Il rapporto tamponi/casi coronavirus del 4 giugno è 0,35%, di fatto il più basso di sempre: a fronte di 49.953 nuovi tamponi processati (4.049.544 totali da inizio pandemia) in Italia i nuovi casi registrati sono +177 in netto calo rispetto a ieri quando i nuovi positivi erano stati oltre 300. Gli aggiornamenti contenuti nell’ultimo bollettino coronavirus della Protezione Civile vede anche +88 morti (ieri erano 71) che fanno schizzare purtroppo il conteggio generale a 33.689 dimostrando che purtroppo l’emergenza Covid-19 ancora non è del tutto “debellata”. Le ultime notizie giunte da tutte le Regioni mostrano ben 9 aree senza nuovi contagi (Basilicata, Molise, Calabria, Valle d’Aosta, Sardegna, Umbria, Sicilia, province di Trento e Bolzano), con aumento di guariti (+957 su 161.895) e diminuzione drastica di persone attualmente positive (-869 sui 38.429 ancora malati). Da inizio pandemia sono 234.013 gli italiani colpiti dal coronavirus ma è ancora in miglioramento il dato dagli ospedali: 338 pazienti in terapia intensiva (-15), 5.503 ricoverati con sintomi (-239), 32.588 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi (-614).
Nel giorno in cui il commissario straordinario Domenico Arcuri ha invitato a non abbassare la guardia per quanto riguarda le protezioni e il distanziamento fisico, i dati della Protezione Civile confermano che sui territori la presenza del Covid-19 sia ancora importante: 20.224 persone ancora malate in Lombardia, 4.556 in Piemonte, 2.688 in Emilia-Romagna, 1.319 in Veneto, 883 in Toscana, 394 in Liguria, 2.754 nel Lazio, 1.303 nelle Marche, 830 in Campania, 967 in Puglia, 207 nella Provincia autonoma di Trento, 879 in Sicilia, 213 in Friuli Venezia Giulia, 704 in Abruzzo, 112 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 108 in Sardegna, 10 in Valle d’Aosta, 102 in Calabria, 125 in Molise e 20 in Basilicata. (agg. di Niccolò Magnani)
Bollettini coronavirus Italia: Lombardia – Piemonte – Emilia Romagna – Veneto
74% NUOVI CONTAGI IN LOMBARDIA
Ecco tutti gli aggiornamenti e le ultime notizie sull’epidemia da coronavirus in Italia. Gli ultimi dati resi pubblici nella serata di ieri dalla Protezione civile, raccontano di 71 nuovi decessi nelle ultime 24 ore, con l’aggiunta di 321 nuovi casi di positività. In totale dallo scorso 21 febbraio le vittime sono salite a quota 33.601, mentre il numero di infetti si aggiorna a quota 233.836. Continua a preoccupare la Lombardia, che resta di fatto l’ultima regione realmente colpita dal covid, in quanto ben il 74% dei nuovi casi, per l’esattezza 237, sono appunto concentrati nella regione a nord del Belpaese. Intanto nella giornata di ieri è iniziata la Fase 3, con la riapertura delle regioni, e il premier Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa in serata, in cui ha lanciato un appello: “La crisi deve essere l’occasione per ridisegnare l’Italia grazie a una nuova unità tra forze politiche e sociali”. Il presidente del consiglio ha spiegato di come i dati siano confortanti, invitando però la popolazione a non abbassare la guardia: “Una leggerezza allentare la sicurezza”.
CORONAVIRUS ITALIA, CONTE: “ A SETTEMBRE SCUOLE IN PRESENZA”
Spazio anche alla scuola, che Conte ha annunciato che riaprirà a settembre con tutti gli alunni in presenza, senza distinzioni di età o di zona geografica: “Sicuramente a settembre si riaprirà – le sue parole – si tornerà alla didattica in presenza”. Il governo sta lavorando ora per arrivare fra tre mesi pronto ad accogliere i propri studenti, e fra le ipotesi circolanti, il fatto che gli istituti scolastici “requisiscano” in qualche modo edifici da adibire ad aule, di modo da poter meglio distribuite gli alunni, attuando il distanziamento sociale. Conte ha poi delineato le linee guida dei prossimi mesi per la ricostruzione del paese, il cosiddetto progetto “rinascita dell’Italia”, invitando le opposizioni ad un maggiore dialogo. Intanto l’Austria sembra intenzionata a riaprire i propri confini verso i sette paesi confinanti, ma non all’Italia, in quanto, secondo Vienna, i dati “non lo consentono”. Dura la replica del ministro degli esteri, Di Maio, che ha affermato: “Gli individualismi violano lo spirito comunitario e danneggiano l’Europa”.