Come di consueto alle ore 18 la Protezione Civile ha diramato l’ultimo bollettino sugli aggiornamenti per il coronavirus in Italia (qui tutti i dettagli della conferenza stampa di Angelo Borrelli): sono 20603 contagi, +2853 rispetto a ieri, 1809 morti (+368) e 2335 guariti, ovvero +369 rispetto al 14 marzo 2020. A livello di emergenza coronavirus in Italia, le ultime notizie dopo il bollettino danno a livello complessivo 24747 contagiati (guariti, positivi odierni e decessi) per il Sars-Cov-2: di questi, la Lombardia resta la Regione più colpita con 1043 positivi attivi, seguita da Emilia Romagna (2741), Veneto con 1989, Marche con 1087, Piemonte con 1030, Toscana con 763, Liguria con 493 casi riscontrati fino al 15 marzo 2020. Il bollettino della Protezione Civile sui nuovi contagiati da coronavirus ha poi specificato come dei 20603 totali, 2843 sono nuovi pazienti positivi, 9268 in isolamento domiciliare senza sintomi, 1672 in terapia intensiva (sempre il 10% dei pazienti positivi). Si registra purtroppo il triste record della giornata con il massimo aumento di vittime da coronavirus dall’inizio dell’emergenza: l’incremento è di 368 morti in un solo giorno, facendo raggiungere all’Italia il bilancio generale di 1809 decessi, secondo al mondo solo dietro alla Cina. Qui la mappa dei contagi con tutti gli aggiornamenti sul coronavirus in Italia (dati Protezione Civile).
BARI, MORTO 38ENNE: “COVID COLPISCE ANCHE I GIOVANI”
Arriva dalla Puglia l’ennesima vittima del Coronavirus. Si tratta di un uomo di 38 anni e che rappresenta ad oggi la vittima più giovane tra quelle registrate nella Regione. Si aggiunge infatti alla lista di pazienti deceduti nelle passate ore della provincia di Lecce di età compresa tra i 74 ed i 99 anni ed al 96enne deceduto a Bari. L’ennesima vittima, spiega La Gazzetta del Mezzogiorno, è originaria di Turi. Dopo un ricovero di circa 10 giorni all’ospedale di Putignano per febbre alta, era stato trasferito al Policlinico nel reparto di malattie infettive ma è deceduto nella tarda serata di ieri per delle complicazioni anche legate al suo stato di salute, essendo paraplegico e nefropatico. Sale così a 13 il numero delle vittime da Coronavirus nella Regione, con un aumento dei casi positivi segnalato ieri e che ha fatto raggiungere quota 200 persone contagiate. Intanto, attraverso la sua pagina Facebook è intervenuto il pediatra barese Antonio Di Mauro che ha nuovamente spiegato come il virus non colpisca solo gli anziani: “Non succede solo agli anziani. Colpisce anche i giovani”, ha ribadito, dopo il caso del 38enne. “Che si da monito per tutti – scrive Di Mauro – anche tra i giovani ci sono soggetti deboli che vanno tutelati a tutti i costi, con tutte le misure di immunità solidale possibili. Restate a casa”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
AVELLINO, 1 PAESE IN QUARANTENA
Dopo l’appello lanciato dal Governatore della Lombardia Attilio Fontana in merito alla drammatica situazione del coronavirus nella Regione più colpita anche dagli ultimi aggiornamenti, arriva la risposta del Premier Giuseppe Conte: «La nostra priorità è far lavorare in sicurezza medici, infermieri e tutto il personale sanitario che con coraggio e spirito di abnegazione si sta prodigando per la cura dei cittadini, dedicandosi a questa emergenza sanitaria senza risparmiare energie». Nel messaggio inviato dal Premier Conte, e pubblicato da Adnkronos, ai sanitari e vertici lombardi, il Presidente del Consiglio conclude «come governo siamo strenuamente impegnati – e io stesso attraverso contatti con i miei omologhi – per procurare in tempi brevissimi i dispositivi di protezione che consentano loro di lavorare in massima sicurezza. C’è massima attenzione per la situazione in Lombardia». Si alza ancora la polemica sulle mascherine (qui la notizia) dopo che fonti Ansa indicano vi siano oltre 19 milioni di mascherine «acquistate all’estero dall’Italia e destinate al nostro paese che sono state requisite dai paesi di origine e transito». Cambiando regione, in Campania la decisione del Presidente De Luca ha fatto discutere in queste ultime ore: «Quarantena per tutta la popolazione e divieto di entrata e uscita per il Comune di Ariano Irpino (Avellino), visto l’aumento dei contagi verificato dai dati riferiti al Comune della provincia di Avellino. Si è ritenuto indispensabile e urgente applicare una misura rigorosa per isolare il focolaio».
LOMBARDIA “POSTI IN TERAPIE INTENSIVE QUASI PIENI”
Mentre continua a montare la polemica tra Regione Lombardia e Governo-Protezione Civile per l’invio di mascherine inadeguate per il personale sanitario (qui tutto l’approfondimento) gli aggiornamenti che arrivano dall’intera Italia sono per nulla confortanti: detto dei primi morti in Sardegna per coronavirus, le ultime notizie che arrivano dalla Lombardia sul fronte sanitario sono drammatiche. «I numeri continuano a crescere: siamo vicini al momento in cui non avremo letti di rianimazione» ha spiegato stamattina il Governatore Fontana, ribadendo la necessità di aprire l’ospedale in Fiera Milano e aggiungendo nuovi letti in altri ospedali «E spero che riescano ancora per qualche giorno a compiere questi miracoli» ha concluso. «In queste ore drammatiche in cui si moltiplicano le attestazioni di solidarietà nei confronti del personale sanitario, facciamo i conti con alcuni provvedimenti sbagliati e con alcune inefficienze organizzative insopportabili e molto pericolose per la salute pubblica», è la dura lettera inviata dai sindacati nazionali Cgil, Cisl e Uil verso il Premier Conte, i Ministri e i commissari al coronavirus Arcuri e Borrelli. Intanto come l’Italia anche Austria e Repubblica Ceca impongono la quarantena assoluto in ogni parte del Paese, Francia e Spagna invece chiudono quasi tutto ma con limitazioni per ora meno drastiche.
CORONAVIRUS ITALIA: PRIMI MORTI IN SARDEGNA
Primo morto da coronavirus in Sardegna
. E’ deceduto stamane presso l’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, un imprenditore di anni 42. Era ricoverato dallo scorso 2 marzo ed era stato il primo caso positivo diagnosticato sull’isola. Negli ultimi due giorni le sue condizioni si erano aggravate moltissimo, al punto che era stato sottoposto a dialisi, come riferisce l’edizione online di Sky Tg 24. La vittima, titolare di un locale di Cagliari, si era ammalato a metà febbraio, dopo un viaggio di lavoro in quel di Rimini. Una volta ricoverato, era stato intubato e non si era praticamente mai ripreso: lascia la moglie e un figlio piccolo. Continua intanto l’emergenza in quel di Bergamo, una delle zone (assieme a Brescia), maggiormente falcidiata dall’epidemia in questi giorni. “Se il trend dell’epidemia da SarsCov2 continuera’ con questo ritmo – le parole all’Ansa di Ivano Riva, anestesista e rianimatore all’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo – Bergamo reggerà ancora per pochissimo: gli ospedali sono saturi ed anche i posti in Regione Lombardia si stanno esaurendo“. Riva ha fatto sapere che in ospedale vengono intubate più di 7 persone al giorno, e di lavorare con turni massacranti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE: MASCHERINE, LOMBARDIA VS BORRELLI
È la prima domenica “di quarantena”, come la settimana appena chiusasi dietro le spalle è stata la prima di un’Italia completamente “condizionata” dal coronavirus: gli aggiornamenti sulla pandemia di Covid-19 dicono che sta dilagando in tutta Europa ma ad oggi, con la Cina che sembra vedere la luce in fondo al tunnel, è il nostro Paese a soffrire del focolaio più grande per numeri di aumento contagi in tutto il mondo. 17750 positivi al coronavirus, 1966 guariti ma anche 1441 morti per un totale di 21157 contagi: le ultime notizie arrivate ieri con l’ultimo bollettino della Protezione Civile sono ancora impressionanti e la capacità di alcune sanità regionali, su tutte quella della Lombardia, sono davvero ad un passo dal “collasso” per il numero di ricoveri in terapia intensiva e negli ospedali di Bergamo, Cremona, Lodi e Brescia con Milano che cresce ancora nei tamponi positivi. Ieri si è registrato purtroppo il maggior numero di aumento dei contagi del coronavirus in Italia da quando è esplosa l’emergenza con il primo caso a Codogno: +2795 persone si sono ammalate di Covid-19 in sole 24 ore, con +190 in terapia intensiva che portano quel settore a 1518 in tutta Italia, la maggior parte dei quali in una Lombardia che lotta ogni giorno per l’emergenza sanitaria.
CORONAVIRUS ITALIA, LE ULTIME NOTIZIE: GUERRA PER LE MASCHERINE
Per decreto sono stati bloccati i treni notturni per evitare di assistere ad altri “mini-esodi” al sud dei cittadini fuorisede che tornano in massa nelle proprie Regioni d’origine per scappare dal coronavirus: la situazione degli spostamenti si fa sempre più complessa e l’ordine di “stare a casa” diventa sempre più perentorio (e necessario) ogni ora che passa. Il coronavirus sta distruggendo l’economia italiana e quella europea – entro oggi dovrebbe essere varato il super Decreto Salva-Italia per le misure economiche a protezione dei cittadini e delle imprese – ma è in primo luogo l’allarme sanitario che risuona come emergenza massima in queste ore: sullo sfondo delle ultime notizie su numeri, contagi e decreti, vi è però uno scontro che non sta facendo il bene dell’Italia e che riflette il grande allarme presente nella Regione più colpita, per l’appunto la Lombardia. Il tema è noto, le mascherine: «le mascherine inviate dalla Protezione Civile non sono a norma», ha attacco ieri sera l’assessore al Bilancio lombardo Davide Caparini, che ha chiesto le dimissioni del commissario Angelo Borrelli dopo l’invio di mascherine non idonee a proteggere il personale sanitario di cui soffre la costante mancanza di materiale. Più duro ancora l’assessore al Welfare Giulio Gallera, seppur con toni pacati: «A noi servono mascherine del tipo fpp2 o fpp3 o quelle chirurgiche e invece ci hanno mandato un fazzoletto, un foglio di carta igienica. Tra poco arriviamo a un punto di non ritorno. Se ogni giorno abbiamo 85 persone in più che entrano in terapia intensiva e tendenzialmente ne escono due o tre». Per questo motivo è stato scelto da Fontana come consulente sul coronavirus l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, incaricato anche di gestire il nuovo ospedale d’emergenza allestito all’interno della Fiera Milano. Alle polemiche sulle mascherine, ha risposto in serata e confermato anche questa mattina, il capo stesso della Protezione Civile Angelo Borrelli: «Ci sono in corso polemiche destituite di ogni fondamento e quindi mi auguro che anche da parte di tutte le restanti istituzioni si possa esser coesione. Siamo di fronte ad una grande pandemia, dobbiamo lavorare tutti insieme senza polemiche e lo dice chi da 20 anni è al servizio del paese». Se il Ministro Boccia e buona parte del Governo lo difende, Luciano Nobili di Italia Viva si schiera con Fontana e la Lombardia «Bertolaso non sbaglia mascherine».