Sei mesi di lockdown per Coronavirus potrebbero portare a 50.000 morti di cancro in più in Gran Bretagna per mancata prevenzione: questo è l’allarme degli oncologi britannici, riportato dal Mirror. Karol Sikora, un medico intervistato dal giornale inglese, ha infatti sottolineato il grosso rischio per la salute pubblica legato alla diminuzione degli esami di screening.



Minore azione di prevenzione contro il cancro, minore possibilità di avere diagnosi in tempo utile. L’allarme dunque può valere ovunque, non solo nel Regno Unito: trascurare l’attività di diagnosi di un cancro potrebbe avere effetti devastanti. Secondo le stime fornite dal dottor Sikora, già 400 morti di cancro in Gran Bretagna si devono alla sospensione degli esami per il tumore al seno, al cervello e all’intestino.



“Per tutti questi pazienti, un ritardo può essere una sentenza di morte. Inoltre, l’NHS (il Sistema sanitario britannico, ndR) ha cancellato molti interventi chirurgici di routine per tre mesi. Ci saranno dunque decine di migliaia di persone che dovranno sopportare più dolore aspettando l’operazione che potrebbe invece migliorare la propria vita“. Se purtroppo per le operazioni di routine questa può essere una conseguenza tutto sommato accettabile, per quanto riguarda il cancro è chiaro che gli “effetti collaterali” del Coronavirus potrebbero essere più devastanti dello stesso Covid-19.



“NON TRASCURARE LA PREVENZIONE DEL CANCRO PER CORONAVIRUS”

L’allarme di Sikora è chiarissimo: “Se ora il Coronavirus catalizza l’attenzione del Sistema sanitario, il prossimo disastro saranno i milioni di persone a rischio dopo essere state trascurate”. La stima dunque è quella che abbiamo già riportato: sei mesi di lockdown equivarrebbero a 50.000 morti per cancro in più, un dato “terrificante” secondo lo stesso oncologo.

L’NHS al momento è d’altronde al centro delle polemiche in Inghilterra a causa di un nuovo ospedale costruito a Londra appositamente per il Coronavirus che sarebbe però inattivo a causa della mancanza di infermieri, accusa molto simile a quella mossa da alcuni operatori anche per l’Ospedale costruito alla Fiera di Milano. I vertici del sistema sanitario nazionale britannico hanno negato che sia questo il problema ma la discussione prosegue.

Questo è comunque un segnale del fatto che al momento tutte le attenzioni sono concentrate sul Coronavirus, a volte forse facendo il passo più lungo della gamba: attenzione però a dimenticarsi di altri pericoli, specialmente se si tratta del cancro, malattia che non guarda in faccia nessuno e per la quale la prevenzione resta l’arma migliore per vincere la guerra.