In questi giorni di massima allerta per il Coronavirus nel nostro Paese (e non solo), emerge un retroscena clamoroso che ci riguarda da vicino: l’Europa voleva isolare l’Italia. A riferirlo, sulle colonne de “La Stampa”, è stato Walter Ricciardi, che rappresenta lo Stivale al tavolo dell’Oms e che attualmente affianca il ministro della Salute, Roberto Speranza, nelle vesti di consigliere. Infatti, prima del documento sottoscritto nella serata di ieri con Francia, Germania, Croazia, Austria, Svizzera, Slovenia e San Marino, oltre che dalla Commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, teso a ribadire la necessità di mantenere aperti i confini fra gli Stati, l’intera Europa ha provato a confinare l’Italia, abbassando la saracinesca in corrispondenza di qualsiasi frontiera. “Una quarantena del genere ci avrebbe messo davvero al tappeto – ha dichiarato Ricciardi –. Per la marcia indietro sui provvedimenti restrittivi adottati da singoli Paesi, come quarantena e sorveglianza obbligatoria per chi proviene dalle nostre regioni del Nord, servirà ancora tempo. Intanto, però, abbiamo scongiurato il pericolo maggiore, quello di rimanere isolati dal resto d’Europa sulla spinta che l’opinione pubblica sta esercitando sui governi dei singoli Stati”.



CORONAVIRUS, L’EUROPA VOLEVA ISOLARE L’ITALIA. IL MINISTRO SPERANZA: “SIAMO UN PAESE SICURO”

A margine di tale scampato pericolo, il ministro Speranza ha asserito che “i Paesi europei si fidano di noi e il panico creatosi è eccessivo. L’Italia è un territorio sicuro, nel quale è possibile fare turismo”. A sostegno dell’azione di Speranza e Ricciardi è giunta anche la Farnesina, che ha presentato una strategia che si basa su una campagna di comunicazione contro le fake news, pronta per essere veicolata oltre confine. Inoltre, nelle ambasciate italiane saranno forniti dossier sui dati reali dei contagi. “Ci è stato riconosciuto – ha ancora dichiarato il ministro della Salute a ‘La Stampa’ – che stiamo lavorando nella direzione giusta e non cambiano le condizioni di viaggio degli italiani che si recheranno all’estero”. L’Italia, presto, mediante apposita ordinanza del Ministero della Salute, sarà suddivisa in tre livelli di rischio. Si va dalla zona rossa, quella in cui si sono sviluppati i focolai finora conclamati, alla fascia verde, quella propria delle regioni senza contagi. In mezzo, la fascia gialla, rappresentata dalle aree esterne ai due focolai dove si sono però registrati casi più o meno sporadici.

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