domiciliare e 55 deceduti. A stretto giro di posta sono arrivati gli attesi dati della Protezione Civile che ad oggi parlano di 2263 contagi (su un totale di 2502 casi), mentre il numero di decessi è salito a 79 (ovvero 27 in più rispetto alla giornata di ieri). “L’88% delle persone contagiate è in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto: di questi 1000 sono in isolamento domiciliare” ha aggiunto Borrelli, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, che ha spiegato come invece il numero dei guariti sia di 160 persone, in questo caso 11 unità in più nell’arco delle ultime 24 ore. Infine anche un dato sui tamponi: quelli totali eseguiti ad oggi sono ben 25.856. (agg. di R. G. Flore)
CORONAVIRUS AGGIORNAMENTI ITALIA, ULTIME NOTIZIE: IL 73,2% DEGLI ITALIANI HA PAURA
Il Coronavirus in Italia spaventa, e non poco, la popolazione. Lo rivelano i sondaggi condotti da numerosi istituti demoscopici, fra cui Euromedia, che ha rilevato come il 73,2% dei nostri connazionali abbia paura dell’epidemia, mentre solo il 5,4% degli intervistati afferma di sentirsi tranquillo. Inoltre, il 52,4% dei cittadini promuove le misure adottate dal governo Conte per fronteggiare l’emergenza, mentre non sono sufficienti per il 42,2%. Euromedia domanda poi quanto gli italiani si sentirebbero pronti a fronteggiare un vero e proprio scenario critico, con isolamenti e quarantena: il 57,2% risponde di non sentirsi pronto, contrariamente al 38,4% che si dice preparato a tutto. Parallelamente, anche l’indagine condotta dall’istituto Noto sottolinea la preoccupazione dell’Italia nei confronti del Coronavirus; in questo caso, il 52% afferma di aver paura di essere contagiato, tanto che il 57% ha acquistato Amuchina, il 56% si tiene alla larga dai luoghi affollati, il 53% limita la propria vita sociale e il 31% ha annullato o rimandato un viaggio. In ultimo, il 66% degli italiani è convinto del fatto che il Covid-19 genererà ripercussioni sotto il profilo economico. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
ISS, VERSO ALLARGAMENTO ZONA ROSSA
Il direttore del dipartimento Malattie infettivo dell’Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza, ha spiegato ai giornalisti che nei prossimi giorni potrebbe essere allargata la zona rossa del Coronavirus che ad oggi comprende i 10 Comuni del Lodigiano e la località di Vo’ Euganeo in Veneto: «Credo che la zona rossa vada riformata e rimodulata, potrebbero esserci altre zone da coprire». Mentre si cerca di capire in quali aree potrebbe essere estesa, è Rezza stessa a definire due possibili “paletti”: «Non credo che vada estesa anche alla città di Milano in questo momento, poiché i casi sono pochi, ma piuttosto a comuni più colpiti, come Bergamo». L’emergenza è sanitaria ma dagli aggiornamenti in arrivo dall’Ocse e anche da Confindustria, il dramma è anche economico: le ultime notizie da Palazzo Chigi – dove è in corso un vertice tra Conte e i capidelegazione del Governo – parlano di provvedimenti urgenti e immediati sulle misure di sostegno alle zone più colpite dal Coronavirus. Salvini ha già annunciato che se i termini sono quelli stabiliti nella prima bozza emersa in CdM il 29 febbraio scorso (qui tutti i contenuti, ndr) mentre l’Agenzia delle Entrate ha annunciato questo pomeriggio nuove scadenze fiscali dettate dal Decreto stesso del Governo: slittamento a settembre per la presentazione del 730 con la misura che riguarda circa 20,5 milioni di contribuenti (tra questi 8,1 milioni sono pensionati e 12,4 milioni dipendenti). Viene anche decisa la proroga dei termini per le certificazioni uniche al 31 marzo, che favorirà 4,3 milioni di sostituti d’imposta tra enti pensionistici e datori di lavoro. (agg. di Niccolò Magnani)
ULTIME NOTIZIE CORONAVIRUS: 11 PAZIENTI ALLO SPALLANZANI DI ROMA
Arrivano nuovi aggiornamenti in merito all’epidemia di coronavirus in Italia. Gli ultimi dati ufficiali parlano di undici casi accertati presso l’istituto Spallanzani di Roma, compresa la coppia cinese che è ormai guarita. “Tutti i pazienti – fa sapere lo stesso ospedale – sono in condizioni cliniche che non destano preoccupazioni”. Intanto si registrano altre due vittime, entrambe nella notte appena passata: una 60enne con patologia pregressa deceduta all’ospedale di Pesaro, e una 86enne che si trovava ricoverata presso il Policlinico San Martino di Genova. Continua nel frattempo la macchina organizzativa per contenere il virus, con la Protezione civile che ha iniziato distribuire ben 400mila mascherine protettive di tipo Fp2-Fp3, quelle con i filtri, cominciando dal personale sanitario delle regioni colpite da coronavirus. Infine va segnalato un uomo denunciato nel bolognese per aver organizzato venerdì sera una festa con 150 persone, nonostante ordinanza di divieto.
CORONAVIRUS ITALIA: AGGIORNAMENTI DALLA CINA, QUARANTENA PER ITALIANI IN ARRIVO
E dopo due mesi dall’inizio del “caos” Coronavirus i ruoli si invertono: ora è la Cina a sottoporre a quarantena tutti gli italiani che dovessero arrivate a Pechino da qualsiasi aeroporto di partenza: il provvedimento del Governo cinese è applicato da oggi per tutti i passeggeri provenienti da Italia, Giappone, Iran e Corea del Sud. L’annuncio è stato fatto dal vicesegretario generale del governo municipale di Pechino, Chen Bei, con la misura coinvolte sia i cittadini cinesi sia gli stranieri che dovessero viaggiare verso la Cina. Gli ultimi aggiornamenti sui numeri del Coronavirus dal Veneto raggiunge quota 307 contagi confermati, 16 in più rispetto alla giornata di ieri: su questi, i ricoverati sono 68, mentre le morti sono per fortunata sempre ferme a 2. Dei 16 nuovi contagi, 9 sono Padova, 3 a Veona, 2 Vicenza, 1 rispettivamente Belluno e Rovigo. Mentre la Lombardia e lo stesso Veneto si preparano ad utilizzare nuovi spazi e ospedali “speciali” per le cure dei ricoverati da Coronavirus, le ultime notizie che giungono un po’ da tutta Europa vedono un fortissimo caos per i voli cancellati e ridotti ma anche per tutte le manifestazioni internazionali dei prossimi mesi: non da ultimo, il ministro giapponese Seiko Hashimoto ha detto per la prima volta che le Olimpiadi di Tokyo potrebbero essere spostate a fine 2020 proprio a casa del Covid-19. (agg. di Niccolò Magnani)
PAPA FRANCESCO SOTTOPOSTO A TAMPONE CORONAVIRUS
Per esultare è ancora troppo presto, ma è un dato di fatto importante quello che attesta la prima frenata del coronavirus in Italia: i pazienti malati sono 1.835, con 270 nuovi casi in meno ieri rispetto a domenica. Salgono a 149 i guariti: 66 in più. I decessi sono 52. Nelle ultime ore si è diffuso un ingiustificato allarmismo per la situazione a Roma; in questo senso è stata una nota dell’assessorato alla Sanità e all’Integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio a chiarire: “Ad oggi non ci sono focolai nel territorio della Regione Lazio e non ci sono cittadini residenti a Roma positivi al Covid-19“. Un concetto ribadito anche dalla sindaca della Capitale, Virginia Raggi: “Dobbiamo seguire quello che dicono il Governo e la Regione Lazio che sono le autorità sanitarie preposte, in questo momento stanno cercando di fare un lavoro unitario in tutto il Paese. In questo momento ci dicono che hanno la situazione sotto controllo, sono loro che ne hanno il polso e noi ci adeguiamo: questo questo deve fare un ente locale“. Rispetto poi alla notizia diramata da Il Messaggero, secondo cui papa Francesco “si sarebbe sottoposto per precauzione al tampone risultando ovviamente negativo“, dalla Santa Sede non è arrivato alcun commento. (agg. di Dario D’Angelo)
CORONAVIRUS: LOMBARDIA CERCA DI RECUPERARE POSTI LETTO
In regione Lombardia si sta cercando di recuperare i posti letti da dedicare ai vari reparti di terapia intensiva degli ospedali. L’epidemia di coronavirus ha infatti sovraffollato i nosocomi regionali e di conseguenza le autorità si sono dovute attrezzare per trovare al più presto una soluzione. Stamane, a riguardo, è intervenuto l’assessore al welfare, Giulio Gallerà, che intervistato dai microfoni di Agorà, ha spiegato che sono stati recuperati nelle ultime 24 ore altri 250 posti letti fra cui quelli messi a disposizione dalla sanità privata e quelli dei blocchi di chirurgia. Gallera, nel suo intervento odierno, ci ha tenuto a sottolineare come “il vero punto debole è la terapia intensiva e per questo ma Regione ha stanziato 40 milioni per l’acquisto di respiratori mobili, i cosiddetti CPAP”. Nel frattempo è uscito allo scoperto anche il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, che ha difeso nuovamente l’Italia e gli italiani, sottolineando come sia irritante il blocco nei confronti dei nostri connazionali da parte dei paesi esteri: “E’ un Paese che esige e merita rispetto, così come ogni singolo italiano”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA: 1835 INFETTI, 149 I GUARITI
Aggiornamenti quotidiani dall’epidemia di coronavirus che ha colpito l’Italia da una settimana a questa parte. I casi positivi sono in totale 1835 mentre le vittime sono salite a 52. 149 invece i guariti, fra cui due pazienti che risiedevano nella cosiddetta “zona rossa”, quella del lodigiano e considerata il focolaio del Belpaese. Quella iniziata sarà una settimana decisiva per capire l’andamento dell’infezione, e al termine dei sette giorni, domenica 8 marzo, si capirà se le misure preventive avrannofunzionato, e soprattutto, se da lunedì 9 si potrà tornare lentamente alla normalità anche nelle zone più colpite, leggasi Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna in particolare. La notizia di ieri resta senza dubbio l’infezione al poliziotto di Roma, anche se al momento i medici escludono qualsiasi tipo di focolaio nella capitale, e con grande probabilità il paziente dovrebbe essere entrato in contatto, magari per via indiretta, con qualcuno residente in Lombardia. Inoltre, sono stati eseguiti tutti i test sui componenti della giunta lombardia, dopo che un assessore era risultato essere positivo, e nessuno è risultato infetto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA, DIFESA PREPARA CASERME PER I MALATI
L’ultimo bilancio tracciato dalla Protezione civile sulla diffusione del Coronavirus in Italia parla di oltre duemila casi. Per la precisione sono 2036 le persone contagiate dal Covid-19, accertate su 2335 tamponi. Di questi 149 sono i dimessi guariti, 1835 i casi attualmente positivi, mentre 52 è il numero delle vittime. Tra i positivi al Coronavirus, 742 sono ricoverati in ospedale con sintomi, 166 sono in terapia intensiva, invece per 927 persone è sufficiente l’isolamento domiciliare. L’Organizzazione mondiale della sanità intanto continua a monitorare la situazione. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ritiene fattibile il contenimento: «Deve rimanere la massima priorità per tutti i paesi. Con misure precoci e aggressive, possono interrompere la trasmissione». Inoltre, ha spiegato che al momento non si può parlare di pandemia: «L’Oms non esiterà a descrivere questo coronavirus come una pandemia se questo è ciò che i dati suggeriranno». Ma per fortuna non è ancora così.
CORONAVIRUS ITALIA, DISPONIBILI 6600 POSTI IN 80 CASERME
Nella serata di ieri è stato registrato un primo caso di Coronavirus in Trentino. La persona positiva è una donna di 83 anni di Trento. È la prima residente contagiata dal Covid-19. Invece sono 25 i casi in Liguria: il numero è stato aggiornato dalla Regione. Mentre si prova a contenere la diffusione del virus, ci si organizza per gestire nel migliore dei modi l’emergenza. Questo è uno dei motivi per il quale il Ministero della Difesa ha verificato le disponibilità del Comando operativo di vertice interforze riguardo dei posti letto. Nel caso fosse dunque necessario reperire delle strutture per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, sono disponibilità già 80 caserme circa, per un totale di 6.600 posti letto. Le strutture sono state messe a disposizione su tutto il territorio nazionale dalla Difesa. La speranza è che non sia necessario, ma il governo non vuole farsi trovare impreparato nel caso in cui i numeri relativi agli infetti dovessero aumentare al punto tale da rendere la situazione insostenibile per le strutture ospedaliere.
CORONAVIRUS ITALIA, RICHIAMATI PAZIENTI IN CONTATTO COL POLIZIOTTO
A Roma, dopo l’indagine epidemiologica svolta dalla direzione sanitaria del Policlinico di Tor Vergata e dal Seresmi (Servizio regionale per l’epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive dello Spallanzani), sono state richiamate 98 persone che hanno avuto accesso al pronto soccorso di Tor Vergata il 26 e 27 febbraio e che sono venuti potenzialmente a contatto con il poliziotto che si trova ora ricoverato all’Istituto Spallanzani. Di questi, 15 risultano sintomatici, quindi andranno valutati clinicamente ed eventualmente verranno sottoposti al test per il Coronavirus. Invece 6 sono operatori sanitari del pronto soccorso, un agente di Polizia e due operatori della vigilanza che erano in servizio in ospedale. Sono posti in sorveglianza domiciliare e sono tutti asintomatici. Il Presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, intanto ha escluso che ci si un focolaio nella Capitale. «La cosa importante da dire è che parliamo di persone infette che sono venuti a contatto con soggetti dei focolai del nord. Sono casi importati, non ci sono casi di focolai a Roma».