Appresa la decisione del governo di sospendere definitivamente la stagione calcistica, cancellando dunque il campionato 2019-20 della Ligue 1, alla Federazione nazionale non è resto che prendere atto e dunque confermare la conclusione delle serie, provvedendo in tempi stretti a definire a tavolino quello che saranno gli ultimi verdetti. E già in tal senso nei prossimi giorni dovrebbero arrivare grandi novità: la FFF nella persona del presidente Le Graet, ha già fatto sapere che intende seguire, dove possibile, il regolamento alla lettera e dunque per il campionato della Ligue 1 vi saranno due retrocessioni. Pare dunque che  per definire anche la partecipazione alle prossime coppe UEFA, vi sia forte l’intenzione di basarsi solo sulla classifica del campionato all’ultima giornata completata, specie se come è possibile, non si riesca neppure a disputare la finale della Coppa di Francia, prevista per agosto (in caso di successo del St Etienne i verdi infatti avrebbero accesso all’Europa league). Chiaramente il tutto dovrà però essere ufficializzato a breve dal Comex della federazione, ma in tanto la strada pare già segnata: in ogni caso la Federazione ha pure valutato come “scelta migliore” quella di chiudere la stagione del calcio francese, visto il drammatico contesto che stiamo vivendo. Il resto di potrà decidere dopo. (agg Michela Colombo)



IL PSG VALUTA DI GIOCARE ALL’ESTERO LA CHAMPIONS LEAGUE

Deciso lo stop definitivo al calcio in Francia fino a settembre, con la cancellazione di fatto della stagione 2019-2020 della Ligue1, ecco che i club francesi sono al lavoro per capire come potrebbero almeno chiudere la loro esperienza nelle coppe UEFA, ancora in stallo dopo lo stop imposto per l’emergenza coronavirus. In tal senso il primo a reagire con forza anche alle misure imposte dal governo francese è stato il Paris Saint Germain, che, già qualificato alla fase finale della Champions league, non intende rinunciare a tale opportunità. Già ieri sera il presidente del club parigino Nasser Al Khelaifi ha annunciato tramite una nota, di essere pronto a fare giocare la sua squadra anche all’estero, lontano dalla Francia, pur di onorare l’accordo con la Uefa, il tutto ovviamente garantendo le “migliori condizioni di sicurezza sanitaria per i nostri giocatori e tutto il nostro staff”. E a dir il vero lo scenario non è così improbabile visto che al momento in Francia rimane possibile solo la pratica sportiva individuale, nel rispetto delle distanze di sicurezza. (agg Michela Colombo)



IL GOVERNO STOPPA DEFINITIVAMENTE LA STAGIONE DI LIGUE 1

Dopo le prime indiscrezioni ecco l’annuncio ufficiale che arriva dal Primo Ministro Edouard Philippe: la stagione 2019-20 della Ligue 1 (e pure della Ligue 2) non potrà più riprendere e dunque verrà di fatto cancellata. La nota diffusa è breve ma non lascia alcun spiraglio di speranza per il primo campionato calcistico del paese, che ai primi di marzo pure si è dovuto fermare visto l’esplodere della pandemia da coronavirus: “Le grandi manifestazioni sportive e culturali, tutti gli eventi che riuniranno più di 5mila partecipanti e che devono essere organizzati in anticipo non potranno avere luogo fino a settembre. La stagione 2019-20 di calcio non potrà riprendere“. Dunque, dopo Belgio, Olanda e Argentina, crolla sotto i colpi della pandemia anche uno dei primi 5 campionati europei e la decisione è ormai chiara e inequivocabile. Ora starà alla Federazione francese prendere atto delle ultime misure del governo in materia e decidere dell’assegnazione del titolo, come di classifica e club che prenderanno parte alle prossime coppe UEFA, come pure di retrocessioni e promozioni. Da segnalare che lo stop imposto dal governo durerebbe fino a settembre: di fatto la Ligue, 1 come la cadetteria riaprirà i battenti solo a settembre, con la nuova stagione 2021-21. (agg Michela Colombo)



CORONAVIRUS LIGUE 1: SI VA VERSO LO STOP DEFINITIVO

Dopo Belgio e Olanda, anche la Francia si avvia verso la sospensione definitiva dei suoi campionati di calcio. E dire che la nazione transalpina era stata tra quelle che prospettavano una netta riapertura per la metà di maggio: invece, è atteso forse anche a minuti l’intervento del primo ministro Edouard Philippe che, dicono le indiscrezioni, dovrebbe sancire la chiusura anticipata di Ligue 1 e Ligue 2. Restano dubbi su altri eventi sportivi: il calcio potrebbe non essere la sola disciplina a fermarsi mentre per altre – per esempio il tennis, con la Ultimate Showdown che coinvolgerebbe anche Fabio Fognini – c’è la possibilità di proseguire. Dunque, il calcio francese potrebbe fermarsi: la Uefa ha decretato che i campionati nazionali vadano conclusi tassativamente entro il 3 agosto e, qualora questa data non possa essere rispettata, si debba procedere allo stop: è soprattutto per questo motivo che tante federazioni stanno ora riconsiderando di anticipare la conclusione dei tornei.

CORONAVIRUS LIGUE 1: PSG CAMPIONE?

In Francia si dovrà ora discutere dell’assegnazione dei titoli e degli altri verdetti stagionali: in Olanda per esempio l’Ajax si è visto “togliere” la Eredivisie che avrebbe vinto nel momento della chiusura, in Belgio si era deciso per il Bruges campione. Lì però la situazione era diversa, di fatto i nerazzurri erano ampiamente in testa alla classifica e la decisione sembrava essere la più sensata; discorso simile in Ligue 1, dove il Psg ha 12 punti di vantaggio (con una partita in meno) rispetto all’Olympique Marsiglia e dunque si avvia verso l’ennesimo titolo consecutivo. A oggi i campioni di Francia sarebbero accompagnati in Champions League dallo stesso Marsiglia, il Rennes dovrebbe giocare i preliminari (partendo dal terzo turno) mentre in Europa League andrebbe il Lille. Per quanto riguarda invece le retrocessioni, a finire in Ligue 2 andrebbero Amiens e Tolosa; il Nimes, attualmente terzultimo, dovrebbe giocare lo spareggio contro la vincitrice dei playoff della seconda divisione. Che coinvolgerebbero Lens, Clermont Foot e Troyes; Lorient e Ajaccio sarebbero direttamente promosse.

Se il calcio in Francia si fermerà subito, sarà anche per rendere possibile la riapertura in agosto: non ci sarà dunque nessun ritardo dovuto al Coronavirus, ripartire a settembre/ottobre sarebbe un’ipotesi solo qualora la Ligue 1 attuale dovesse essere portata a termine, altrimenti le date per il 2020-2021 resteranno le stesse. Chiaro dunque che la federazione insieme alla lega calcio debba decidere abbastanza in fretta sul tema dei verdetti; anche in Francia si va verso una presa di posizione drastica, da capire cosa succederà adesso negli altri Paesi europei perché in Italia, Germania e Spagna come abbiamo già visto l’idea resta quella di una ripartenza con un calendario che rappresenterebbe un vero e proprio tour de force per tutte le squadre coinvolte.