Adesso è ufficiale: l’emergenza Coronavirus ferma anche la Liga e tutti i campionati maschili e femminili in Spagna, per le prossime due giornate. Per ora, visto che lo stop potrebbe prolungarsi: dipenderà ovviamente, come ormai purtroppo ben sappiamo, dalla diffusione ulteriore del virus Covid-19. Era un problema di Cina e Italia, almeno inizialmente, ma la pandemia (così dichiarata dall’OMS) si è diffusa: abbiamo già dato notizia del rinvio di alcune partite di Europa League, di tutte le competizioni europee di basket e di altro ancora – per esempio le gare di sci in programma ad Are e Kranjska Gora nel weekend, dopo che già gli organizzatori di Cortina avevano deciso di non disputare quelle che sarebbero state le finali. Adesso si ferma anche il calcio spagnolo: è appena stato ufficializzato al termine di una riunione d’emergenza della federazione. Inoltre, un giocatore del Real Madrid di basket sarebbe stato trovato positivo al virus: di conseguenza l’intera squadra di pallacanestro e quella di calcio hanno lasciato il centro di allenamento e di fatto si sono messe in quarantena (Zinedine Zidane non ha svolto l’allenamento previsto questa mattina). La situazione è grave: sembra surreale ma è la realtà quotidiana di tutti, adesso bisognerà capire se e quando si potrà tornare a giocare anche se non è certo il principale dei problemi cui fare fronte.
CORONAVIRUS, SOSPESO IL CALCIO IN SPAGNA
La sospensione della Liga e del calcio in Spagna potrebbe avere ripercussioni anche sulle competizioni europee: ieri la UEFA ha rinviato ufficialmente Inter Getafe e Siviglia Roma (andata degli ottavi di Europa League) per l’impossibilità delle squadre in trasferta a viaggiare verso i Paesi di destinazione. Lo stesso scenario riguarderebbe nei prossimi giorni il Napoli, che dovrà andare a Barcellona, e lo stesso Real Madrid, come i blaugrana impegnato nel ritorno degli ottavi di Champions League. Al Camp Nou si andava già verso la soluzione a porte chiuse, ma è chiaro che la pandemia obbliga chiunque a fare un passo indietro: nel momento in cui scriviamo non è affatto certo che le gare di martedì, mercoledì e giovedì verranno regolarmente disputate. Nel contesto rientra anche la Juventus, che affronterebbe il Lione in casa: per i transalpini sarebbe possibile raggiungere Torino in pullman, ma in un momento nel quale, nel nostro Paese, anche girare a piedi può rappresentare un problema è abbastanza acclarato che giocare una partita, peraltro a pochi giorni dalla notizia della positività di Daniele Rugani (che obbligherebbe l’intera squadra bianconera a due settimane di quarantena) è particolarmente complesso. Dunque, staremo a vedere quali saranno le prossime decisioni che verranno prese…