“Come Federamacchine abbiamo ritenuto opportuno intervenire su Confindustria, per far sì che le autorità di Governo permettessero la continuità operativa non solo delle nostre imprese (e pensiamo in modo particolare a quelle per le quali un arresto totale avrebbe compromesso la sopravvivenza stessa), ma anche delle loro rappresentanze”. Lo ha scritto Giuseppe Lesce, presidente del polo federativo, in una lettera ai leader delle 11 associazioni italiane di produttori di beni strumentali. Nel messaggio – co-firmato dal segretario generale Alfredo Mariotti -il presidente Federmacchine invia all’intera comunità “un grande plauso, la nostra profonda riconoscenza e solidarietà a tutti coloro che, correndo rischi e con sforzi sovrumani, stanno operando, in prima linea, per combattere questo mostro invisibile”.



Lesce ricorda l’impegno della Federazione e delle associate, che ha portato alla costituzione di vere e proprie task force “per non fare mancare alle imprese il sostegno informativo e consulenziale essenziale, che in taluni casi si è reso indispensabile per distribuire e interpretare i diversi dispositivi del Governo”.



In questi giorni, assicura Lesce, sono continui “i contatti con realtà, necessità e posizioni molto diverse tra loro, portate con argomentazioni molto forti e comprensibili. In questo contesto, pur nel rispetto delle singole posizioni, Federmacchine si sta rapportando con Confindustria e con diverse realtà sia del territorio che merceologiche, per non avere comportamenti troppo difformi”.

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