Il Lione ha deciso di licenziare i suoi calciatori. L’emergenza Coronavirus ha fermato il campionato di Ligue 1 in Francia, le squadre aspettano di scoprire quando potranno tornare in campo ma nel frattempo, di fatto, non stanno lavorando: per questo motivo l’Olympique ha deciso di disporre la disoccupazione parziale di tutti i componenti della rosa. Non si tratta del primo caso: in Francia infatti questo provvedimento era già stato preso da Amiens, Montpellier e Nimes. Disoccupazione parziale significa che i giocatori del Lione percepiranno comunque uno stipendio, ma solo al 70%: sarà la stessa società a impegnarsi nel pagamento degli ingaggi ai vari componenti della rosa a disposizione di Rudi Garcia. Adesso, al netto di questa disposizione, il problema reale sarà appunto stabilire una data utile per tornare in campo: anche nel campionato francese, come in Italia e anche in altri Paesi in Europa, si ventila l’ipotesi di non tornare più in campo tanto che Jean-Marie Aulas, per rimanere in tema Lione, ha proposto che il titolo venga assegnato secondo una media punti delle ultime stagioni. Ipotesi fantasiosa, anche se forse non “pazza” come la battuta da parte del patron del Crystal Palace.
CORONAVIRUS LIGUE 1: IL LIONE LICENZIA I CALCIATORI
Dunque, i calciatori del Lione sono licenziati: sembra incredibile ma è così, e in tempi di Coronavirus l’argomento non è certamente peregrino. Anche in Italia il tema è in discussione, e a tale proposito è intervenuto Gabriele Gravina che ha aperto a questa possibilità; bisognerà discutere di questo così come dei contratti che andranno in scadenza a fine giugno, qualora i vari tornei nazionali e internazionali si protraggano entro il 30 del mese. Il Lione, ricordiamo, è avversario della Juventus negli ottavi di Champions League: l’andata si è regolarmente disputata al Parc Olympique Lyonnais ed è stata vinta dai francesi grazie al gol di Lucas Tousart, il ritorno dell’Allianz Stadium si sarebbe dovuto giocare a porte chiuse ma a quel punto il Governo italiano aveva già messo il Paese in quarantena, e dunque i transalpini non sono potuti arrivare a Torino per giocare una partita che comunque non avrebbe comunque potuto avere luogo, visto che la positività di Daniele Rugani al Covid-19 aveva messo l’intera Juventus in isolamento. Si riuscirà a disputare questa sfida e, più in generale, a concludere la Champions League 2019-2020?