“Il coronavirus è un mix tra SARS e AIDS”: è questa l’ultima bufala ansiogena che sta circolando in Francia. Ma se una fake news di tale portata si è diffusa nella popolazione lo si deve anche ad alcuni macroscopici errori di comunicazione da parte della comunità scientifica. Come ricostruito da Le Monde, a contribuire a questa cattiva informazione sono stati uno studio scientifico, dichiarazioni di un medico prese fuori contesto e un approccio terapeutico sperimentale. Partiamo dal primo punto: uno studio indiano, pubblicato sul sito BioRxiv, ha evocato “una strana somiglianza”, “che è improbabile che sia fortuita”, nelle sequenze amminoacidiche di una proteina della SARS-CoV-2, il virus responsabile del Covid-19, e quella dell’HIV-1, il virus principalmente responsabile dell’AIDS. Questo studio è stato quasi immediatamente ripreso dai siti cospiratori e sensazionalisti, prima di essere ritirato dai suoi autori: quando era già troppo tardi per arginare il panico.



“CORONAVIRUS MIX TRA SARS E AIDS”: LA BUFALA

A nulla è servita la risposta della comunità scientifica, che ha criticato la ricerca per le sue approssimazioni, precisando che le suddette sequenze di aminoacidi – definite dal patrimonio genetico del virus – sono infatti comuni in molti virus. Dopo il ritiro dello studio da parte degli autori, il portale BioRxiv ha inserito un banner che avverte che non tutti gli studi che ospita sono stati sottoposti a revisione. Si tratta dunque spesso e volentieri di “rapporti preliminari” che “non devono essere considerati come conclusioni, comportamenti sanitari, linee guida cliniche o essere ripresi dalla stampa come informazioni acquisite”. Ad alimentare il panico sono state anche le dichiarazioni, travisate, di Peng Zhiyong, direttore del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Zhongnan dell’Università di Wuhan, che al Global Times ha dichiarato: “L’influenza di Covid-19 sul corpo umano è come una combinazione di SARS e AIDS”. Frase ripresa su molti siti: peccato che il dottore volesse riferirsi ai sintomi della malattia, non certo all’essenza stessa del virus. A questo misunderstanding si aggiunga che il trattamento sperimentale del coronavirus prevede in molti casi l’utilizzo di farmaci antivirali tradizionalmente usati contro l’AIDS, ma anche contro l’epatite o l’Ebola. Basta questo a chiarire perché la bufala sul Covid-19 misto tra Sars e HIV sia diventata virale.

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