Per l’intera mattinata si era profuso l’allarme sul possibile terzo caso di Coronavirus in Italia con quel paziente straniero (risultato essere poi irlandese) ricoverato ieri sera allo Spallanzani in gravi condizioni respiratorie: una volta svolto però il test, la “buona notizia” – ferme restando le sue condizioni considerate «critiche e compromesse» – è l’esito è risultato negativo. «Ci è stato appena comunicato dal Laboratorio di virologia che il paziente straniero ricoverato nella serata di ieri presso l’Istituto Spallanzani è risultato negativo al test del nuovo coronavirus», scrive il comunicato dell’Assessorato alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio. Gli esiti degli esami in mano al reparto di Malattie Infettive dello Spallanzani allontana dunque la potenziale terza contaminazione del Coronavirus. Si tratta di un cittadino irlandese, anziano, che si trovava in crociera nel Mediterraneo quando ha denunciato una grave crisi respiratoria; il test sul Coronavirus è stato però effettuato solo in via precauzionale, al momento è mantenuto ricoverato allo Spallanzani non per possibili legami con il terribile virus cinese ma per le sue gravi condizioni di salute. (agg. di Niccolò Magnani)
CORONAVIRUS, GLI ITALIANI RIENTRATI “STIAMO BENE”
Arrivano le prime parole dei 56 italiani provenienti dalla Cina, rientrati stamane nel Belpaese, a Pratica di Mare: “Stiamo bene – ha fatto sapere Michel Talignani, residente nel modenese – il volo è stato comodo ed è durato 13 ore. Ho viaggiato meglio che in qualsiasi classe economy degli aerei di linea. Non possiamo dire di essere al settimo cielo, perché hai sempre il timore di poter aver contratto il virus. Ma siamo felici”. Lo stesso ha aggiunto: “Ieri mattina dall’hotel di Wuahn sono venuti a prenderci con il pulmino. L’autista aveva l’autorizzazione per superare i blocchi della polizia cinese e entrare nella zona protetta. Ci ha portato all’aeroporto, lì abbiamo trovato altri tre pullman di italiani. Un operatore ci ha radunato e ci ha dato le direttive per il check in, l’imbarco dei bagagli e il controllo passaporti. A quel punto hanno misurato a tutti la temperatura per tre volte”. Fra coloro che sono rimasti a terra, un ragazzo minorenne: “Allo studente di 17 anni – ha aggiunto Talignani – rimasto lì, hanno rilevato la febbre al primo controllo. Aveva 37.7″. Intervenuto anche il capo unità della Farnesina, Stefano Verrecchia, che ha fatto sapere che i passeggeri stanno tutti bene, e che fra di loro ci sono anche sei bambini. In merito al ragazzo rimasto a Wuhan, invece: “Aveva la febbre è ora sotto osservazione nell’ospedale della città cinese e la sua situazione è monitorata dalla nostra ambasciata”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: 362 VITTIME IN CINA, PIU’ DELLA SARS
«I passeggeri per il momento stanno tutti bene. Devono ancora terminare i controlli sanitari e avranno tutta l’assistenza necessaria ma per il momento non ci sono problemi. Gli italiani hanno avuto molta pressione ma mi pare che non siano provati. C’è solo la stanchezza del viaggio», così spiega Stefano Verrecchia, capo dell’unità di crisi della Farnesina, all’aeroporto Pratica di Mare a Roma dove sono in corso i controlli approfonditi sui connazionali sbarcati stamani da Wuhan. Prima di andare nella quarantena allestita alla Cecchignola, lo stesso responsabile della Farnesina ha spiegato come diversi altri italiani – circa una ventina – sono rimasti in Cina per scelta volontaria, mentre si conferma uno di loro per febbre riscontrata poco prima di prendere l’aereo verso l’Italia. «Atterrato a Pratica di Mare l’aereo militare che ha riportato a casa i nostri connazionali da Wuhan. Ora riceveranno ogni assistenza nelle strutture allestite dalla Difesa per l’emergenza. Grazie alle donne e agli uomini delle Forze Armate che come sempre si fanno trovare pronti», fa sapere il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, mentre sono in corso in vista delle prossime giornate un deciso rafforzamento dei team medici in porti e aeroporti per far fronte all’emergenza Coronavirus tanto in Italia quanto negli arrivi da ogni parte del mondo. Nel frattempo, la federazione internazionale delle compagnie di crociera ha annunciato che le navi da oggi «non ammetteranno più a bordo passeggeri che siano stati di recente in Cina, dove è in corso l’epidemia di coronavirus». La misura riguarda anche l’equipaggio e fa conteggio sugli ultimi 14 giorni passati. Secondo quanto stimato dall’ultimo conteggio diffuso dalla Commissione Nazionale per la Sanità, i morti per Coronavirus sono stati 362, superando così i 349 decessi mondiali per l’emergenza dell’epidemia Sars tra il 2002 e il 2003. (agg. di Niccolò Magnani)
ATTERRATI 56 ITALIANI A ROMA: UNO RIMASTO A WUHAN PER FEBBRE
Sono giunti in Italia 56 nostri connazionali, i primi italiani partiti dalla Cina a seguito dell’epidemia del coronavirus. Tutti i 56 sono stati già visitati in loco e sembrerebbero in buone condizioni, non presentando quindi i classici sintomi dell’infezione. Gli stessi dovranno però rimanere quattordici giorni in quarantena in una struttura presente alla Farnesina, il ministero degli esteri. I 56 non potranno uscire dalla stessa struttura e non potranno nemmeno avere contatti con i propri parenti. Questo perchè ci potrebbe essere il rischio di un eventuale contagio, magari attraverso uno starnuto oppure toccando degli oggetti che in precedenza sono stati a loro volta toccati da eventuali infetti. Vi sarebbe inoltre un italiano che è rimasto in Cina, ricoverato, perchè presenterebbe i sintomi del coronavirus, anche se non è ancora certo che lo stesso si sia ammalato del terribile virus cinese. Attesi nelle prossime ore aggiornamenti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: ANCORA VITTIME
L’Italia è giunta al quinto giorno del suo stato di emergenza proclamato per far fronte al Coronavirus. Importanti novità nelle ultime ore su tal fronte: dopo l’isolamento del virus da parte dell’Istituto Spallanzani di Roma avvenuto nella giornata di ieri, oggi è previsto il rientro dei 57 italiani da Wuhan i quali avevano fatto richiesta di rimpatrio dopo essere rimasti bloccati nella città dalla quale è partita l’epidemia che spaventa il mondo intero. Sul piano delle vittime, la Commissione sanitaria nazionale (Nhb) ha annunciato la morte di 361 persone solo in Cina, numero ben superiore a quello relativo ai decessi causati dalla Sars nel 2002-2003 (furono 249) stando ai numeri ufficiali diffusi dall’Oms. A questo bilancio drammatico va considerato anche l’uomo di nazionalità cinese deceduto nelle Filippine. Intanto nella tarda serata di ieri è stato confermato il nono caso di Coronavirus negli Stati Uniti, in California, come riferisce Corriere.it. Si tratta di una donna che di recente era stata in Cina e nel dettaglio proprio nella città di Wuhan. Nella giornata di oggi, i ministri della Salute del G7 si incontreranno in vista di una riunione dedicata all’epidemia del Coronavirus, come annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto ieri sera alla trasmissione Che tempo che fa.
CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: OGGI RIMPATRIO DI 57 ITALIANI
Sono in tutto 57 gli italiani bloccati a Wuhan a causa della quarantena messa in atto al fine di contenere il Coronavirus ma che finalmente nella notte sono partiti a bordo di un aereo militare per arrivare in Italia. La partenza è avvenuta in ritardo rispetto alla tabella di marcia e l’aereo dovrebbe atterrare in mattinata a Roma, intorno alle 10.00 di oggi. Oltre ai nostri connazionali ci sarebbero anche altri stranieri in partenza. Secondo TgCom24, il primo volo della China Airlines (CI75) operato con un Airbus A350 e proveniente da Taipei per il rimpatrio dei turisti cinesi è atterrato poco dopo le 6 di oggi all’aeroporto Fiumicino. Nella giornata di ieri era stato il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli ad annunciare per oggi l’avvio del ponte aereo da e per la Cina. Molte attività economiche e produttive in diverse province e municipalità cinesi, come Shanghai, Chongqing e il Guandong, intanto, sono bloccate fino al prossimo 10 febbraio per via del timore di contagio del Coronavirus. L’epidemia sta avendo un peso molto importante anche sulle Borse cinesi con Shanghai che cede l’8,7%, Shenzhen il 9%.