Due buone notizie, anzi tre sul fronte Coronavirus: i due bambini ricoverati questa mattina allo Spallanzani dopo la quarantena alla Cecchignola sono risultati negativi al test sul virus cinese e dunque potranno far ritorno con il resto della famiglia per completare il periodo di sorveglianza nell’area sigillata della Capitale. La secondo ottima notizia riguarda il “falso allarme” scattato in Puglia sempre stamane: è negativo il test sul Coronavirus effettuato sulla ragazza di Tiggiano ricoverata dopo febbre e sintomi simili al 2019-nCoV. Dal Salento era stata trasportata al policlinico di Bari ma – segnala il Quotidiano di Puglia – in serata è giunta la notizia attesa, non si tratta di Coronavirus. Da ultimo, potrebbe finalmente giungere in Italia il 17enne “perseguitato” dalla febbre e ancora bloccato a Wuhan: per entrambi i voli di rimpatrio degli italiani nella regione infestata dal virus, il 17enne friulano Niccolò non potè salire a bordo proprio per la presenza sempre costante dei 38 di febbre. Questo pomeriggio il Ministro Di Maio ha però annunciato dalla Farnesina come nelle prossime ore decollerà un volo dell’Areonautica Militare diretto a Wuhan per riportare a casa il ragazzo: «Lo riporteremo a casa al più presto», con la famiglia già avvertita dopo pranzo dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.
DOMANI VERTICE A P.CHIGI SUL CORONAVIRUS
Non solo i genitori 50enni, ora anche il figlio minorenne della famiglia di Taiwan “attenzionata” risulta positivo al Coronavirus: è il 18esimo caso nello Stato asiatico ma è soprattutto l’aver viaggiato in diversi luoghi della Toscana a rappresentare un allarme per il nostro Paese. Le ipotesi messe in campo dal Ministero della Salute non vedono però allarmismi particolari da far scattare: secondo la task force diretta dal commissario Borrelli, la familiga di Taiwan avrebbe contratto il virus cinese sul volo Hong Kong-Italia a lungo raggio, «essendosi trovati in uno spazio chiuso in cabina per molte ore». A riconferma di ciò, spiega l’Agenzia Ansa, la quarta paziente di Taiwan positiva al Coronavirus è una 40enne che ha visitato Macao negli scorsi giorni passando del tempo con i tre membri della famiglia taiwanese, contraendo così il virus e la febbre. Il problema è che in quell’occasione «il nuovo coronavirus non fu identificato e le fu prescritto semplicemente riposo a casa. Ma le sue condizioni non sono migliorate; la donna è dunque tornata a cercare assistenza medica e ulteriori test hanno dimostrato che aveva contratto il virus». Domani mattina il Premier Conte ha annunciato una riunione interministeriale con, tra gli altri, il Ministro della Salute Speranza e degli Esteri Di Maio oltre ovviamente al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. (agg. di Niccolò Magnani)
ALLARME DA FAMIGLIA TAIWAN DOPO VIAGGIO IN ITALIA
Nuovi casi di coronavirus a Taiwan, l’isola di fronte alla Cina dove ci sono 1400 persone sotto accertamento medico. I contagiati sono i membri di una famiglia che dal 22 al 31 gennaio ha trascorso una vacanza in Italia. Come spiega Corriere.it, le autorità italiane hanno messo in atto “tutte le procedure per questi casi con il tracciamento di tutti “i contatti stretti e continuativi””. Il ministero della Salute si è espresso sul caso spiegando: “Siamo abbastanza tranquilli perché sta per scadere il periodo dei 14 giorni da quando sono passati per la Toscana e per il Lazio”. Stando a quanto fatto sapere dalla Regione Toscana, la famiglia di Taiwan sarebbe stata a Firenze, a Siena e a Pisa tra il 26 e il 29 gennaio. In merito ai casi nel nostro Paese, non ne sarebbero stati segnalati altri oltre ai tre ricoverati allo Spallanzani, ovvero i due cinesi e un italiano, tutti provenienti da Wuhan. Secondo le testimonianze dei parenti della famiglia di Taiwan, pare che uno di loro avrebbe iniziato a mostrare i primi sintomi lo scorso 26 gennaio con tosse e il 28 con febbre. Il 31 sarebbero ripartiti e una volta a casa le condizioni sono peggiorate. Non si conosce ancora da quale scalo italiano la famiglia sia ripartita verso il proprio Paese di origine. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ARRIVATI CONNAZIONALI DA WUHAN
Sono arrivati intorno alle ore 14.00 di oggi gli otto italiani evacuati da Wuhan, la regione focolaio del coronavirus. Il piccolo gruppo è atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare dopo essere partiti dalla base Raf di Brize Norton, nell’Oxfordshire e stando a quanto fatto sapere da Repubblica.it, saranno ora trasferiti all’ospedale militare del Celio a Roma per essere messi in quarantena. Tra loro doveva esserci anche il 17enne di Grado, Niccolò, rimasto invece ancora in Cina dal momento che è stata segnalata nuovamente la febbre, la stessa che gli ha impedito di fare ritorno in Italia con gli altri 56 connazionali già rimpatriati. Secondo le prime informazioni, tuttavia, le sue condizioni sono buone e si troverebbe attualmente in un albergo. In merito, il ministro Di Maio ha già fatto sapere che “un velivolo della aeronautica militare andrà in Cina e riporterà Niccolò in Italia. L’aereo partirà nelle prossime 24 ore”, ribadendo come “nessuno deve rimanere indietro. I nostri connazionali hanno la massima priorità per rientrare e faremo tutto il possibile per assicurare sia ai nostri connazionali che sono in Cina sia a quelli che vogliono rientrare in Italia la massima assistenza e vicinanza”.
CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: NUOVO BILANCIO VITTIME
A proposito dei 56 italiani rimpatriati nei giorni scorsi, due minori, rispettivamente di 4 e 8 anni, hanno manifestato alcune linee di febbre e per questo trasferiti nelle passate ore allo Spallanzani di Roma. I due bambini si troverebbero presso l’istituto, accompagnati dal padre, per accertamenti e sarebbero stati trasferiti in via precauzionale. Stando alle prime informazioni, per il primo dei due bambini il tampone ha dato esito negativo al test di nuovo coronavirus 2019-nCoV ed in corso ci sarebbe l’esame sul secondo minore. Passiamo ora al consueto bilancio che sembra tutt’altro che positivo. Al momento le vittime sarebbero salite a 813, quasi tutte registrate in Cina. Cifre simili portano a superare di gran lunga i numeri della Sars del 2002-2003 quando furono registrati 774 morti. Nelle ultime 24 ore sono morte altre 89 persone e questo dato ha fatto segnare un nuovo record consecutivo per il numero di decessi quotidiani. L’oms ha tuttavia ribadito che il numero di casi di contagio rilevati ogni giorno in Cina si starebbe stabilizzando ma è troppo presto per confermare il superamento del picco dell’epidemia.