Altro giro altra profezia dei Simpson che avevano anticipato l’arrivo del Coronavirus. In un episodio del 1993 infatti viene raccontata la storia di un virus giapponese che a causa di un pacco spedito negli Stati Uniti d’America. L’epidemia sta spaventando non solo la Cina, ma proprio tutto il mondo e anche stavolta è possibile che il cartone di Matt Groening abbia anticipato a sorpresa gli eventi. Ci riferiamo all’episodio 21 della quarta stagione dal titolo “Marge in catene”. La puntata inizia con l’acquisto di uno spremiagrumi che grazie a una pubblicità ingannevole diventa oggetto della ricerca dei cittadini di Springfield. Un operaio, proprio mentre sta chiudendo una delle scatole, finisce a tossire sull’oggetto in questione. Quella che viene chiamata “influenza di Osaka” arriva così a infestare la città, alimentando l’isteria dei giornalisti pronti a spargere notizie false per fare scalpore. Nonostante il virus in questione arrivi dal Giappone e non dalla Cina è impossibile non parlare di parallelismo, solo che la puntata dei Simpson in questione andò in onda ben 27 anni fa.
Coronavirus, la profezia dei Simpson: non è la prima volta
Quella del Coronavirus non è la prima predizione dei Simpson che già in passato avevano mostrato di saper “leggere nel futuro“. La prima è legata a Donald Trump divenuto presidente americano, con Bart che viaggia nel futuro e a 16 anni dall’elezione lo anticipa. Si passa poi a parlare della crisi in Grecia con Homer Simpson che appare in un telegiornale parlando dell’Europa pronta a mettere il paese ellenico in vendita su eBay, proprio tre anni dopo arriva la pesante crisi. A pagare dazio è anche Roy Horn attaccato da una tigre bianca prima in un episodio del cartone animato di Matt Groening e poi vittima di questo dieci anni dopo. Si parla anche di sport con i Simpson che anticipano la vittoria della Germania al Mondiale 2014 contro il Brasile. Non solo perché anche Neymar Jr viene colpito, infortunato prima nella serie e 4 mesi dopo anche nella realtà in maniera quasi analoga. Dunque non stupisce più di tanto la storia del Coronavirus, anche se veramente fa venire i brividi.