Gli ultimi aggiornamenti sul coronavirus in Italia diffusi dal bollettino della Protezione Civile di oggi 7 maggio offrono una fotografia dell’andamento epidemiologico ancora per nulla risolto specie nelle Regioni già più colpite dal Covid-19: +274 morti, -1904 attualmente malati, -595 ricoveri, -22 terapie intensive e +3.031 dimessi-guariti, sono questi i numeri principali dell’andamento tra mercoledì e giovedì del coronavirus in tutta Italia. Le ultime notizie in arrivo dalle Regioni vedono dunque ancora un conto molto salato per le vittime da coronavirus (29.958 totali), ma nello stesso tempo riporta dati confortanti per la diminuzione dei contagi nei primi giorni della fase 2: 215.858 contagi dall’inizio della pandemia, di cui 89.624 malati (-1904 nelle ultime 24 ore). Di questi, 1.311 (-22) ricoverati in terapia intensiva, 15.174 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 595 e infine 73.139 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.



Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 96.276 (+3031) a fronte di 2.381.288 tamponi effettuati (+70.359): sul fronte della diffusione regionale del coronavirus, il bollettino della Protezione Civile registra 32.015 attualmente contagiati in Lombardia, 14.469 in Piemonte, 8.011 in Emilia-Romagna, 6.534 in Veneto, 4.716 in Toscana, 3.248 in Liguria, 4.348 nel Lazio, 3.247 nelle Marche, 2.800 in Puglia, 2.139 in Campania, 2.127 in Sicilia, 1.770 in Abruzzo, 910 nella Provincia autonoma di Trento, 927 in Friuli Venezia Giulia, 633 in Calabria, 583 in Sardegna, 551 nella Provincia autonoma di Bolzano, 170 in Molise, 155 in Basilicata*, 141 in Umbria e 130 in Valle d’Aosta. (agg. di Niccolò Magnani)



Bollettini coronavirus in Italia: Protezione CivileLombardiaPiemonteEmilia RomagnaVeneto

LE 3 MOSSE DELL’ISS SULLA FASE 2

«La Fase 2 sarà basata su tre gambe: la prima è il monitoraggio a livello nazionale e regionale per intercettare focolai, la seconda è garantire strutture per far fronte alle esigenze delle persone affette da Covid», così ha spiegato questa mattina alla Commissione Affari Sociali della Camera il presidente Iss Silvio Brusaferro nell’illustrare tutti gli aggiornamenti epidemiologici del coronavirus in Italia in base alle ultime notizie degli studi del CTS. «La terza gamba è garantire tutti i servizi sanitari che nella Fase 1 sono stati sospesi o limitati, ma necessari a rispondere al bisogno di salute della popolazione», ha spiegato ancora il n.1 dell’Istituto Superiore di Sanità, entrando poi nelle pieghe dei numeri legati al tracciamento dei contagi.



«Oggi si fanno circa 70mila tamponi al giorno, numero che crescerà nelle prossime settimane ma inizialmente era molto più basso. Ad oggi i tamponi sono l’unico metodo per individuare l’Rna virale. Ma una persona oggi negativa può essere positiva domani e viceversa», continua Brusaferro dopo aver informato i deputati circa la pericolosità del Covid-19 anche nelle prossime settimane, «Stiamo ancora in fase epidemica. Il fatto che la curva dei contagi sia decrescente è positivo ed è il frutto delle misure prese e dei comportamenti degli italiani. Ciò non toglie che abbiamo nuovi casi e che la circolazione del virus sia presente nel Paese, e questo deve portarci ad adottare tutte le misure necessarie». L’immunità di gregge è ancora lontana, conclude Brusaferro e l’obiettivo si potrà avere «solo quando arriverà il vaccino». (agg. di Niccolò Magnani)

I DATI IN ITALIA

Proseguono le buone notizie dai numeri riguardanti l’epidemia di coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati solamente 1.444 nuovi casi, con il bilancio di infetti da inizio pandemia, datato 21 febbraio scorso, salito a 214.457 casi di positività. Tornano invece a crescere i morti, che dai 236 di martedì si sono portati ai 369 di ieri. Buone nuove però, ancora una volta, dagli italiani attualmente positivi che sono in totale 91.528, grazie agli 8.014 guariti di ieri (totale di guariti da febbraio, 93.245). Il numero di pazienti guariti non è mai stato così alto da quando è iniziata l’emergenza, ma a riguardo la Regione Lombardia ha fatto sapere che nel computo di ieri sono stati aggiunti anche i negativizzati dei giorni precedenti. Con le buone notizie che proseguono, sono numerose le attività che fremono per ripartire vista la crisi economica senza precedenti. Si calcola infatti che l’Italia perderà 9.5 punti percentuali di Prodotto interno lordo, e la ripresa potrebbe verificarsi solamente fra un anno. “Dal governo non c’è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo”, ha fatto sapere nelle scorse ore il presidente del consiglio, Giuseppe Conte.

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE, CONTE: “SE C’E’ LA POSSIBILITÀ SI RIAPRIRA’ PRIMA”

“Se c’è la possibilità di anticipare qualche data, possiamo anche valutare delle aperture ulteriori”, ha aggiunto il premier nell’incontro con Rete Imprese Italia sulla vendita al dettaglio e gli esercizi commerciali. L’idea è quella di riaprire quanto prima bar, ristoranti e parrucchieri, fra le attività che più hanno risentito del blocco di queste settimane. La posizione del premier è stata ribadita anche dal ministro per gli affari regionali, Boccia, che ha fatto sapere che “tutti noi vogliamo arrivare alle differenziazioni territoriali. Dal 18 maggio molte attività potranno riaprire, ma lo si dovrà fare in sicurezza, e le Regioni che decideranno di farlo senza il rispetto delle linee guida Inail se ne assumeranno la responsabilità”. Altra questione chiave su cui si sta lavorando in questi giorni, è il decreto Maggio, dove si punterà a dare 200 milioni di euro ai comuni delle zone rosse, con un superbonus del 110% per le ristrutturazioni green. Probabile anche un bonus da 500 euro per l’acquisto di biciclette e monopattini, mentre Confindustria e Ance hanno bocciato l’idea di ridurre gli orari dei lavoratori a parità di salario.