Da alcune ore a questa parte la mappa del contagio del coronavirus consultata in Italia non è più (solo) quella relativa all’epidemia globale aggiornata dalla John Hopkins University. Il manifestarsi di decine di casi accertati nella Penisola, in particolare al Nord Italia, ha infatti reso necessario stilare un nuovo perimetro geografico, più ristretto, per inquadrare le aree interessate dal contagio. Con 59 casi in tutta Italia, i numeri più importanti si registrano senza dubbio in Lombardia: sono 46 le persone contagiate. In Veneto si trova il secondo focolaio più grande, con 11 contagi. Un caso anche a Torino e uno a Roma. Il cosiddetto “epicentro” del coronavirus italiano è senza dubbio la zona del Lodigiano: nell’area di Codogno, già ribattezzata la “Wuhan italiana”, sono state trovate infette 35 persone.



CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO

La mappa del contagio da coronavirus vede poi quattro casi a Castiglione d’Adda, una a Casalpusterlengo, due contagiati in provincia di Cremona, due anche in provincia di Pavia e uno anche a Milano, ricoverato al San Raffaele. L’altra regione più colpita è il Veneto: 11 casi in provincia di Padova, da qui proveniva la prima vittima del coronavirus, residente a Vo’ Euganeo, un altro paziente nel veneziano. Due pazienti ricoverati in provincia di Piacenza, ma provengono da fuori regione. In via di guarigione i primi 3 casi di coronavirus in Italia, ricoverati allo Spallanzani di Roma. In tutto i paesi in isolamento sono 10, tutti del Lodigiano: Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda, Maleo, Fombio, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, San Fiorano, Castel Gerundo. A conti fatti 50 mila persone dovranno restare in casa.

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