NIENTE BOLLETTINO CORONAVIRUS IN LOMBARDIA: DA DOMANI…

Non essendo uscito oggi per la prima volta dall’inizio della pandemia il bollettino coronavirus del Ministero della Salute, anche per l’aggiornamento sulla pandemia in Lombardia di conseguenza non si avranno i dati riferiti al 30 ottobre (ma vengono comunque mandati lo stesso alle strutture del Ministero, come di norma). Da tempo infatti Regione Lombardia durante il weekend affida la diffusione dei dati al bollettino nazionale: dopo la decisione però del Ministro Schillaci di comunicare gli aggiornamenti sul Covid-19 solo il venerdì, resta da capire come si comporterà il Welfare Lombardia già da domani.



Se rispetterà la svolta a livello comunicativo del Governo Meloni o se invece farà come le Regioni Campania, Sicilia, Toscana e Lazio che hanno comunque diffuso i propri aggiornamenti sullo stato dell’emergenza coronavirus nei rispettivi territori. Domani è prevista in Regione la riunione sul tema mascherine e multe ai sanitari no vax: sarà probabilmente discusso anche il tema del bollettino quotidiano. Come intanto riportano fonti ministeriali, «Oggi, per la prima volta da inizio pandemia, non è stato pubblicato il bollettino sull’andamento della situazione Covid in Italia. Sono dunque entrate in vigore le nuove disposizioni del Ministero della Salute, secondo le quali il bollettino sarà pubblicato solo il venerdì di ogni settimana».



L’AGGIORNAMENTO SUL BOLLETTINO CORONAVIRUS IN LOMBARDIA FINO AD OGGI

Coronavirus in calo a livello nazionale e la Lombardia non fa eccezione: in attesa del nuovo bollettino di oggi 30 ottobre 2022 – come sempre nei weekend il report arriva direttamente dal Ministero della Salute e non da servizio regionale – i dati emersi fino a ieri confermano una tendenza di calo soprattutto sul fronte ospedaliero che non spaventa esperti e welfare Sanità della Lombardia. Nella giornata di ieri a fronte di 31.072 tamponi effettuati, sono stati ravvisati 4.989 nuovi casi di contagi positivi al coronavirus: il tasso di positività resta un filo più alto di quello nazionale (16% contro il 15%) ma comunque in calo rispetto al bollettino coronavirus del venerdì.



Sono purtroppo 25 le persone morte in Lombardia positive al Covid-19, con dato totale da inizio pandemia che raggiunge dunque i 43.086 decessi totali: ancora stabili i ricoverati in terapia intensiva (24) mentre scendono a 1.048 (-12 rispetto a venerdì) i ricoverati negli altri reparti. La divisione del contagio nelle singole province veniva aggiornata così nel bollettino diffuso ieri: nuovi casi Milano 1.611; a Bergamo 391; a Brescia 578; a Como 330; a Cremona 202; a Lecco 184; a Lodi 106; a Mantova 219; a Monza e Brianza 417; a Pavia 251; a Sondrio 78 e a Varese 521.

CORONAVIRUS LOMBARDIA, L’APPELLO DEI MEDICI: “TENERE MASCHERINE IN OSPEDALI”

Dal 1 novembre il Ministero della Salute ha annunciato che il nuovo bollettino quotidiano sul coronavirus verrà diffuso una volta a settimana (il venerdì) interrompendo la “tradizione” iniziata con i primi casi del Covid nell’inverno 2020. Occorrerà capire se anche tutte le Regioni si adegueranno alla direttiva, Lombardia compresa: la motivazione addotta dal neo Ministro Schillaci riguarda «in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, e a sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza. Il ministero ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti».

Nel CdM di lunedì il Governo Meloni renderà effettiva la novità e dovrebbe anche interrompere l’obbligo di mascherine anti-coronavirus in ospedali e Rsa (la scadenza era fissata per l’ultimo giorno di ottobre, ndr). Dalla Lombardia arriva però l’appello di medici ed esperti per continuare ad imporre l’obbligo almeno fino a fine 2022: Regione Lombardia convoca domani la Cabina di regia Covid per decidere se prolungare o meno l’obbligo indipendentemente dalla decisione ministeriale. «Tenere le mascherine in ospedale non è un sacrificio così grosso. E dovremmo parlare molto di più di tutte le misure di prevenzione. Le infezioni correlate all’assistenza sono un problema enorme. E partire dall’abitudine a indossare sempre in questo tipo di contesti le mascherine, proprio per iniziare a fare cultura della prevenzione, è un’occasione da non perdere», sottolinea il professor Andrea Gori, direttore della divisione Malattie infettive dell’Ircss Policlinico Ca’ Granda. Con lui nella riunione indetta dalla assessore al Welfare Letizia Moratti ci saranno anche Giuliano Rizzardini (Sacco), Paolo Bonfanti (San Gerardo), Paolo Grossi (Sette Laghi), Fausto Baldanti (San Matteo), Sergio Abrignani (Cts nazionale) e Antonio Colaianni.