Raddoppiano le vittime rispetto alla giornata di ieri, mentre si confermano in calo contagi e ricoveri: il bollettino quotidiano del Ministero della Salute registra per questo ultimo giorno di maggio 1.820 nuovi contagi in 24 ore, frutto di 86.977 tamponi-test rapidi processati in tutta Italia. Si contano poi 6.538 guariti-dimessi, il 2,1% come tasso di positività (+0,3%) e purtroppo anche 82 vittime (126.128 da inizio pandemia).
Importante ancora il calo dei ricoveri Covid, con 1.033 terapie intensive occupate (-28), 6.482 ricoverati con sintomi (-109) e in tutto ancora 233.674 contagiati al Covid-19 in tutto il Paese. A livello regionale, la quota dei contagi resta molto bassa in praticamente tutti i territori: 284 in Campania, 132 in Lombardia, 258 Sicilia, 251 Lazio.
#Bollettino di #MinisteroSalute con i #dati di #coronavirus di oggi 31 Maggio 2021 pic.twitter.com/mb8SLm8jz6
— ilSussidiario (@ilsussidiario) May 31, 2021
IL BOLLETTINO DI IERI
Era dal 15 ottobre scorso che il conteggio delle vittime nel bollettino coronavirus quotidiano non era così basso: fermo restando che 44 morti positivi al Covid-19 rappresentano sempre un dramma vista l’importanza che anche solo una vita merita, il trend statistico sul bollettino del Ministero della Salute registra un calo di cui essere moderatamente soddisfatti.
Resta il totale tragico dall’inizio della pandemia, 126.046 persone morte positive al coronavirus: ma tutti i dati restano sotto le medie dei mesi scorsi, dalle vittime ai contagi (ieri solo 2.949 a fronte di 164.495 tamponi, come sempre in calo durante i weekend) fino ai ricoveri – 1.061 terapie intensive (-34) e 6.591 ricoverati con sintomi (-209). Il tasso di positività in Italia cresce dello 0,4% e si stabilizza all’1,8%, con 6.574 nuovi guariti-dimessi e una situazione di contagio regionale che non vede particolari picchi in territori considerati tutti questa settimana al minimo rischio Covid (fonte l’ultimo monitoraggio Iss).
CORONAVIRUS ITALIA, IL PUNTO DI SPERANZA
Per tutti questi motivi da oggi 31 maggio le nuove ordinanze del Ministero della Salute (partorite dall’ultima cabina di regia) registrano tre zone bianche – Friuli, Molise, Sardegna – e il resto dell’Italia completamente gialla. Per 3,1 milioni di cittadini nelle tre Regioni bianche sparisce il coprifuoco e ogni limitazione definita dal Decreto Covid (ad eccetto delle regole di distanziamento, igiene e mascherine) anche se la novità più grossa rimane il ritorno delle cene e pranzi a ristorante anche al chiuso: da domani 1 giugno i locali potranno tornare ad accogliere i clienti anche al chiuso e non solo all’aperto, rispettando gli orari del coprifuoco (23-5). Dal 7 giugno prossimo, coprifuoco spostato a mezzanotte mentre dal 21 giugno è destinato a scomparire in tutta Italia: «Va tutto superbene. Ci aspettiamo che nel giro di 2-3 settimane le vittime diminuiranno in modo ancora più sensibile», ha spiegato oggi il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervistato dal Corriere della Sera. La medesima linea “positiva” arriva anche dal titolare della Sanità Roberto Speranza intervenuto ieri sera a “Che Tempo Che Fa” da Fabio Fazio: «Io sono sempre stato considerato quello più duro, il rigorista. Dobbiamo mantenere questo atteggiamento di fiducia e prudenza. Le regole fondamentali non stravolgono l’esistenza: mascherina e distanziamento sono compatibili con una vita sostanzialmente regolare e normale. Non dobbiamo dimenticare i giorni difficilissimi che abbiamo passato».