Nella conferenza stampa della Protezione Civile sono stati dati gli ultimi aggiornamenti sul contagio da coronavirus in Italia: sono 80.572 contagiati positivi (+2.937 rispetto a ieri), 13.155 morti (ancora 727 vite spezzate nelle ultime 24 ore), 16.847 guariti (+1.118) e ricoverati in Terapia Intensiva che salgono a 4.035 (+12 su ieri). Il bollettino nazionale emerso dal commissario Borrelli fotografa una situazione di confermata “diminuzione” della curva di contagi, ma senza per questo abbassare la guardia sull’emergenza: «Siamo in fase di contenimento e nulla cambia e deve cambiare. Circolare del Viminale sulle passeggiate va letta nel suo complesso e non dice che ci sono nuove indicazioni: per capire cosa accadrà dopo già ne stiamo parlando nel Comitato Tecnico Scientico, ma per il momento non ci sono novità attive, ma è giusto prepararsi per il dopo emergenza» ha spiegato il professor Alberto Villani, Pediatra del Comitato Tecnico Scientifico a margine del bollettino nazionale.



Le ultime notizie che giungono sul fronte delle varie Regioni mostrano la Lombardia ancora la più colpita sia per contagi che per vittime (+1565 casi, +394 morti e +44 ricoverati, con 7392 tamponi l’ultimo dato emerso dal bollettino dell’Assessore Gallera), seguita poi da Emilia Romagna (11489 positivi e 1782 morti), Veneto (8224 casi, 499 morti) e Piemonte (8470 contagi e 886 decessi). «Milano vede un numero di contagi sempre molto alto» ha fatto sapere ancora Gallera dalla Lombardia, spiegando però che aumentano sempre di più i tamponi effettuati. Ad oggi il capoluogo lombardo conta 9.522 positivi, Bergamo è a 9.039 (236 più di ieri), Brescia a 8.598 (231 più di ieri). (agg. di Niccolò Magnani)



Bollettini coronavirus 1 aprile: Protezione CivileLombardiaVenetoEmilia Romagna

ULTIME NOTIZIE CORONAVIRUS LAZIO: +7 MORTI E +169 CONTAGI

Mentre tra meno di un’ora la Protezione Civile emetterà il nuovo bollettino nazionale (QUI I DETTAGLI) con tutti gli aggiornamenti sui contagi e i decessi da coronavirus in Italia, le ultime notizie che arrivano da alcune Regioni fanno ben sperare per un rallentamento ulteriore del contagio. Dal Veneto la curva è scesa ulteriormente (+8 morti e 251 infetti in 24 ore) mentre dalla Regione Lazio i dati migliorano sensibilmente rispetto ai giorni scorsi: «Oggi registriamo un dato di 169 casi di positività e un trend in decrescita per la prima volta sotto al 6%. Manteniamo però alta l’attenzione. Le misure messe in atto per contrastare il virus stanno dando i risultati sperati. Da alcuni giorni nel Lazio registriamo un trend in frenata, ma non dobbiamo mollare la guardia, obiettivo è raggiungere il coefficiente di sviluppo R0», si legge nel bollettino quotidiano della Regione Lazio.



Sono in continua crescita i guariti che salgono di 46 unità nelle ultime 24h, circa due ogni ora, arrivando a 337 totali. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 9.547 e i decessi nelle ultime 24h sono stati 7. E’ attivo da questa mattina e ha già ricoverato il suo primo paziente il Covid Center del Campus Bio-Medico con 9 posti letto di terapia intensiva, mentre presso l’A.O. San Giovanni nelle ultime 48h non ci sono stati casi positivi al Covid-19. Ad oggi inoltre sono stati effettuati nel Lazio oltre 35 mila tamponi», spiega l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. (agg. di Niccolò Magnani)

AGGIORNAMENTI MARCHE: 3962 CASI DI POSITIVITÀ AL CORONAVIRUS

Giunti anche dati aggiornati in merito all’epidemia da coronavirus per la regione Marche. In totale, stando a quanto comunicato dal Gores, i positivi sono 3962, di cui 1722 contagiati nella provincia di Pesaro-Urbino e 1174 in quella di Ancona. Sono invece 506 i casi da coronavirus in provincia di Macerata, 13 in più di ieri, di cui 263 in provincia di Fermo, con 224 in provincia di Ascoli Piceno, e 73 extra regione. In totale sono 1152 i pazienti ricoverati nei vari ospedali della regione Marche, di cui 168 attualmente in terapia intensiva, un paziente in meno rispetto ai ieri. Di questi, specifica sempre il bollettino, 27 sono negli ospedali maceratesi, precisamente 2 a Macerata, 13 a Civitanova, e infine 12 a Camerino. L’ultimo bollettino racconta anche di 8 guariti nelle ultime 24 ore, per un totale di 29 pazienti non più affetti da covid-19 dall’inizio dell’epidemia. 210 invece i totali dimessi, 24 in più. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE, I DATI SPALLANZANI: 202 RICOVERATI

Sono stati resi noti poco fa gli ultimi dati riguardanti i pazienti da coronavirus attualmente ricoverati presso l’ospedale Spallanzani di Roma. Come comunicato dall’istituto, al momento gli infetti presso la struttura capitolina sono 202, di cui 24 in terapia intensiva che necessitano quindi di supporto respiratorio. Da quando è iniziata l’epidemia, sono stati invece 170 i positivi al coronavirus guariti, o comunque dimessi e trasferiti nel proprio domicilio o in altre strutture territoriali preposte. Notizie interessanti anche da parte del ministro della salute, Roberto Speranza, che soffermandosi sui dati relativi ai posti letto in terapia intensiva negli ospedali di tutta Italia, durante l’informativa al Senato, ha spiegato che al momento sono in totale 9.081, con ben il 75% di posti letti in più in meno di un mese. Inizialmente, infatti, erano 3.595 i letti disponibili, e sono quindi triplicati. “I posti letto in Pneumologia – ha aggiunto – sono invece passati da 6.525 a 26.524. Inoltre, sono stati già firmati 12.000 nuovi contratti per il personale sanitario e altre procedure sono in corso”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE, L’ECO: A BERGAMO I MORTI SONO 4500

Secondo il quotidiano L’Eco di Bergamo, le vittime da coronavirus nella città lombarda sarebbero più del doppio rispetto alla cifra ufficiale. I bollettini parlando di 2060 decessi nel capoluogo di provincia amministrato da Gori, ma stando ai colleghi della carta stampata, le persone decedute a marzo perchè affette da covid-19 sarebbero 4500. Una stima che è stata elaborata dall’Eco in collaborazione con l’agenzia di ricerca e analisi InTwig. Nel nuovo conto effettuato rientrerebbero tutte quelle persone che sono decedute in casa o nelle residenze per anziani con sintomi, ma non ufficializzati malati da coronavirus. “Abbiamo confrontato il numero dei decessi nei primi tre mesi di quest’anno – le parole di Aldo Cristadoro, fondatore dell’agenzia di ricerca e docente di ‘Metodi digitali per la ricerca sociale’ all’universita’ di Bergamo – con la media degli ultimi tre anni per verificare l’aumento di mortalita’ in provincia di Bergamo. La nostra stima, molto accurata grazie ai dati forniti dai Comuni dice che nell’ultimo mese di marzo sono morte oltre 5400 persone di cui circa 4500 riconducibili al coronavirus”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE: 39ESIMA VITTIMA IN CALABRIA

E’ salito a 39 il numero di persone decedute da coronavirus in Calabria. Nella notte, come comunicato poco fa da corrieredellacalabria.it, è venuto a mancare un paziente che si trovava presso l’ospedale di Catanzaro. La vittima aveva patologie pregresse, era dializzato, e la sua positività al covid-19 era stata riscontrata un paio di settimane fa. Nel contempo è stata dimessa una persona, quella che viene definita il “paziente 1” calabrese, ricoverato da giorni presso l’opsedale Annunziata di Cetraro, e proveniente dal lodigiano. Si tratta di un uomo classe 1950 che si trovava nel nosocomio dallo scorso 12 marzo, anche se con sintomi lievi. Verrà invece dimesso a breve il classe 1975 originario di Roggiano Gravina, ricoverato l’undici marzo, e che avrebbe contratto il virus durante il lavoro. In totale sono quattro i pazienti dimessi dal direttore della UOC Malattie Infettive e Tropicali, Antonio Mastroianni, numeri che fanno ovviamente ben sperare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE: TEST SIEROLOGICI, ISS AL LAVORO

Sono state notizie moderatamente buone quelle che sono giunte ieri nell’ambito della conferenza stampa, ormai consueta, della Protezione Civile, il cui bollettino ha descritto un drastico calo dei contagi rispetto ai numeri degli scorsi giorni (+1648), evidenziando tuttavia ancora un dato elevato in riferimento alle persone decedute (812). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus in Italia, sono così 11.591 i pazienti morti dopo aver contratto il Covid-19, mentre i casi confermati attuali si attestano a quota 75.528. In riferimento alla terapia intensiva, l’incremento vi è stato, ma “solo” di 75 unità in più rispetto alla giornata precedente. Il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Franco Locatelli, a margine del bollettino relativo al Coronavirus in Italia, ha affermato che “stiamo vedendo i risultati, che non sarebbero avvenuti senza le misure di contenimento. Questa è la ragione per continuare a fare sacrifici: quanto verranno prolungati lo decideranno Conte e il Consiglio dei Ministri. La proroga ci sarà, ma l’intervallo temporale lo decideranno loro”.

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: TEST SIEROLOGICI SULLA POPOLAZIONE?

Nel frattempo, per avere una percezione della diffusione del Coronavirus in Italia quanto più possibile vicina alla precisione assoluta, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sta lavorando alla possibilità di avviare un’indagine a larga scala sulla popolazione, mediante l’utilizzo di test sierologici a risposta rapida, in grado di rivelare coloro che hanno sviluppato gli anticorpi utili a combattere il Covid-19. In conferenza stampa, il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, ha affermato che esiste la necessità di disporre di test più rapidi rispetto ai canonici tamponi per eseguire la ricerca degli anticorpi, aggiungendo inoltre che “stiamo pensando di avviare questo tipo di indagine e stiamo mettendo a punto le tecnologie per poterlo fare. Stiamo quindi lavorando per poter fare a stretto giro di posta un accertamento di prevalenza sierologica”. Questo perché, ha spiegato ancora Brusaferro, poter usufruire di una stima in tempi rapidi su un campione significativo della popolazione è molto importante per avere una stima reale dei casi, “mentre ad oggi dobbiamo accontentarci di modelli”.