Divide l’Europa il tema della ripresa degli allenamenti e dunque il ritorno in campo dei principali campionati del continente dopo lo stop imposto per l’emergenza coronavirus. Se infatti il tema è bollente in Italia e in Francia hanno già deciso per lo stop, ecco che ieri sera è stato il Governo spagnolo a dare il via libera per la ripresa degli allenamenti. L’annuncio è arrivato direttamente dal premier spagnolo Pedro Sanchez che ha dunque ufficializzato la ripresa degli allenamenti individuali degli atleti professionisti, anche per gli sport di squadra, dal 4 maggio. Saranno dunque permessi allenamenti di gruppo solo dal prossimo 11 maggio (non dal 18 come avviene in Italia per esempio): e in aggiunta agli atleti sarà concesso di allenarsi nei propri centri sportivi (adeguatamente sanificati) e non solo dunque nei luoghi pubblici.
CORONAVIRUS LIGA, TEBAS: SI DEVE TORNARE A GIOCARE
Si tratta dunque di un passo veramente importante per il il calcio spagnolo: con l’ok dalla ripresa degli allenamenti, di fatto si compie un passo decisivo verso anche il rientro in campo per la Liga e non solo. Certo ancora nulla di ufficiale è stato deciso per il primo campionato nazionale di calcio, ma la speranza che si possa chiudere in campo la stagione rimane alta: l’ipotesi dunque sul tavolo è sempre quella di tornare a giocare, sia pure tra mille limitazioni già per la fine del mese di maggio o ai primi di giugno. Di certo è questa l’intenzione del presidente della Lega calcistica Tebas che in questo giorni ha pure affermato: “Non capisco perché ci sarebbero più pericoli nel giocare a calcio a porte chiuse, con tutte le misure di precauzione, che nel lavoro in una catena di montaggio, o nello stare su un peschereccio in alto mare e in cose del genere”. Pure Tebas ha rincarato la dose sulla necessità di tornare a giocare al piano presto. “Se a importanti settori dell’economia non fosse data la possibilità di ripartire, in una modalità sicura e controllata, potrebbero scomparire. Questo potrebbe succedere al calcio professionistico”.