Per la Germania ci sono «altri 4-5 mesi di rigide restrizioni» all’orizzonte. A lanciare l’avvertimento Peter Altmaier, ministro dell’Economia tedesco. «Non siamo ancora fuori pericolo e non possiamo permetterci chiusure a yo-yo con l’economia che si apre e chiude continuamente», ha dichiarato ai microfoni della Bild. Considerando quanto avvenuto qualche settimana fa in Francia, il governo tedesco non intende «speculare costantemente su quali misure possono essere di nuovo allentate», così da non rischiare di arrivare a 50mila casi al giorno. «Tutti i paesi che hanno revocato le restrizioni troppo presto hanno finora pagato un prezzo elevato in termini di vite umane», ha aggiunto il ministro Altmaier. Il messaggio, dunque, è chiaro per i cittadini tedeschi: non devono aspettarsi che le regole in vigore attualmente vengano allentate rapidamente, anzi devono prepararsi ad altri 4-5 mesi di misure severe per contenere l’epidemia di coronavirus. (agg. di Silvana Palazzo)



CORONAVIRUS MONDO: LINEA DURA FRANCIA

Mentre in Italia si osserva con positività la lieve discesa dell’indice di contagio nell’ultima settimana, il coronavirus nel mondo non accenna a diminuire la propria morsa: se nelle Americhe il contagi continua a correre – con gli Usa primo Paese sempre per vittime e nuovi casi e con il Messico che supera 1 milione di casi – in Europa la situazione vede problematiche molto vicine e simili all’Italia per quanto riguarda la Francia e la Germania. Macron per fronteggiare il picco dell’epidemia che travolge le agenzie sanitarie regionali, ha deciso di delegare il tracciamento dei casi anche ai medici scolastici, nei licei e nelle università: scende il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e gli esperti del Ministero della Salute sostengono che il Paese sta superando il picco della seconda ondata, eppure il Governo per il momento mantiene la linea dura su coprifuoco e lockdown “light” almeno fino a dicembre. In Germania invece i casi e le vittime risalgono dopo diversi giorni di flessioni: il numero totale di casi rilevati da inizio pandemia sale a 790.503, con 12.485 morti e 502.300 guariti-dimessi.



CORONAVIRUS IN AUSTRIA: SCREENING DI MASSA E LOCKDOWN DURO

È però l’Austria, insieme alla Grecia, ad applicare le misure più dure delle ultime settimane in Europa: il Governo di Atene chiude tutte le scuole dal 16 novembre, in aggiunta al lockdown semi-totale già in atto da una settimana. Vienna invece dopo l’annuncio di lockdown “duro” da lunedì, introduce altre misure d’emergenza da domani: 3 settimane di serrata totale fino a domenica 6 dicembre, «Il lockdown sarà come in primavera, il commercio sarà chiuso, ad eccezione di generi alimentari, farmacie, uffici postali e banche, le scuole dell’obbligo passeranno alla formazione a distanza. Il 77% delle autorità non sa più dove siano state infettate le persone, dobbiamo fare ulteriori restrizioni», spiega il Premier Sebastian Kurz nel discorso all’Austria ieri. Non solo, verso la fine del lockdown lo stesso Governo annuncia uno screening di massa sulla popolazione «per poter garantire la riapertura delle scuole e le feste di Natale. Possiamo acquistare milioni di test antigene», ovvero i test rapidi giunti da poco anche in Italia. Il cancelliere Kurz ha poi aggiunto «Questa settimana informeremo la popolazione. I test a tappeto sono uno strumento utile per controllare l’andamento epidemiologici».

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