Il Liverpool ha chiamato gli psicologi. Succede anche questo in emergenza Coronavirus: lo riporta il Daily Mirror, che spiega come la società si sia rivolta a degli esperti per controllare l’ansia che avrebbe preso la rosa (almeno alcuni calciatori) alla prospettiva di perdere il titolo. Esperti che lavoreranno sul concetto che una vittoria sportiva sia poca cosa di fronte alla possibilità di perdere una persona cara, o sulla necessità di mantenere desto il senso dell’umorismo di fronte alla quarantena obbligata e l’assenza di allenamenti o partite: vale tutto per superare un momento che, inevitabilmente, ha cambiato la percezione delle cose anche più scontate. Il Liverpool ha in mano la Premier League, come ben sappiamo: il diffondersi del Covid-19 ha tuttavia messo a rischio la stagione, che potrebbe anche essere cancellata.



Tradotto: addio titolo, per la cui matematica mancano appena due vittorie. Sarebbe una beffa atroce, e il punto è che il Liverpool ne ha già vissute. Nel 1989 la sfida diretta contro l’Arsenal e la rete decisiva subita all’ultimo secondo; se non altro l’anno seguente i Reds avevano vinto il campionato, risultato essere l’ultimo. Nel 2014 Brendan Rodgers aveva avuto la possibilità di spezzare il maleficio, ma alla terzultima giornata proprio Steven Gerrard, capitano e già leggenda, era scivolato nel tentativo di controllare un pallone spalancando al Chelsea porta e vittoria, con tanto di sorpasso del Manchester City che aveva poi completato l’opera. Oggi quello che rischia la squadra di Jurgen Klopp è un destino ancor più clamoroso: la rinuncia a un titolo, il primo in 30, strameritato ma che non arriverebbe a causa della cancellazione della stagione.



CORONAVIRUS LIVERPOOL: LE PROPOSTE DELLA FA

Ecco perché il Liverpool ha chiamato gli psicologi: nonostante la squadra abbia vinto la Champions League lo scorso maggio, il campionato rimane la grande priorità sulla riva della Mersey e dunque si capisce bene l’ansia della squadra. Certo, all’interno del gruppo bisognerebbe poi fare le dovute differenze; conoscendo per esempio Klopp, e il modo in cui aveva affrontato il problema del calendario (mandando in campo la sua Under 23 in Coppa di Lega) è difficile che proprio lui possa avere problemi di questo genere, ma evidentemente ci sono componenti della rosa che non la pensano allo stesso modo. Ad ogni modo, la FA ha già proposto di riprendere a porte chiuse e in campo neutro (nelle Midlands), mentre ovviamente si valuta l’ipotesi di giocare fino a luglio visto che gli Europei sono stati spostati. Il Liverpool ci spera: non vincere il campionato quest’anno avrebbe davvero dell’incredibile, anche se ovviamente la priorità attualmente non è questa.

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