La trasmissione del coronavirus potrebbe avvenire attraverso il sistema digerente. Lo sostengono gli esperti dell’ospedale Renminbi dell’Università di Wuhan e dell’Istituto di virologia di Wuhan dell’Accademia cinese delle scienze. Stando a quanto riportato dall’agenzia di stato Xinhua, molti dei pazienti affetti dal virus soffrono solamente di diarrea, quindi non riportano i classici sintomi virali, a partire dalla febbre. I sintomi della diarrea possono rendere, dunque, più probabile la trasmissione dalle feci per via orale, soprattutto se non ci sono adeguate norme e strutture sanitarie. Questo è il caso delle latrine pubbliche, che sono comuni in molte parti della Cina. Intanto in Thailandia è stata sperimentata una terapia efficace. Una donna cinese affetta dal nuovo coronavirus ha mostrato miglioramenti dopo aver ricevuto un trattamento a base di un cocktail di antivirali usati per curare l’influenza e l’Hiv. Lo ha reso noto il ministero della Salute thailandese che però ha precisato: bisogna attendere i risultati delle ricerche più approfondite per avere certezze sull’efficacia di questa terapia. (agg. di Silvana Palazzo)



SPERANZA “VIRUS ISOLATO ALLO SPALLANZANI”

L’annuncio arriva poco prima di mezzogiorno durante la conferenza stampa della task force del Ministero Salute sul Coronavirus: «Abbiamo isolato il virus», afferma il Ministro della Sanità Roberto Speranza, annunciando i risultati del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Spallanzani di Roma. «Aver isolato il virus significa molte opportunità di poterlo studiare, capire e verificare meglio cosa si può fare per bloccare la diffusione. Sara’ messo a disposizione di tutta la comunità internazionale. Ora sarà più facile trattarlo», spiega ancora il titolare della Sanità in conferenza congiunta con il commissario straordinario per l’emergenza nazionale del Coronavirus, Angelo Borrelli. «Ora i dati saranno a disposizione della comunita’ internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. l’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca», afferma con fierezza il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito. Stando alle condizioni di salute invece dei cinesi contagiati dal virus, sempre il bollettino dello Spallanzani specifica «i due pur mantenendo condizioni discrete presentano entrambi polmonite virale con interessamento alveolo interstiziale bilaterale». Da ultimo, sono partiti dopo pranzo i cittadini italiani che ancora si trovavano a Wuhan e faranno ritorno in serata nel nostro Paese per esser poi posti in quarantena. (agg. di Niccolò Magnani)



304 MORTI PER CORONAVIRUS: PRIMA VITTIMA FUORI DALLA CINA

Il coronavirus miete la sua prima vittima fuori dai confini della Cina. Come riferiscono i colleghi di Rainews, si tratta di un uomo di 44 anni che è deceduto a Manila, nelle Filippine. In realtà non si tratta di uno straniero, in quanto la vittima è originaria di Wuhan, da dove è partita l’epidemia, ma resta comunque il primo decesso ufficiale non avvenuto in Cina. Gauden Galea, rappresentante dell’Oms a Pechino, ha rilasciato un’intervista All’Associated Press in cui ha confessato: “I paesi devono prepararsi” per “identificare i casi il più presto possibile ed essere pronti per un controllo interno delle epidemie, se ciò accade”. Intanto in India si è verificato un secondo caso di contagio, precisamente nello stato meridionale del Kerale, dove si era già verificato un caso. Si tratta di un indiano che aveva viaggiato recentemente in Cina, attualmente in isolamento. Tre nuovi casi infine in Giappone, dove i contagi totali sono 20. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: PRONTO RIENTRO DEGLI ITALIANI

Salgono a 304 le vittime del coronavirus, come ha reso noto nelle scorse ore il governo cinese. I decessi di ieri sono 45, a conferma di quanto i morti stiano salendo di numero ogni giorno che passa. Aumentano anche i nuovi contagi, che hanno sfiorato le 2000 unità, leggasi 1.921, per un totali di contagiati effettivi pari a 13.700, senza contare i migliaia di casi sospetti. Intanto continuano ad essere in condizioni discrete i due pazienti cinesi ricoverati a Roma, gli unici due casi accertati, fino ad ora, sul suolo italiano. Lunedì rientreranno i 3000 italiani di stanza in Cina, un ponte aereo che appunto permetterà ai nostri connazionali di rimettere piede sul suo amico, e sono già scattate le misure di prevenzione. Verranno effettuati dei controlli sanitari già sui voli, dopo di che, quando gli italiani sbarcheranno, dovranno per forza di cosa subire altri accertamenti, per verificare che tutto vada per il meglio.

CORONAVIRUS, TERMOSCANNER AGLI AEROPORTI

Non è da escludere anche un periodo di isolamento, anche se sulla vicenda non vi è ancora nessuna ufficialità. Intanto sono stati intensificati i controlli agli aeroporti, dove sono stati piazzati dei Termoscanner che permettono di misurare la temperatura corporea delle persone, e che fanno scattare l’allarme qualora venisse registrato qualcosa di sospetto. Tutti i passeggeri cinesi vengono controllati, e non è da escludere che nelle prossime ore vengano attuate nuove misure di prevenzione, come ha specificato il Commissario per l’emergenza, Borrelli: “Stiamo lavorando per capire come potenziare i controlli su treni e auto in arrivo nel paese – ha spiegato lo stesso – ma non ci sono oggi, in Europa e in Italia, condizioni tali che possano far ipotizzare una chiusura delle frontiere. Sarebbe una misura veramente assurda”. E’ stata invece bloccata le circolazione delle merci, ma Borrelli non sembra d’accordo con questa misura drastica: “Al momento è tutto fermo, ma è una misura troppo restrittiva”. Infine, sospesi i visti di ingresso in Italia dalla Cina, concessi solamente “per motivi familiari – fa sapere il sottosegretario al Turismo Lorenza Bonaccorsi – o casi di conclamata e acclarata urgenza”.