Intervistato dal Tg3, il Commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri ha annunciato che dal 15 giugno sarà disponibile in tutta Italia l’app Immuni: «Servirà che il maggior numero possibile di cittadini la utilizzi. Nei prossimi giorni inizierà a pieno titolo nelle regioni pilota e la settimana successiva alla prossima sarà disponibile sul territorio nazionale». Dopo gli aggiornamenti dall’Italia con i dati ancora una volta confortanti, Arcuri spiega che non bisogna comunque abbassare la guardia e ribadisce quanto già ricordato dalla Ministra dell’innovazione Paola Pisano: la sperimentazione sull’app Immuni partirà l’8 giugno prossimo in 6 Regioni e dopo una settimana sarà estesa all’interno territorio nazionale.



In merito alle riaperture tra le Regioni, Arcuri invita la gente a godersi la socialità ritrovata e i viaggi «ma siate responsabili e rispettate le regole». Mentre si è chiusa in queste ore la richiesta di offerta per i test diagnostici per il coronavirus, Arcuri conclude dicendo che si è in grado come sistema sanitario e commissariale nazionale a processare fino a 90mila tamponi al giorno: «Abbiamo ragionato con le Regioni la media all’inizio dell’emergenza era meno di 40mila e siamo arrivati a questo risultato con la collaborazione di tutti. Ora ci sono in maniera sufficiente i tamponi e i reagenti per l’estrazione e l’amplificazione». (agg. di Niccolò Magnani)



I DATI DEL 3 GIUGNO: +71 MORTI, -596 MALATI

Gli ultimi aggiornamenti sul coronavirus da tutta Italia sono ancora una volta confortanti e confermano l’inizio di fase 3 con relativa “tranquillità”: come ha detto poco fa nel discorso alla nazione il Premier Conte, «Il sistema di controllo epidemiologico che abbiamo adottato sta funzionano: i dati lo confermano. A distanza di un mese dall’inizio della Fase 2 i numeri sono incoraggianti. Le riaperture progressive che abbiamo adottato sono state la via più giusta. Ora è giusto tornare ad una nuova socialità, ma è bene ricordarsi che se siamo in una condizione di sicurezza è perché insieme abbiamo accettato di compiere dei sacrifici e di modificare le nostre abitudini di vita».



Osservando i dati odierni della Protezione Civile, il bollettino 3 giugno con tutte le ultime notizie da ogni parte d’Italia si fa tutto sommato positivo: +71 morti (ieri erano stati 58) fanno aumentare purtroppo il dato generale a 33.601 vittime di Covid dall’inizio della pandemia, ma restano bassi i contagi (+321, 233.836 totali) con vistosa diminuzione ancora dei malati attualmente positivi (-596 sui 39.297). Positivo il dato sui guariti-dimessi, aumentati di 846 unità rispetto ai 160.938 a carattere generale dall’inizio dell’emergenza: fronte ospedaliero, 353 pazienti in terapia intensiva (-55), 5.742 ricoverati con sintomi (-174), 33.202 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi (-367).

Da ultimo, il contagio nelle Regioni vede ancora una volta la Lombardia davanti a tutti con 20.224 malati attuali (-31, con ancora 29 morti registrati in 24 ore), seguono 4.686 in Piemonte, 2.839 in Emilia-Romagna, 1.387 in Veneto, 973 in Toscana, 514 in Liguria, 2.818 nel Lazio, 1.310 nelle Marche, 869 in Campania, 1.036 in Puglia, 222 nella Provincia autonoma di Trento, 880 in Sicilia, 233 in Friuli Venezia Giulia, 736 in Abruzzo, 120 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 146 in Sardegna, 13 in Valle d’Aosta, 110 in Calabria, 127 in Molise e 23 in Basilicata. (agg. di Niccolò Magnani)

Bollettini coronavirus Italia: LombardiaEmilia RomagnaPiemonteVeneto

SPERANZA “CORONAVIRUS È ANCORA PERICOLOSO”

Massima allerta in tutta Italia per la riapertura dei confini tra regioni, le istituzioni continuano a mettere in evidenza che l’emergenza coronavirus è tutt’altro che alle spalle. Gli ultimi aggiornamenti arrivano direttamente dal ministero della Salute, Roberto Speranza ha messo in chiaro che la battaglia non è vinta e che è necessaria prudenza: «Il virus è ancora molto pericoloso, non è ancora finita: il coronavirus circola, ma grazie a ciò che abbiamo fatto nelle ultime settimane abbiamo un quadro epidemiologico sicuramente migliore».

Arrivano le prime buone notizie dalle Regioni: in Basilicata è stato registrato il settimo giorno senza nuovi contagi a fronte di 284 test effettuati. E anche in Friuli Venezia Giulia sono stati annotati dati rilevanti, come annunciato dal governatore Fedriga: «Oggi in Friuli Venezia Giulia 0 decessi e 0 contagi. Questa è un’ottima notizia. Dobbiamo, però, avere la consapevolezza che non è finita e continuare a mantenere comportamenti responsabili». (Aggiornamento di MB)

CORONAVIRUS ITALIA AGGIORNAMENTI: REGIONI RIAPERTE

Le ultime notizie e gli aggiornamenti sull’epidemia di coronavirus in Italia, ci dicono che quella di oggi è senza dubbio una giornata importante, quasi storica. Dopo tre mesi scade infatti l’autocertificazione e si potrà liberamente circolare per tutto il paese, valicando anche i confini regionali. L’addio al blocco è scattato dalla mezzanotte di oggi, mercoledì 3 giugno, e si spera possa durare in eterno. Restano comunque alcune limitazioni, in quanto resterà in vigore il divieto di assembramenti, l’obbligo di distanziamento di almeno un metro, e in alcuni casi anche quello dell’utilizzo della mascherina, a cominciare dalla Lombardia. Del resto nella regione che è il cuore pulsante dell’Italia si registra il 60% dei nuovi contagi, che ieri sono stati 318 (quasi il doppio rispetto alla precedente rilevazione), mentre le vittime sono calate a 55, numero fra i più bassi da inizio pandemia. C’è comunque modo per sorridere, a cominciare dal fatto che otto regioni hanno registrato zero nuovi contagi, nonché i 40.000 attualmente infetti da nord a sud, altra cifra in netto calo.

CORONAVIRUS ITALIA, GRECIA, REGNO UNITO E SPAGNA: LE LIMITAZIONI

Resta il fatto che la riapertura delle regioni ha scontentato i governatori più scettici, a cominciare da quelli della Toscana, Campania e Sardegna. Rossi avrebbe atteso un’altra settimana, De Luca parla di Provvedimento basato su pressioni”, mentre Solinas pensa ad una sorta di registrazione per chi entra in Sardegna. Per quanto riguarda i confini con le nazioni extraeuropee, la data prescelta sarà il 15 giugno, ma la Grecia, come vi abbiamo già spiegato in altre occasioni, ha già fatto sapere che chi arriverà da Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, dovrà sottoporsi ad un test obbligatorio e ad una quarantena. Situazione simile in Regno Unito, dove è richiesto un isolamento di 15 giorni, mentre in Spagna la libera circolazione sarà permessa solo dal primo luglio. Infine, numeri importanti per l’app Immuni, scaricata 500mila volte nel giro di 24 ore.