La Cina smentisce la notizia circolata nelle scorse ore per cui il dottor Li Wenliang fosse una delle 565 vittime del Coronavirus: dopo la notizia data dal Global Times (quotidiano cinese) l’ospedale però avrebbe smentito il tutto spiegando che il medico si troverebbe in condizioni critiche ma sarebbe vivo. Poco fa poi la Cbs che aveva dato in anteprima mondiale la notizia proprio citando il Global Times ha twittato il contrordine spiegando come il medico che diede per primo l’allarme ad inizio gennaio sulla epidemia di Coronavirtus fosse vivo seppur in condizioni definite «critiche». Nel frattempo tornando in Italia si attende con ansia l’esito dei test effettuati sull’italiano ricoverato in quarantena alla Cecchignola e portato di corsa allo Spallanzani per alcuni sintomi ravvisati del temibile virus cinese: nel frattempo lo stesso istituto romano annuncia nel bollettino quotidiano come ad ora siano nove pazienti i ricoverati: «oltre ai due cinesi, 4 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del coronavirus in attesa di risultato, 3 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici. Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 41 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi 32, risultati negativi al test, sono stati dimessi». (agg. di Niccolò Magnani)



MORTO IL MEDICO CHE LANCIÒ L’ALLARME IN CINA

Nuovi tragici aggiornamenti sul coronavirus, epidemia che ha colpito il mondo intero e che ha scatenato la psicosi in Italia, ricordando la coppia cinese ricoverata allo Spallenzani da una settimana. Come riporta la stampa cinese, è morto a Wuhan il medico Li Wenliang, oftalmologo 34enne che per primo lanciò l’allarme ma che venne screditato dalle autorità e addirittura minacciato dalla polizia. Li si era ammalato a metà gennaio: ricoverato il 12 gennaio, il giorno seguente le sue condizioni peggiorate. L’1 febbraio è stato trasferito in terapia intensiva ma il suo stato di salute è peggiorato esponenzialmente nelle scorse ore. Un lutto che ha colpito la Cina intera, un medico eroe che ha lottato per salvare vite e che è stato addirittura arrestato insieme a sette colleghi. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sull’epidemia del coronavirus. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



CORONAVIRUS ITALIA E MONDO, 35 ITALIANI SULLA NAVE DA CROCIERA IN GIAPPONE

Sono 35 gli italiani che si trovano sulla Diamond Princess, la nave da crociera della Carnival Japan, in quarantena da due giorni al largo del Giappone. Dei 35 nostri connazionali, 25 fanno parte dell’equipaggio, e al momento non vi sono notizie sul fatto che siano infetti. La nave rimane ferma in quanto sono stati accertati 20 casi di coronavirus, e di conseguenza si vuole evitare il contagio a terra. Intanto la Hong Kong University of Science and Technology ha messo a punto un test che permette di scoprire in soli 40 minuti se una persona sia infetta o meno da coronavirus. Al momento è il dispositivo più veloce in circolazione, e si basa sulla biotecnologia molecolare. Con quella “classica”, servono invece fino ad un massimo di tre ore di tempo per scoprire se si ha preso il virus cinese o meno, un lasso di tempo troppo alto. A livello di cura, invece, si sta lavorando all’approvazione del farmaco sperimentale Remdesivir, vicino alla terza fase clinica. Il farmaco veniva utilizzato contro l’Ebola, ed ora viene usato per contrastare l’avanzata del coronavirus. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: 565 MORTI E 28MILA CONTAGI

Va ulteriormente aggiornato il bilancio dei morti da coronavirus. Le vittime totali sono salite a 565, mentre i contagiati hanno superato di gran lunga le 25mila persone, leggasi 28.149. Guarite invece 1.147 persone, mentre i nuovi casi delle ultime 24 ore sono stati in totale 2987, tutti nella provincia di Hubei (il focolaio dell’epidemia), e dove le nuove vittime sono state 70. I decessi totali sono per la maggior parte concentrati nei pressi della metropoli di Wuhan, mentre due sono avvenuti fuori dai confini cinesi, leggasi uno nelle Filippine e uno ad Hong Kong. Continua ad essere preoccupante intanto la situazione sulla nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan, attualmente all’ancora presso la baia di Yokohama, dove i casi di contagio sono passati dai dieci di ieri a 20 di oggi. Sull’imbarcazione vi sono in totale 3.700 passeggeri con l’aggiunta dell’equipaggio, e la nave è in quarantena da due giorni a seguito dei primi sintomi del morbo, dopo che un contagiato di Hong Kong era sbarcato il 25 gennaio.

CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA FONTANA

In Italia gli unici due casi continuano ad essere quelli dei due cinesi che si trovano ricoverati presso lo Spallanzani di Roma, e le cui condizioni restano critiche ma comunque stabili, non essendo peggiorati nelle ultime 24 ore. La coppa si trova ricoverata da 8 giorni e si trova ancora in terapia intensiva: nella giornata di oggi è atteso un nuovo bollettino medico circa le ultime sulle condizioni fisiche degli stessi due pazienti. Intanto è uscito allo scoperto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, che intervistato dal Quotidiano nazionale commentando la richiesta dei governatori del nord sul rischio del coronavirus nelle scuole ha ammesso: “Non abbiamo chiesto di segregare i bambini, ma solo di ritardarne il rientro in classe. Io contesto chi ha voluto strumentalizzare una richiesta dettata dal buon senso: se il governo ha ritenuto di mettere in isolamento i cittadini rimpatriati da Wuhan, mi sembra ragionevole che si debba fare altrettanto con chiunque arrivi dalle zone dove c’e’ l’epidemia, a maggior ragione se deve entrare in una classe. Poi se si vuol buttare tutto in politica…”.