Dopo che il Governo ha annunciato i dettagli del pacchetto di misure economiche per circa 7,5 miliardi di euro per quanto concerne l’emergenza Coronavirus al fine di venire incontro alle esigenze di famiglie e imprese (chiedendo un leggero sforamento del deficit), nelle ultime ore la coalizione di centrodestra attraverso le sue tre principali forze politiche ha risposto all’invito di Sergio Mattarella allo spirito di unità con l’esecutivo e hanno presentato le proprie ricette. Nel corso di una conferenza stampa in Senato e poi attraverso i propri canali social, la Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno illustrato i propri pacchetti di misure che, seppur divergenti in alcuni punti, sono accomunati dalla critica al Governo Conte di aver stanziato risorse esigue e in cui il comune denominatore è quello di mettere in campo oltre 30 miliardi di euro. Ma andiamo con ordine: l’oramai ex Carroccio di Matteo Salvini, in un documento chiamato “Piano a tutela delle famiglie e delle imprese colpite dall’emergenza” propone in prima istanza l’esonero dei versamenti IVA, IRAP, IRPEF e INPS per tutte le attività commerciali e gli artigiani d’Italia e non solo le zone rosse, accanto a un vecchio cavallo di battaglia della Lega ovvero la sospensione dei termini per la rottamazione delle cartelle esattoriali. Inoltre, ma questa è una misura condivisa pure da altre forze politiche, si chiede l’istituzione di una Tax Free Zone a IVA zero o agevolata nelle zone interessate dall’emergenza e nei grandi centri come Milano.
CORONAVIRUS, LE PROPOSTE DEL CENTRODESTRA
Non solo: la Lega di Salvini, oltre alla costituzione di un fondo straordinario per sostenere l’affitto dei locali commerciali e la sospensione delle rate dei mutui e di qualsiasi finanziamento, pretende pure dalla Commissione Europea l’esclusione dai vincoli di bilancio per tutte le iniziative prese a favore del tessuto economico e sociale. A questo andrebbe associato poi un piano straordinario per il turismo a livello nazionale (sospensione contributi previdenziali e sconto IMU) e la richiesta della cassa integrazione straordinaria in deroga ci sono misure anche per la scuola (fondo per aiutare le famiglie e per il recupero dell’attività didattica sospesa) e a livello fiscale con la sospensione del relativo Decreto emanato nel 2019. Come accennato, le proposte di Salvini non differiscono molto da quelle di Fratelli d’Italia anche se in questo caso Giorgia Meloni punta più decisamente su misure a favore del sistema sanitario: per la “pasionaria” della coalizione di centrodestra ad esempio chiede una messa in sicurezza dell’intero sistema con il recupero di alcune strutture ospedaliere e un piano per l’assunzione di personale medico ricorrendo a procedure straordinarie anche per il riconoscimento di titoli all’estero e il reclutamento di nuovi specializzandi. Non solo: FdI chiede che vengano ascoltate le proposte del sociologo Luca Ricolfi per uno “screening generalizzato della popolazione”, senza dimenticare la richiesta di pensare alla nomina di un Commissario Straordinario per questo genere di emergenze.
LE RICETTE DI LEGA, FRATELLI D’ITALIA E FORZA ITALIA PER SANITA’, FAMIGLIE E IMPRESE
E a livello economico? Da questo punto di vista anche il partito della Meloni chiede a gran voce lo sforamento (e in maniera sensibile) del rapporto deficit/PIL e l’utilizzo di tutti quei fondi europei che non sono stati spesi; come Salvini viene invocata la sospensione dei mutui per le famiglie e le aziende (ma solo per le zone colpite) e una cassa integrazione estesa a tutto il comparto del turismo, oltre che il taglio delle tasse e l’abolizione delle norme che riguardano la tracciabilità del contante e la fatturazione elettronica. Passando invece a Forza Italia, oggi il partito più debole della coalizione, le ricette sono state presentate da Antonio Tajani, che ha fatto le veci del leader Silvio Berlusconi: a grandi linee il programma d’emergenza degli azzurri non si discosta molto da quello degli alleati anche se, nell’ottica di quel piano da 30 miliardi di cui sopra, spinge meno il piede sull’acceleratore e spulciando tra le pagine del documento si definiscono i quattro ambiti di emergenza (Sanità, Lavoro, Famiglie, Imprese) e le pre-condizioni per attuarlo, ovvero che il Governo concordi ogni provvedimento con le opposizioni, la priorità data alla messa in sicurezza delle imprese e una campagna a favore della promozione del Made in Italy. Nello specifico si parla di un “bazooka finanziario” col varo di un pacchetto di misure pari al disavanzo primario del 2019 (appunto 30 miliardi) e col sostegno dell’Europa, mentre a livello sanitario si chiedono misure per garantire la tenuta del SSN mentre su quello dell’istruzione si parla di “congedi parentali al 70% a carico dello Stato e bonus baby sitter da 500 euro al mese”.