Nel Regno Unito il numero di decessi a causa del Coronavirus sembra ricalcare l’andamento che si sta registrando in Spagna, il Paese europeo che per il suo trend viene accostato in questi giorni all’Italia. È questa la preoccupante novità a proposito dei dati relativi al Paese guidato da Boris Johnson e che mostra come l’aumento dei casi di morte da CoVid-19 sia oramai più veloce di quello che si nota nel nostro Paese: infatti nella sola giornata di oggi in UK si registrano 177 decessi, ben 40 in più rispetto a ieri e questo rappresenta il maggior incremento giornaliero registrato da quindici giorni a questa parte, ovvero da quando nel Regno Unito c’è stata la prima morte. Insomma presto l’isola britannica potrebbe allinearsi al trend della Spagna che nell’UE è oramai seconda solo all’Italia per numero di contagiati e di vittime (con 1000 decessi e oltre 20mila casi di persone positive). (agg. di R. G. Flore)
MORTI CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: 10540 IN TUTTO IL MONDO
Sono 10.540 i morti per coronavirus nel mondo
: secondo quanto riporta Worldometers.info, in totale ci sono 256.879 casi accertati e quasi 90 mila pazienti ricoverati, 89.920 per la precisione. L’Italia, purtroppo, guida la classifica dei decessi con 3.405 morti, seguita da Cina (3.248) e Iran (1.433). Importante incremento di decessi nelle ultime ore in Spagna: il ministero della Sanità ha annunciato che sono 1.002 i decessi per Covid-19, mentre i casi accertati sfiorano quota 40 mila. Allarme coronavirus anche in Francia: bilancio di 372 morti, ben 108 in più rispetto a 24 ore fa. Negli Stati Uniti d’America sono stati registrati 205 morti, Hopkins riporta che gli infettati sono 14.250. 184 scomparse nel Regno Unito, mentre crescono esponenzialmente anche i dati in Olanda: 106 morti e quasi 3 mila persone positive al coroanvirus, 534 casi in più rispetto a Ieri. Infine, segnaliamo il primo morto in Gabon, dove sono stati registrati per il momento tre casi. (Aggiornamento di MB)
MORTI CORONAVIRUS ITALIA E MONDO: GLI AGGIORNAMENTI
Nelle scorse ore è morto un poliziotto penitenziario a causa del coronavirus. Si tratta della prima vittima in questa categoria, a seguito dell’epidemia da covid-19 che negli ultimi venti giorni ha fatto registrare più di 3000 decessi. A darne notizia è stato il ministero della giustizia, che attraverso apposito comunicato ha fatto sapere: “Registriamo, purtroppo, la prima vittima del coronavirus nelle fila della polizia penitenziaria. L’assistente capo coordinatore Gianclaudio Nova ci ha lasciato all’età di 51 anni. Non prestava servizio da dicembre, domenica è risultato positivo al Covid-19”. Il ministro Bonafede nonché tutta l’amministrazione penitenziaria si sono stretti attorno alla famiglia del defunto, l’ennesima vittima di questa terribile infezione. Forse non è ben chiaro, ma tutti coloro che stanno ancora lavorando sono un po’ i nostri salvatori, si pensi prima di tutto al personale sanitario, ma anche alle forze dell’ordine, alle cassiere dei supermercati, ai magazzinieri, ai farmacisti, ai meccanici e via discorrendo. Senza di loro la vita si bloccherebbe pressochè totalmente, ed anche per questo è fondamentale ribadire il concetto che ormai da due settimane sta passando in tv, ma che sembra rimanere a volte inascoltato: restate a casa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MORTI CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE, CONTE “TASK FORCE 300 MEDICI”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia la costituzione di una task force di medici per aiutare le zone più colpite dall’emergenza Coronavirus. «Fino a 300 medici arriveranno da tutta Italia a sostegno delle zone più colpite dal Coronavirus. Siamo al fianco delle comunità che sono in prima linea nell’affrontare questa emergenza, continuiamo a combattere questa battaglia insieme a loro». La Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme alla Protezione civile e su proposta del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, ha deciso di creare una task force di medici provenienti da ogni parte d’Italia per le zone con più criticità sanitarie. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha firmato oggi un’ordinanza trasmessa per l’intesa alle Regioni. La partecipazione alla taske force è su base volontaria. Quindi i 300 medici opereranno a supporto delle strutture sanitarie regionali. (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS ITALIA, 3405 MORTI (+415)
E’ arrivato puntuale anche oggi il nuovo bollettino della Protezione Civile con i dati aggiornati relativi al numero di morti, guariti e contagiati dal Coronavirus relativamente alle ultime 24 ore. In aumento i casi positivi nel nostro Paese. Il dato parla di 4480 casi in più che fanno salire i positivi ad un totale di 33.190 casi. Di questi 14935 sono in isolamento domiciliare mentre 2498 ricoverati in terapia intensiva in condizioni più gravi (241 in più rispetto alla giornata di mercoledì). In merito al numero di morti, la curva continua a salire a quota 427 decessi arrivando ad un totale di 3405. Un dato choc leggermente inferiore rispetto a quello di ieri (pari a 475) e che aveva rappresentato il più alto in assoluto nell’arco di 24 ore. Spazio però anche ai guariti che salgono a quota 4440 con 415 casi in più rispetto alla giornata di ieri. A rendere noti i nuovi dati è stato il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli. In merito ai dati relativi alla Lombardia, la Regione maggiormente colpita, i casi di positività sono pari a 19884 (+2171), ovvero un dato significativamente più alto. I ricoverati sono in tutto 7.387 con una crescita minore (182 in più), mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1006, 82 in più, e i decessi 2168, 209 in più nelle ultime 24 ore. A rendere noti questi numeri è stato l’assessore regionale al Welfare di Regione, Giulio Gallera. A Milano i casi positivi sono 3.278, 635 in più rispetto a mercoledì. “E questo è un dato che ci preoccupa”, ha detto l’assessore lombardo al Welfare, Gallera, spiegando che nel solo capoluogo i contagiati sono 1.378. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GOVERNO VERSO BLOCCO TOTALE
«Blocco totale e chiusura delle scuole saranno prorogati. Tutela per le aziende strategiche»
, così il premier Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus in Italia e nuovi aggiornamenti arrivano dalla Lombardia: il governatore Attilio Fontana si è detto pronto a chiedere «misure più stringenti», sottolineando che anche la Croce rossa cinese ci dice che c’è troppa gente in giro. Sky Tg 24 riporta che nelle ultime ore sono morti altri tre medici: come spiegato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), il bilancio è salito a 10 decessi dall’inizio dell’emergenza. Allarme dalla Valle d’Aosta: i casi positivi al coronavirus sono saliti a 209, tra i contagiati ci sono 58 persone ricoverate all’ospedale Parini di Aosta, di cui 11 in rianimazione. Infine, il Parlamento è pronto a tornare operativo: «Il Parlamento svolgerà la sua attività e garantirà in pieno l’esercizio delle sue funzioni per dare pieno supporto al Paese in questa fase così delicata e complessa, contribuendo a migliorare i provvedimenti approvati dal governo», la conferma del presidente della Camera Roberto Fico. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS ITALIA AGGIORNAMENTI, AIFA: “MANCANO FARMACI”
«L’improvviso incremento della domanda per i farmaci utilizzati nelle terapie ospedaliere dei pazienti ricoverati a causa dell’epidemia ha generato delle carenze»: è l’ultimo accorato appello lanciato dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) dopo le ultime notizie arrivate alla Protezione Civile in merito al contagio da coronavirus e alla lotta quotidiana di molti ospedali del Nord Italia. Gli aggiornamenti da Bergamo, Brescia, Cremona e nel milanese non portano novità positive: «siamo al lavoro con le aziende, mediante il supporto costante di Farmindustria e Assogenerici, per mettere a punto soluzioni eccezionali ed emergenziali», conclude la nota dell’Aifa. Nel frattempo da Bergamo scatta un nuovo appello disperato per la ricerca di personale medico e infermieristico: «Abbiamo disperato bisogno di infermieri e medici, oltre che di apparecchi di ventilazione e dispositivi di protezione individuale». Da ultimo, le ultime notizie del bollettino Veneto mostrano una nuova salita per fortuna non esponenziale del contagio: 3.484 i casi di tamponi positivi in Veneto, con una crescita di 100 rispetto a mercoledì sera. La Regione conta complessivamente 10.124 persone in isolamento domiciliare: 2 i decessi in più, con il numero totale dei morti che si registra a 115. 209 i pazienti in terapia intensiva, 200 i dimessi in tutto il Veneto.
PROROGA MISURE E SCUOLE CHIUSE: PARLA CONTE
Si va verso una proroga delle misure restrittive di questi giorni, a cominciare dalla chiusura delle scuole e dei negozi. A spiegarlo senza troppi giri di parole è stato il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che intervistato dal Corriere della Sera ha ammesso: “I provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza”. Il premier ha aggiunto: “Le misure restrittive stanno funzionando ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima”. Nella riapertura o nella chiusura sarà fondamentale come sempre il parere del comitato scientifico: “Sarà determinante il parere degli scienziati, i migliori sul mercato e di cui ci stiamo avvalendo, visto che non rincorriamo i sondaggi ma abbiamo in qualche modo, doverosamente, ceduto il passo alla comunità scientifica, che in alcuni momenti della storia può anche guidare le decisioni politiche”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE, AGGIORNAMENTI, 28710 CASI
Il coronavirus è lontano purtroppo dal “frenare” la sua corsa al contagio tanto in Italia quanto all’estero: gli aggiornamenti giunti ieri nell’ultimo bollettino della Protezione Civile – come pure quelli di Lombardia e Veneto, tra le Regioni più colpite dal Covid-19 – non sono rassicuranti anche se registrano un generale “contenimento” dell’emergenza sul fronte di nuovi contagiati, facendo anche crescere del 37% i dimessi-guariti. Resta però drammatico il bilancio delle vite spezzate da/con/per (i dati scientifici al momento non confermano appieno il rapporto morte-contagio) il coronavirus: 2978 (+475 rispetto a martedì), 28710 contagiati e 4025 guariti. I dati preoccupano tanto sul fronte sanitario quanto su quello purtroppo anche economico-sociale: il Decreto “Cura Italia” una pezza ce l’ha messa, ma non basterà ovviamente a contrastare la mancanza-riduzione di lavoro in tutto il Paese, specie nelle aree più produttive del Nord Italia. Non resta che aggrapparsi al fatto che la diffusione del Covid-19 al momento resta “contenuta” in quasi tutte le Regioni italiane – Centro-Sud – e che sono aumentati a dismisura i guariti: il totale dei dimessi passa infatti a 4025, incremento del 37%: i decessi invece sono 475 in più rispetto a martedì, frutto delle 319 morti solo ieri in Lombardia. Cresce di 2648 il numero dei nuovi positivi, con trend salito fino a 28795 totali: di questi 12090 in isolamento domiciliare e 2257 in terapia intensiva. A livello regionale, i dati della Protezione Civile indicano che attualmente positivi sono 12.266 in Lombardia, 3.915 in Emilia-Romagna, 2.953 in Veneto, 2.187 in Piemonte, 1.476 nelle Marche, 1.291 in Toscana, 744 in Liguria, 650 nel Lazio, 423 in Campania (ma mancano ancora i dati aggiornati, ndr), 416 in Friuli Venezia Giulia, 436 nella Provincia autonoma di Trento, 366 nella Provincia autonoma di Bolzano, 362 in Puglia, 267 in Sicilia, 249 in Abruzzo, 241 in Umbria, 162 in Valle d’Aosta, 132 in Sardegna, 126 in Calabria, 21 in Molise e 27 in Basilicata.
CORONAVIRUS, L’ANALISI DELL’ISS
All’interno del bollettino lanciato ieri dalla Protezione Civile con tutti gli aggiornamenti sul coronavirus in Italia, importante è stata la pubblicazione dell’analisi epidemiologica svolta dall’Iss. Come ha spiegato il presidente Brusaferro, «L’andamento delle curve epidemiche mostra casi confermati in crescita a livello nazionale. Alcune regioni del Nord ancora sono maggiormente coinvolte nella circolazione locale, per numero positivi e ricoverati specie in terapia intensiva. Nelle altre aree c’è una crescita, ma non così veloce. Però non deve illuderci che non ci siano numeri così elevati come in Lombardia e le altre regioni del Nord: solo se ci comportiamo come stabilito possiamo rallentare la curva». Nell’analisi sulle vittime e i contagiati da Covid-19 fino al 16 marzo scorso, alcuni dati balzano all’occhio: le donne sono meno della metà degli uomini (601 contro 1.402) e la loro età è più alta rispetto a quella maschile (83,7 contro 79,5). Ad oggi, spiega ancora il Report, i morti sotto i 50 anni sono 17, 5 dei quali non ancora 40enni: erano tutti di sesso maschile con gravi patologie precedenti, spiega l’analisi dell’Istituto Superiore di Sanità. Da ultimo, come ha spiegato ancora ieri Brusaferro, l’età media dei pazienti positivi e morti per coronavirus è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella di chi ha solo contratto l’infezione (80,5 le vittime, 63 i malati).