Gli ultimi aggiornamenti sulla diffusione del coronavirus in Italia mantengono sostanzialmente costante la curva degli ultimi giorni, con ancora tantissimi morti (+473 rispetto a ieri), record di guariti (+2943) ma anche diminuzione assai più contenuta degli attualmente positivi al Covid-19 (-10) rispetto a ieri che erano stati quasi 500 in meno. Il bollettino della Protezione Civile ha riportato così le ultime notizie in aggiornamento da tutte le strutture sanitarie regionali, modificando così le cifre raccolte nel report quotidiano: 187.327 i contagiati dall’inizio della pandemia (+ 3.370), 107699 gli attualmente malati, con meno 10 assistiti rispetto a ieri. Tra questi troviamo 2.384 persone in terapia intensiva, calo ancora di 87 rispetto a ieri: 23.805 persone sono ricoverate con sintomi, 81.510 sono invece in isolamento domiciliare senza particolari sintomi.
Guardando ai casi regionali singoli, in Lombardia il bollettino recita ancora 161 decessi in più rispetto a ieri, con 1161 nuovi contagiati ma anche l’ottimo dato di -34 terapie intensive occupate, -113 ricoverati non gravi e +1147 dimessi, quasi la metà di quelli a livello nazionale. A seguire, il bollettino vede l’Emilia Romagna con 13.084 ancora contagiate e purtroppo altre 57 morti: seguono infine tutte le altre, a cominciare dai 15.122 infetti in Piemonte, 9.991 in Veneto, 6.167 in Toscana, 3.476 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.463 nel Lazio, 2.998 in Campania, 1.874 nella Provincia autonoma di Trento, 2.874 in Puglia, 1.308 in Friuli Venezia Giulia, 2.287 in Sicilia, 2.108 in Abruzzo, 1.512 nella Provincia autonoma di Bolzano, 371 in Umbria, 833 in Sardegna, 821 in Calabria, 501 in Valle d’Aosta, 232 in Basilicata e 205 in Molise. (agg. di Niccolò Magnani)
I bollettini coronavirus in Italia: Protezione Civile – Lombardia – Veneto – Emilia Romagna
SPALLANZANI: 125 MALATI, 20 GRAVI
Arrivano come sempre i dati giornalieri relativi ai dimessi e ai ricoverati da coronavirus dell’istituto Spallanzani di Roma. Nelle prossime ore, come fatto sapere dalla stessa struttura ospedaliera, verrà dimesso il poliziotto del commissariato di Spinaceto, che si trova ricoverato da due settimane dopo essere stato scoperto un caso di covid-19. “A lui e alla sua famiglia vanno gli auguri da parte della comunità clinica e scientifica dello Spallanzani”, fanno sapere dallo stesso istituto capitolino. Per quanto riguarda gli altri pazienti, invece “I pazienti covid 19 positivi sono in totale 125. Di questi, 20 pazienti necessitano di supporto respiratorio”. Continuano a calare quindi i contagiati dello Spallanzani, e in totale, fino ad oggi, sono state dimessi ben 336 persone da quando è iniziata l’epidemia. Oltre al poliziotto di cui sopra, nella giornata odierna, fanno sempre infine da Roma, verranno dimessi altri pazienti asintomatici o paucisintomatici. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: 142 MEDICI MORTI DA INIZIO EPIDEMIA
Registriamo purtroppo altri due morti fra la categoria dei medici, per un totale di ben 142 decessi da quando è iniziata l’epidemia di coronavirus. Le ultime due vittime sono Manuel Efraim Perez, 75enne medico presidente dell’associazione modenese di volontariato Fratres Mutinae, e Silvio Marsili, pediatra in pensione. Intanto 50 medici hanno scritto una lettera aperta agli italiani, invitandoli a fare molta attenzione alla comunicazione che arriva loro. Da segnalare anche le parole di Maurizio Landini, segretario generale Cgil, che a proposito della sicurezza sul lavoro ha spiegato: “Noi siamo in attesa che il Governo convochi le parti sociali perchè c’è bisogno, dopo l’accordo del 14 marzo e alla luce di quello che e’ successo nelle ultime settimane, che il lavoro in sicurezza sia la costante”. Secondo Landini è fondamentale che non passi l’idea che si possano riaprire a breve le aziende senza alcun cambiamento: “E’ interesse di tutti – aggiunge, come riferisce SkyTg24.it – sapere che salute e sicurezza sono la condizione per tutti per pensare ad una ripresa vera. Credo che sia il momento della responsabilità collettive e individuale”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: MALATI IN CALO, AUMENTANO I GUARITI
I dati diffusi nella giornata di martedì 21 aprile 2020 dalla protezione civile presentano alcune buone notizie in merito alla pandemia di Coronavirus in Italia, a partire dal netto calo di malati, che attualmente sono 107.709 (-528 rispetto a lunedì), e dall’incremento delle guarigioni (+2.723 in sole 24 ore, per un totale di 51.600 connazionali che hanno vinto la propria battaglia contro il Covid-19). Diminuzione anche per quanto concerne i ricoveri in terapia intensiva (2.471, 102 in meno rispetto al primo giorno della settimana corrente). Dei 107.709 pazienti positivi, 24.134 sono ricoverati con sintomi e 81.104 si trovano in isolamento domiciliare. La protezione civile ha commentato con moderata soddisfazione queste statistiche, rimarcando come non sia mai stato così alto prima di ieri il numero di pazienti dimessi e guariti (772 italiani hanno lasciato i nosocomi nell’ultimo giorno). A fare da contraltare, purtroppo, v’è il totale dei decessi: sono 24.648 le vittime mietute dal virus nello Stivale sino ad oggi, con un aumento di 534 unità in ventiquattr’ore.
CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE. ARCURI: “ORA CI SONO PIÙ VENTILATORI CHE MALATI”
A incoraggiare gli esperti è anche un ulteriore dato, non meno importante rispetto a quelli esplicitati sino a questo momento e reso noto dal commissario Domenico Arcuri: “Ci sono ancora 2.573 italiani in terapia intensiva, ma ci sono anche 2.659 ventilatori che servono a combattere questo virus e a salvare vite. Lunedì, per la prima volta, il numero dei ventilatori ha superato quello dei pazienti in terapia intensiva”. Il contagio e la diffusione del Covid-19 si starebbero dunque attenuando, ma non è certo questo il momento di abbassare la guardia e, a tal proposito, lo stesso Arcuri ha parlato della cosiddetta Fase 2: “Non bisogna prendere alcuna decisione frettolosa, dobbiamo essere ancora più consapevoli e responsabili. Non dobbiamo abbandonare né la cautela, né la prudenza. Il Coronavirus è ancora tra noi. Abbiamo imparato a contenerlo e i nostri concittadini hanno imparato ad attrezzarsi e a fronteggiarlo, a costo di una sostanziale privazione delle libertà, e proprio per questo dobbiamo sapere che non è stato sconfitto né allontanato”.