Le ultime notizie dal bollettino coronavirus di oggi sono confortanti ma non danno ancora l’idea di un’emergenza finita del coronavirus in Italia: gli aggiornamenti pubblicati dalla Protezione Civile mostrano infatti un calo deciso dei morti (+75, ieri erano 111) ma diminuiscono i trend sulle guarigioni (-1616 malati rispetto a ieri, il giorno prima erano stati oltre 2400). Restano comunque 5 le Regioni che non registrano aumenti di contagio (Umbria, Sardegna, Calabria, Molise, Basilicata), mentre un solo contagio nuovo si conta in Valle d’Aosta e nella provincia autonoma di Bolzano. Nel giorno in cui dunque il Governo con il Ministro Speranza dà il sostanziale via libera alle riaperture interregionali dal 3 giugno in poi (pur con cautela e non senza rischi), gli aggiornamenti dalla Protezione Civile mostrano questi numeri: 42.075 persone attualmente positive (sulle 233.019 dall’inizio della pandemia), con decremento di -1616 malati ma con +355 nuovi casi registrati.



Fronte ospedaliero, sono -15 le persone in terapia intensiva (435 a livello nazionale il dato generale), -293 ricoverati (su 6.387) mentre sono guarite altre 1.874 persone (157.507 totali). A livello di contagio regionale, si registrano ancora 20.996 positivi in Lombardia, 5.161 in Piemonte, 3.163 in Emilia-Romagna, 1.500 in Veneto, 1.111 in Toscana, 669 in Liguria, 2.983 nel Lazio, 1.338 nelle Marche, 980 in Campania, 1.177 in Puglia, 304 nella Provincia autonoma di Trento, 986 in Sicilia, 278 in Friuli Venezia Giulia, 753 in Abruzzo*, 127 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 185 in Sardegna, 15 in Valle d’Aosta, 144 in Calabria, 145 in Molise e 29 in Basilicata.



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53,1% CASI IN LOMBARDIA

Ultime notizie e nuovi aggiornamenti in merito all’epidemia di coronavirus in Italia. Nella giornata di ieri i numeri comunicati dalla Protezione Civile hanno raccontato di una curva epidemiologica sostanzialmente in costante ma leggera decrescita; sono stati infatti 416 i nuovi infetti in più rispetto alle 24 ore precedenti, mentre sono risaliti i morti, 111. Calano comunque i ricoverati, un totale di 450 in terapia intensiva in tutto il territorio nazionale, 25 in meno rispetto a venerdì. Bene anche i nuovi guariti, quasi 3.000, per l’esattezza 2.789, mentre gli infetti totali sono saliti a quota 232.664 da quando è scoppiata la pandemia, con 33.340 morti. Ancora una volta la Lombardia risulta essere il focolaio del Paese, con il 53.1% dei nuovi casi, e anche per questo alcuni governatori si sono messi di traverso alla decisione del governo di riaprire i confini regionali a partire da mercoledì 3 giugno. Nel dettaglio, il sardo Solinas, il campano De Luca, e il toscano Rossi, non sono d’accordo sulla libera circolazione, ma il governo ha di fatto già deciso e sta cercando una mediazione.



CORONAVIRUS ITALIA, SCUOLE, CONFINI NAZIONALI E GILET ARANCIONI

Nel frattempo il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, lavora sulla riapertura dei confini nazionali, e la data prescelta sembrerebbe essere quella del 15 giugno, in vista delle vacanze estive. Il governo è al lavoro anche per la riapertura della scuola prevista per settembre, con l’esecutivo che sembrerebbe orientato per un ritorno in classe in massa, ma con nuove regole restrittive. Storcono il naso i presidi, secondo cui allo stato attuale delle cose sembrerebbe impossibile riaprire in sicurezza, a meno che non vengano attuate misure importanti nel corso dell’estate. La giornata di ieri è stata scandita anche dalla protesta dei gilet arancioni, gruppo di antigovernativi secondo cui il virus sarebbe un semplice trucco per inventare la crisi. Si sono ritrovati un centinaio in piazza Duomo a Milano, al grido di un ritorno della lira italica e di un governo votato dal popolo. Numerose polemiche nei confronti della protesta in quanto mancavano mascherine e distanza di sicurezza. Infine le novità della ministra Nunzia Catalfo che attraverso un post su Facebook ha fatto sapere che il bonus da 600 euro per gli autonomi spetterà anche ai lavoratori intermittenti e incaricati di vendite a domicilio.