Il dato più positivo per quanto riguarda gli aggiornamenti sull’epidemia di coronavirus in Italia riguarda sicuramente il numero di ricoverati in terapia intensiva. Si tratta del primo calo di ricoveri nel reparto più delicato dall’inizio dell’emergenza Covid-19 nel nostro Paese. Ad oggi, 4 aprile, sono 3.994 le persone colpite dal nuovo coronavirus ricoverate in terapia intensiva, 74 in meno rispetto alle precedenti 24 ore. Di questi, 1.326 sono ricoverati in Lombardia. Borrelli ha commentato comprensibilmente in maniera positiva un calo che può portare sicuramente ad avere fiducia soprattutto per quel che riguarda il calo dell’enorme pressione che il personale ospedaliero (con episodi a volte anche sconcertanti), in particolar modo in Lombardia e nelle altre Regioni più colpite, è costretto a sostenere: “Oggi per la prima volta abbiamo un dato molto importante. Il numero pazienti in terapia intensiva diminuisce di 74 ed è un notizia importante perché consente ai nostri ospedali di respirare. È il primo valore negativo da quando abbiamo avviato la gestione dell’emergenza“. (agg. di Fabio Belli)
CORONAVIRUS ITALIA, 681 DECESSI NELLE ULTIME 24 ORE
Sono 681 i morti (totale 15.362), 1.238 i guariti (totale 20.996) e 2.886 i positivi (totale 88.274) delle ultime 24 ore. Questi i dati sul coronavirus in Italia forniti dalla Protezione civile nel consueto bollettino. «Il pericolo non è scampato, questa è solo la dimostrazione che le misure sono servite a contenere l’epidemia», ha dichiarato il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css). A proposito delle misure ha ribadito: «Non posso non riprendere quanto ha affermato il ministro della Salute e il commissario Arcuri, richiamando tutti all’importanza di rispettare le norme di distanziamento sociale, la strategia più efficace per contenere la diffusione dell’epidemia. Anche il sindaco di Milano ha evidenziato l’incremento del numero degli spostamenti. Questo deve servire come monito per far sì che si abbiano comportamenti responsabili». Non è mancato un pensiero al poliziotto della scorta del premier Giuseppe Conte. «Sarebbe facile iniziare subito dai dati largamente incoraggianti che il dottor Borrelli ha appena citato, ma io vorrei iniziare e chiudere con due note che possiamo definire improntate alla pietas umana. Oggi è scomparso un servitore dello Stato, Giorgio Guastamacchia, che faceva parte della scorta del presidente Giuseppe Conte. A lui dobbiamo dedicare un pensiero da estendere ai suoi figli e alla moglie. Questa situazione emergenziale ha fatto davvero risaltare figure come quella del deceduto. Tanto si stanno adoperando per la sicurezza dei cittadini». (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS ITALIA, MEDICI MORTI SONO 80
Altri due medici sono morti per il coronavirus in Italia. Lo annuncia la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo). Le ultime due vittime sono il medico di famiglia Giandomenico Iannucci e l’oftalmologo Paolo Peroni. Dunque, il totale delle vittime tra i medici sale a 80. Intanto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, durante l’appuntamento del sabato su Facebook e YouTube dell’Associazione Luca Coscioni, ha parlato della data di inizio della ripresa: «Dopo Pasqua solo se calano i contagi». Ma ha anche precisato che «bisognerà convivere con il virus e con il distanziamento sociale fino al vaccino». Sileri ha evidenziato la necessità per il governo di investire nell’educazione, inoltre dovremo abituarci all’uso delle mascherine. «Sono in arrivo. Ne serviranno milioni». Infine, avverte che fino a quando non sarà disponibile un vaccino, «è ipotizzabile il verificarsi di nuovi focolai, ma sicuramente saranno più controllabili». (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS ITALIA, ARCURI “DOVETE RESTARE A CASA”
Conferenza stampa del commissario straordinario dell’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. «Non dobbiamo pensare che stiamo vincendo – è il monito del 56enne manager reggino – gli indicatori ci raccontano che stiamo cominciando a contenere la portata, niente di più e niente di meno. Seppur non uniforme territorialmente, la diffusione è ancora rilevante». Quindi Arcuri ribadisce poco dopo il concetto: «Una raccomandazione va fatta ai nostri cittadini: astenetevi dal pensare che sia arrivato il momento di tornare a normalizzare i vostri comportamenti, non fatevi influenzare dai calendari e continuate a comportarvi come avete fatto fino adesso». Molti italiani sono in casa da più di un mese, e uscire ora, in barba alle direttive, rischierebbe di vanificare il grande sforzo fatto fino ad oggi: «Dobbiamo fare di tutto – ha aggiunto Arcuri – affinchè gli sforzi di tutti noi non vengano dispersi o vanificati, per riuscirci dobbiamo rigorosamente continuare ad attenerci alle prescrizioni che conosciamo tutti. Per ora nulla è cambiato, continuo a implorarvi di assumere i necessari comportamenti individuali». (aggiornamento di Massimo Balsamo e Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE, IN SARDEGNA STOP VOLI PROROGATO
La regione Sardegna, per contrastare l’epidemia da coronavirus, ha firmato nella serata di ieri la proroga del blocco dei trasporti da e per l’isola. La misura resterà in vigore fino allo scadere dell’ultimo Dpcm emesso, ovvero, fino al 13 aprile, il giorno di Pasquetta. Con l’ultima ordinanza emanata erano state previste misure straordinarie per il trasporto pubblico, che avevano limitato in maniera significativa, come ricorda SkyTg24.it, il traffico dei passeggeri. Per volare in Sardegna o dalla Sardegna, rimangono attivi solamente due voli, leggasi uno sull’aeroporto romano di Fiumicino, e un altro invece sullo scalo milanese di Milano. Per quanto riguarda le navi, invece, la stragrande maggioranza trasporta merci, salvo qualche decina di persona in aggiunta. In poche parole la Sardegna è totalmente in lockdown, isolata ancor di più dal resto dell’Italia. I due aerei di cui sopra, tra l’altro, sono semivuoti, con 282 passeggeri in totale in arrivo registrati alle ore 16:00 di ieri, e 122 in partenza. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: STOP A ZONA ROSSA NEL BOLOGNESE
Termina la zona rossa nel bolognese. Quattordici giorni fa i comuni di Medicina e la frazione di Ganzanigo, si erano messi in lockdown vista una crescita esponenziale dei casi di covid-19, ed oggi il peggio sembrerebbe essere passato. A decidere la fine della misura preventiva è stata la regione Rmilia Romagna sentite le autorità e il comitato scientifico. Intanto in Italia continua ad impazzare la polemica mascherine: le regioni accusano il governo, mentre quest’ultimo respinge ogni voce. Per provare a fare un po’ di chiarezza è intervenuto il professor Brusaferro, numero uno dell’Istituto superiore di sanità, che parlando ai microfoni del Corriere della Sera ha ammesso: “Non è vero che sulle mascherine stiamo perdendo tempo. Abbiamo appena dato il via libera alla commercializzazione di un modello proposto da un’azienda del Nord Italia. E così faremo non appena avremo la certezza che siano prodotti con i requisiti indispensabili”. Brusaferro ci ha tenuto comunque a specificare che la mascherina in se non basta, in quanto: “Anche indossandola dobbiamo prestare molta attenzione a rispettare le distanze e a usarla dopo aver lavato le mani”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: TREND IN CALO MA PICCO NON ESAURITO
«Il picco non si è ancora esaurito». Per questo l’Italia si trova attualmente in una fase delicata della battaglia contro il coronavirus. Allentare le misure non farebbe altro che vanificare i sacrifici fatti finora. «La tendenza in calo a cui stiamo assistendo è il frutto di quel che è accaduto nelle ultime 3 settimane», ha spiegato il direttore della terapia intensiva del Gemelli di Roma, il professor Massimo Antonelli, nonché membro del comitato tecnico scientifico. La “temperatura” dell’epidemia resta quindi stabile. I nuovi contagi registrati ieri sono 4.585, di poco inferiori rispetto ai 4.668 del giorno precedente. Anche gli attuali positivi, coloro che convivono con Covid-19, sono 2.339 in più. Stabile pure il numero dei decessi, 766, per un totale di 14.681 vittime dall’inizio dell’epidemia. Di questo bilancio fanno parte 73 medici. Crescono di poco i ricoveri, 201, mentre quelli in terapia intensiva sono solo 15. Invece aumentano i pazienti in isolamento domiciliare: sono 2.123, per un totale di 52.500.
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE: OK A TAMPONI RAPIDI
«Se avessimo mollato al Sud avremmo avuto tante Codogno», ha dichiarato Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Ieri ha presentato uno studio che dimostra come le restrizioni introdotte dal governo abbiano impedito un’impennata della curva epidemica che avrebbe fatto crollare il nostro sistema sanitario. Intanto il governo valuta di fare test in auto nelle aree a rischio. Con una nuova circolare il ministero della Salute ha infatti precisato che, a causa del sovraccarico dei laboratori diagnostici per l’esecuzione dei tamponi, si può tenere in considerazione la possibilità di usare laboratori mobili o “drive-in clinics”, cioè strutture per il prelievo di campioni attraverso il finestrino aperto dell’auto su cui resta il paziente. Una novità decisamente importante. Il ministero della Salute ha precisato che per la Commissione europea «queste strutture permettono di ridurre il rischio di infezione al personale sanitario o altri pazienti».