E’ tutt’altro che rosea la situazione ospedaliera in Italia causa coronavirus. Ne è convinto Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, che attraverso le pagine di Fanpage ha lanciato l’allarme: ancora quindici giorni poi la situazione diverrà ingestibile. Soffermandosi in particolare sugli ospedali meneghini, Massimo Galli spiega: “Io valuto che ci rimangano quindici giorni per mettere in campo misure utili per invertire la tendenza di forte aumento dei contagi. Non mi chieda come e cosa, ma va fatto subito”. Il nodo cruciale è rappresentato dai trasporti pubblici, che devono essere liberi al 20%: “Sui trasporti non c’è una soluzione per aumentare la capienza – riferisce il noto professore – va valutata la ripresa dello smart working diffuso e l’ipotesi di riprendere la didattica a distanza almeno per le classi delle scuole superiori, alternando lezioni in presenza e da casa”.



MASSIMO GALLI: “SITUAZIONE DI MILANO PREOCCUPANTE”

Si parla quindi della Lombardia e della zona del capoluogo, quella maggiormente falcidiata dall’epidemia di coronavirus durante la scorsa primavera, e proprio a causa degli alti contagi risulta ora quasi immune: “È un dato di fatto che le zone della Lombardia più colpite in primavera lo sono meno ora in termini di crescita delle infezioni. Pur non essendoci da nessuna parte una immunità di gregge, è chiaro che abbiamo più persone immuni nella Bergamasca, nel Lodigiano o a Brescia”. La situazione a Milano resta comunque a rischio: “È preoccupante – dice senza mezzi termini Massimo Galli – bisogna fare grande attenzione alla situazione dell’area metropolitana di Milano. Questa sera a Vanzaghello presenterò i risultati della campagna di tamponi svolta in estate. In quella zona solo il 3,5 per cento dei testati è risultato positivo al sierologico a luglio a i 168 tamponi effettuati sono risultati tutti negativi. È evidente che in questi contesti la situazione è più critica dopo il rimescolamento di carte avvenuto in estate”. Quindi l’ultimo monito: “Bisogna stare molto attenti e agire in fretta”.

Leggi anche

I NUMERI/ Covid, gli italiani promuovono medici (42%) e famiglia (55%), bocciano tv ( 13,6%) e Ue (21%)Covid, aumento casi variante Xec in Italia: il nuovo sintomo? Perdita di appetito e...