Il governo di Malta ha deciso di chiudere i propri porti ai migranti vista l’emergenza coronavirus. La decisione era già nell’aria da qualche giorno a questa parte, ma di fatto è stata ufficializzata nelle scorse ore, così come riferito da numerosi organi di informazione online, a cominciare dall’agenzia Ansa. Come fanno sapere le autorità maltesi, tutti i migranti che verranno salvati nella zona Sar di competenza, verranno ospitati su delle imbarcazioni a 13 miglia di distanza dalla costa, fuori dalle acque territoriali. Di questa decisione, comunque drammatica per i poveretti che arrivano dal nord Africa, è già stata informata la commissione dell’Unione Europea. Già soccorsi 57 immigrati per cui è stato noleggiato un barcone da 34 metri, che di solito, riferisce l’Ansa, viene usato per le gite turistiche fra Malta e Gozo.



CORONAVIRUS, MALTA CHIUDE I PORTI: ONG PREOCCUPATE

E si sposa probabilmente con tale decisione la notizia di una barca con a bordo una sessantina di migranti, che da giorni sta cercando di mettersi in contatto con Malta, senza però ricevere alcuna risposta. A lanciare l’allarme nelle scorse ore è stato Alarm Phone, l’organizzazione non governativa che gestisce un centralino di soccorso proprio per i migranti che tentato di attraversare il mar Mediterraneo. L’Ong teme che la barca possa essere stata respinta dalle autorità maltesi e riportata quindi in Libia, così come già avvenuto per un barcone il giorno di Pasquetta. «Da più di 24 ore – denunciano varie associazioni – la situazione di uomini, donne e bambini è conosciuta dalle autorità europee e di Malta: erano in pericolo nella zona Sar di competenza maltese, eppure non si sa nulla delle azioni intraprese per garantire il loro salvataggio».

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