Nell’emergenza coronavirus in Italia si aggiunge la preoccupazione delle onoranze funebri in Campania, con una denuncia partita da Gennaro Tammaro, delegato campano di EFI (Eccellenza Funeraria Italiana), sindacato di categoria delle imprese funebri, che si è rivolto alle istituzioni locali (Comune di Napoli e Regione Campania in primis) per prendere consapevolezza di quella che lui è stata definita “emergenza nell’emergenza“. “Ci pervengono ormai decine di segnalazioni di imprese campane che rifiutano più e più volte di effettuare le operazioni funebri per i casi di coronavirus. Questo diniego, dettato soprattutto dalla paura di un contagio, sta creando uno squilibrio insostenibile con il carico che pende verso chi invece, per senso di dovere e collettività, continua a fornire i servizi indispensabili in questo momento storico,” ha spiegato Tammaro, “Ci rivolgiamo direttamente al sindaco Luigi de Magistris e al governatore Vincenzo De Luca: la situazione è inaccettabile. In questo momento le imprese funebri che intervengono sui casi di morti per Covid o sospetto contagio da coronavirus si contano sulle dita. Queste ditte stanno chiedendo ai propri dipendenti uno sforzo lavorativo e psicologico non indifferente.” (agg. di Fabio Belli)



CORONAVIRUS ITALIA AGGIORNAMENTI: DIMINUISCONO MORTI E CONTAGI

Gli aggiornamenti sul coronavirus in Italia per il secondo giorno consecutivo lasciano “intravedere” una possibile luce in fondo al tunnel: dopo il bollettino della Protezione Civile – qui la notizia – si può osservare un generale calo tanto dei morti quanto dei contagi, pur rimanendo purtroppo cifre molto alte e riservate per l’80% nel tre grandi Regioni del Nord Italia, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. «Ieri eravamo moderatamente ottimisti. Avevamo detto che il trend in calo e oggi si conferma. Oggi forse è la prima giornata positiva di questo mese duro, durissimo. Non è ancora il momento di cantar vittoria e rilassarci, una luce in fondo al tunnel la vediamo» ha spiegato l’assessore della Lombardia Gallera e poco dopo viene “confermato” anche dai numeri nazionali della Protezione Civile.



50418 contagi positivi, 7432 guariti-dimessi e 6077 morti, per un dato generale che ad oggi raggiunge quota 63927 infezioni: sono 3780 contagi, 602 morti e 408 guariti in più rispetto alla giornata di ieri, dati del tutto “migliori” rispetto al trend delle scorse giornate. Nello specifico del bollettino, i casi attualmente positivi a livello regionale sono 18.910 in Lombardia, 7.220 in Emilia-Romagna, 4.986 in Veneto, 4.529 in Piemonte, 2.358 nelle Marche, 2.301 in Toscana, 1.553 in Liguria, 1.414 nel Lazio, 929 in Campania, 771 in Friuli Venezia Giulia, 914 nella Provincia autonoma di Trento, 688 nella Provincia autonoma di Bolzano, 862 in Puglia, 681 in Sicilia, 605 in Abruzzo, 556 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 343 in Sardegna, 280 in Calabria, 89 in Basilicata e 50 in Molise. Come ha spiegato bene il n.1 dell’Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa, queste ultime notizie in arrivo da ogni parte d’Italia aiutano a guardare avanti: «settimana importantissima per valutare l’andamento delle curve dopo le misure di contenimento. Il contributo del massimo contagio avviene nelle Regioni del Nord, noi dobbiamo evitare che riaccada anche al sud». (agg. di Niccolò Magnani)



Bollettini coronavirus: Lombardia – Veneto – Emilia Romagna

AGGIORNAMENTI: RICCIARDI “SCREENING UTILE MA..”

In collegamento con il programma di Rai Uno, La Vita in Diretta, il professore Ricciardi dell’Oms e del Comitato tecnico-scientifico. Si è parlato della possibilità di effettuare uno screening di massa della popolazione italiana, così come fatto in Corea del Sud, per individuare i famosi asintomatici. A riguardo il prof. ha spiegato: “Ipotizzabile farli su larga scala ma lo screening della Corea è stato scientificamente mirato. Hanno fatto 300mila tamponi anche sulle persone che avevano dei sintomi lievissimi, dopo di che hanno usato una tecnologia molto sofisticata per interfacciare i soggetti positivi e i loro contatti, isolandoli. Nella fase iniziale si è rivelato molto utile – ha proseguito Ricciardi – noi dobbiamo usare l’esperienza della Cina e nel contempo la tecnologia della Corea soprattutto nel centro sud e soprattutto quando saremo usciti dall’epidemia. In questo modo in futuro potremo fare un contenimento mirato non più ad un’intera zona ma ad un contatto”. Ricciardi ha speso qualche parola anche sull’Avigan, farmaco che sembrerebbe dare risposte positive sui pazienti affetti da covid 19: “Non so, ce ne sono moltissimi di farmaci. Questo farmaco non sembra particolarmente diverso dagli altri, va approfondito, è stato usato solo in Giappone, è bene fare questa esperienza per capire se avrà efficacia, ma lo sapremo solo quando avremo fatto una sperimentazione seria”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: SALGONO A 681 I CASI IN SICILIA

Salgono a 681 i casi da coronavirus in Sicilia, con un incremento di 91 pazienti rispetto alla giornata di ieri, domenica 22 marzo 2020. A comunicarlo è stata la presidenza della regione, riepilogando tutti i dati. I tamponi effettuati in laboratorio sono stati fino ad oggi 12:00, di cui 721 positivi e 681 ancora infette. 310 i pazienti ricoverati, la maggior parte a Catania (117), seguita da Palermo (39), e di questi, 60 sono in terapia intensiva e 371 risultato invece essere in isolamento domiciliare. Infine, sono 27 i guariti da inizio epidemia, mentre le vittime totali sono 13. Nel frattempo è uscito allo scoperto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha spiegato di aver scritto alla ministra dell’Interno, Lamorgese, a seguito del nuovo Decreto ministeriale entrato in vigore nelle scorse ore: “Ho inviato una nota formale al ministro dell’Interno Lamorgese – le parole del governatore lombardo – con la quale chiedo che il ministero esprima il suo parere se si debba applicare l’ordinanza della Regione o il Dpcm”, in quanto quella della Regione prevede delle limitazioni maggiori. “Il nostro ufficio legale e i giuristi che abbiamo consultato – ha aggiunto e concluso – ci dicono che deve prevalere la nostra ordinanza, ma abbiamo chiesto al ministro perché in questo momento non si deve creare alcun conflitto”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CORONAVIRUS ITALIA AGGIORNAMENTI: MORTI ALTRI DUE MEDICI

Arrivano nuovi tragici aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Italia: nelle scorse ore sono morti altri due medici per l’epidemia, due dottori di Cremona e Parma. A renderlo noto la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). Il totale dei decessi certificati di medici in attività sale a 19, mentre sono 4.824 gli operatori sanitari contagiati: numeri degni di nota, basti pensare che rappresentano il doppio dei casi in Cina. Poche ore fa è scomparso anche don Fausto Resmini, cappellano del carcere di Bergamo: il religioso 67enne era ricoverato in terapia intensiva per il Covid-19 all’ospedale di Como e purtroppo non ce l’ha fatta. Notizia di pochi minuti fa l’arrivo dei nove aerei dalla Russia con gli aiuti per combattere l’emergenza: come riporta Sky Tg 24, il ministero della Difesa di Mosca ha reso noto che «l’ottavo e il nono aereo da trasporto militare Il-76 delle forze aerospaziali russe con a bordo un gruppo di specialisti militari russi e stazioni mobili per la disinfezione sono arrivati nella base dell’aeronautica italiana a Pratica di Mare». Aiuti in arrivo anche da Gucci: 1.100.000 mascherine e 55 mila camici verranno consegnate nei prossimi giorni, previa autorizzazione delle autorità competenti. (Aggiornamento di MB)

CORONAVIRUS ITALIA AGGIORNAMENTI: SINDACATI ESORTANO ALLO SCIOPERO

“Cgil, Cisl e Uil invitano e sostengono le proprie categorie e le Rsu, appartenenti ai settori aggiunti nello schema del decreto che non rispondono alle caratteristiche di attività essenziali e, in ogni caso, in tutti quei luoghi di lavoro ove non ricorrano le condizioni di sicurezza definite nel Protocollo a mettere in campo tutte le iniziative di lotta e di mobilitazione fino alla proclamazione dello sciopero”. Questo è il contenuto della nota diffusa dalle forze sindacali nazionali in materia di Coronavirus e di prevenzione del contagio sul posto di lavoro. Nel frattempo, il Covid-19 si è preso anche Giuseppe Vecchietti, classe 1946, storico fondatore della Protezione Civile di Codogno. La notizia è rimbalzata sui social network dopo essere stata pubblicata dal sodalizio lodigiano stesso, in cui si dice che l’uomo “è venuto a mancare oggi pomeriggio dopo una lunga lotta contro quella malattia che sta stravolgendo le nostre vite”. Il sindaco, Francesco Passerini, ha rimarcato la vicinanza personale, dell’amministrazione e di tutti i cittadini ai suoi cari, aggiungendo che si tratta di “un’altra dolorosissima perdita per la comunità”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

CORONAVIRUS ITALIA, SPERANZA SONO GIORNI DECISIVI

Comincia una settimana decisiva per la battaglia dell’Italia contro il Coronavirus. Si spera in una inversione di tendenza, in un calo della crescita di casi come emerso ieri. «Le prossime giornate sono decisive, per ripartire bisogna vincere la battaglia sanitaria», ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza a “Live Non è la D’Urso” commentando anche il nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Sono giorni cruciali. Questi sono i giorni decisivi per fermare il contagio, ma per ripartire dal punto di vista economico bisogna prima vincere la battaglia sanitaria». Lo stesso assessore al Welfare Giulio Gallera ha spiegato che è questo l’auspicio della Regione Lombardia, quella peraltro più colpita dal Coronavirus. Gli ultimi dati dei contagi in calo «fanno ben sperare», ma da «martedì potremo capire se il contenimento ha successo». Dello stesso avviso è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, che ieri durante la conferenza stampa della Protezione civile ha dichiarato: «Le prima misure stringenti di contenimento sono state adottate l’11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere risultati a partire da 2-3 settimane. Dunque, la prossima settimana sarà da questo punto di vista assolutamente cruciale e ci aspettiamo di vedere un segnale di inversione di tendenza».

CORONAVIRUS ITALIA, BOCCIA “8MILA POSTI IN TERAPIA INTENSIVA”

Intanto prosegue il lavoro del governo, insieme a quello della Protezione civile, per incrementare la risposta del sistema sanitario nazionale. «Abbiamo raggiunto 8mila posti in terapia intensiva. È un miracolo», ha dichiarato il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie Francesco Boccia. A “Stasera Italia” su Rete4 ha spiegato che erano poco più di 5mila. A proposito del sistema sanitario nazionale, il Coronavirus in Italia miete vittime anche tra gli operatori sanitari, i “soldati” della nostra guerra contro il Covid-19. Si sta allungando la lista dei medici deceduti: altri due non ce l’hanno fatta, stando a quanto comunicato dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). Si tratta di Vincenzo Leone, medico di famiglia e dirigente del sindacato Snami, di Bergamo, e Antonio Buonomo, medico legale di Napoli. Di conseguenza, in totale il numero dei decessi certificati dei medici in attività a causa dell’epidemia del nuovo Coronavirus in Italia sarebbero arrivati a 17.