Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rintracciati 56.263 nuovi casi di contagio da coronavirus, con 326.212 tamponi processati tra sabato e domenica: come al solito con numeri ridotti di tracciamento nei giorni del weekend, il bollettino del Ministero della Salute diffuso nel pomeriggio di oggi 24 aprile conferma l’andamento delle ultime settimane con la lieve ma costante discesa dei ricoveri in ospedale.



Con 56.263 casi di Covid si segnalano anche 44.849 guariti-dimessi tra ieri e oggi: purtroppo il numero delle vittime è comunque considerevole, 79 morti per un totale di 162.688 da inizio pandemia ufficialmente riconosciuti. Ad oggi in Italia sono attualmente positivi al coronavirus 1.244.149 pazienti: di questi, sottolinea il bollettino diffuso oggi pomeriggio, 1.233.838 sono in isolamento domiciliare senza particolari sintomi, 9.895 sono ricoverati con sintomi in area medica (-19 rispetto al bollettino Covid di ieri), 416 sono invece le terapie intensive ancora occupate (+7 rispetto a ieri). Il tasso di positività del nostro Paese sale invece ancora di 0.5% fermandosi al 17,2% sul totale dei tamponi processati.



IL BOLLETTINO COVID DI IERI

Poco prima della diffusione del bollettino, il Ministro della Salute Roberto Speranza era intervenuto al congresso nazionale di Articolo 1-Mdp (in cui è stato confermato segretario unitario, ndr) introducendo il tema delle mascherine, tra i punti maggiormente in discussione del prossimo step di allentamento regole Covid (qui tutte le novità in arrivo, ndr).

«Quella sulle mascherine è una scelta che faremo nella prossima settimana, ascoltando la comunità scientifica, la mia opinione è che serve ancora un po’ di prudenza», si limita ad annunciare il titolare del Ministero della Salute. Raggiunto sul tema dall’Adnkronos Salute, il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti si dice in netto disaccordo. «L’obbligo di mascherina al chiuso è una norma esagerata, siamo uno dei pochi Paesi in Europa a mantenerla. E’ assolutamente giusto tenere l’obbligo sui mezzi di trasporto, ma per altri luoghi, come uffici o cinema, ha più senso una raccomandazione. Resto dell’idea che sia il momento per uscire dalla fase dell’obbligo e passare a raccomandazioni», spiega il professore a Lisbona per il congresso europeo di malattie infettive. «Pur essendo il Portogallo un Paese molto colpito da Covid-19, ma anche fra i più vaccinati d’Europa – dice ancora Bassetti – qui la mascherina da oggi non è più obbligatoria, se non sui trasporti pubblici e negli ospedali». L’infettivologo conclude sottolineando come in Italia avrebbe senso mantenere l’obbligo di mascherine solo nei trasporti pubblici, Rsa e ospedali, mentre occorre solo raccomandazione negli altri luoghi: «Invece, si vuole continuare con questa strategia del terrore, che però non so dove porti. Non si può andare avanti per sempre con gli obblighi, bisogna uscire da questa logica in cui siamo entrati due anni fa: continuo a sostenere che bisognerebbe dare raccomandazioni molto stringenti sull’uso della mascherina. Per esempio, è bene che le persone anziane e fragili continuino a utilizzarla».