Sono quasi 20mila i morti di coronavirus in Italia. Per la precisione 19.899 secondo il bollettino della Protezione civile. Per fortuna è superiore il numero dei guariti, 34.211, ma ancor più alto è purtroppo quello dei contagiati, 102.253. In totale quindi in Italia si registrano 156.363 casi. In conferenza stampa Angelo Borrelli è tornato a parlare delle rilevazioni dei dati: «A noi vengono forniti i dati sui positivi, quindi o guariti o poi deceduti. Chi viene catalogato come positivo nel triste epilogo viene conteggiato tra i deceduti. Le persone non clinicamente positive non sono contemplate nel conteggio. Sarebbe difficile comprenderli senza sapere se siano positivi». A proposito invece della task force costituita per la fase 2: «Ieri c’è stata la prima riunione dei membri. La task force avrà il compito di avviare la fase 2, ma ha anche una visione ampia, cioè come ripensare le attività economiche e sociali. Colao sta lavorando oggi e lo si farà per portare un ventaglio di proposte al presidente del Consiglio e al governo». (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS ITALIA, I DATI DEL LAZIO
«La percentuale dei decessi infatti rispetto al totale dei contagiati nel Lazio è pari al 5,7% tra i dati più bassi d’Italia (Lombardia 18,4%)» lo ha spiegato poco fa l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato negli aggiornamenti quotidiani sul coronavirus tra la Capitale e il resto della regione. 122 nuovi contagi positivi (103 in provincia di Roma, 38 nella Capitale) con 29 guariti e purtroppo anche 6 nuovi decessi nelle ultime 24 ore. «Oggi registriamo un dato di 122 casi di positività e un trend in frenata al 2,6% e in calo anche i decessi che sono 6 nelle ultime 24 ore. Aumentano invece i guariti: 29 unità nelle ultime 24 arrivando a 749 totali, e le persone che escono dalla sorveglianza domiciliare. Il tasso di letalità è tre volte inferiore alla Lombardia», spiega ancora l’assessore in attesa dei nuovi dati nazionali in arrivo dalle 18 con la Protezione Civile. La Regione Lazio prosegue poi con i tamponi nel carcere di Rebibbia e anche negli altri piccoli centri di detenzione: «sono stati eseguiti ulteriori 70 tutti negativi, positiva invece un’operatrice appartenente al cluster iniziale, assente dall’istituto penitenziario già da 14 giorni», conclude D’Amato. (agg. di Niccolò Magnani)
CORONAVIRUS ITALIA, GALLI SU MILANO “5-6 VOLTE CASI IN PIÙ”
Secondo il direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli, i casi di coronavirus nel capoluogo lombardo sono almeno 5-6 volte quelli accertati: nell’intervista di Sky Tg24, l’infettivologo tra i massimi esperti europei della lotta al Sars-Cov-2 rende più evidente quanto lo stesso assessore Gallera ripete ormai da giorni nel bollettino della Lombardia. «I casi veri nella città di Milano sono forse 5-6 volte quelli accertati, in Lombardia i casi veri sono dieci volte quelli accertati», spiega il professor Galli «Il fattore limitante è la capacità diagnostica e la possibilità di consentire alle persone di arrivare alla diagnosi, cioè ci sono tantissime persone che sono in casa, che sospettano di avere l’infezione e che non hanno potuto avere una conferma diagnostica perché non siamo ancora in condizioni come sistema di garantire loro un test». Nel frattempo nelle ultime notizie di giornata emergono i primi bollettini regionali: in Veneto nella notte ci sono stati 4 nuovi morti positivi al coronavirus, +16 casi positivi (10729 totali) rispetto a ieri sera e +245 persone in isolamento per il giorno di Pasqua (su 18356). (agg. di Niccolò Magnani)
CORONAVIRUS ITALIA, GLI AGGIORNAMENTI
L’epidemia da coronavirus in Italia ha superato quota 100mila persone infette. Lo dicono gli ultimi dati aggiornati della protezione civile, che raccontano di una giornata, quella di ieri, sicuramente negativa, e non in linea con il trend dei giorni precedenti. Sono stati infatti 4700 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, mentre le vittime sono aumentate di 619. La situazione più preoccupante continua ad essere quella della Lombardia, ed in particolare di Milano, dove i contagi sono raddoppiati nel giro di un giorno. E’ probabile che con i numeri in calo le persone abbiano fiutato una minor emergenza, e approfittando del caldo fuori stagione e dei giorni di vacanza, siano uscite in massa in barba alle misure restrittive. Anche per questo quella di oggi sarà una Pasqua blindatissima, con migliaia di agenti delle forze dell’ordine disposti con posti di blocco sulle arterie principali, ma anche nei vari paesi, di modo da effettuare controlli rigidi e serrati.
CORONAVIRUS ITALIA: PAROLE DEL PAPA E SI MATTARELLA
Inoltre, visti i dati negativi, la Lombardia sembrerebbe intenzionata a proseguire con le misure restrittive già in atto, evitando che si riaprano alcune attività come le librerie e i negozi per i bambini, come invece spiegato da Giuseppe Conte venerdì sera in conferenza stampa. Un messaggio di speranza in questo buio è arrivato da Papa Francesco, che durante la messa celebrata nella basilica di San Pietro si è rivolto così ai fedeli: “riconquistiamo il diritto fondamentale alla speranza”, per poi aggiungere “Basta guerre e armi, cessino gli aborti”. Intanto in Italia si dibatte sul Mes, con una rottura ormai insanabile fra Conte e il Centrodestra, dopo le parole del Premier contro Salvini e Meloni. Sul caso è intervenuta anche la Commissione di Vigilanza Rai, e il discorso del presidente del consiglio è stato bocciato più o meno in maniera bipartisan. Infine, le parole di Mattarella che ha invitato i suoi connazionali ad attenersi alle normative: “Rimane oggi indispensabile mantenere con rigore il rispetto delle misure di comportamento: stiamo per vincere la lotta contro il virus o, quanto meno, quella per ridurne al massimo la pericolosità. In attesa di farmaci specifici e di un vaccino che lo sconfigga del tutto”.