Grande accelerata verso la ripresa anche nel calcio spagnolo, dopo lo stop imposto alla Liga per l’emergenza coronavirus a marzo. Come si riporta infatti l’Ansa ecco che il Consiglio Superiore dello Sport ha dato il proprio benestare per la ripresa degli allenamenti, sia pure solo in forma individuale, anche per i calciatori, a partire da lunedi 4 maggio. Il Consiglio infatti ha approvato il protocollo sanitario fissato da federazione e lega, con tutte le misure da osservare per garantire una ripresa delle attività “in sicurezza”. Benché nei giorni scorsi tale protocollo abbia suscitato non poche polemiche, pure ha ottenuto l’ultimo via libera ufficiale: per il momento il documento non è ancora noto in versione integrale, ma a breve dovrebbero esserci comunicazioni ufficiali, visto che le misure contenute dovranno essere adattate ai decreti ministeriali. Di fatto però già da questo lunedì i servizi medici potranno eseguire sui giocatori esami e tamponi per rilevare il virus: solo in seguito e comunque seguendo le norme della politica, pure si potrà dare il via ad allenamenti congiunti.



CORONAVIRUS LIGA: POSSIBILE UN VIA LIBERA SCAGLIONATO PER REGIONI

Dunque si è compiuto un vero passo avanti per il ritorno in campo del calcio spagnolo, che pure però potrebbe non essere pronto in maniera unitaria a tornare protagonista. Come spiega ad AS Irene Lozano, presidentessa del Consiglio Superiore dello Sport ancora non vi sono date certe per la ripresa della Liga e pure non è da escludere che alcuni club (e alcune regioni) possano ottenere il via libera con qualche giorno di ritardo rispetto ad altri. Il Governo spagnolo infatti ha previsto un piano di allenamento delle misure restrittive su base provinciale, a seconda dell’andamento della pandemia: di fatto non è da escludere che alcuni club come Real Madrid e Barcellona, di stanza in zone particolarmente colpite della pandemia ,dunque possano ricevere l’ok a tornare in campo in ritardo. La presidentessa però in tale senso ha aggiunto: “Se dovessero esserci disparità, gli organizzatori del torneo dovranno garantire integrità e giustizia. Sono loro che devono prendere le misure appropriate”.

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