Se in Italia l’emergenza coronavirus vive le ore più dure da marzo a questa parte – con l’impennata che pone nelle prossime settimane potenziali sofferenze del SSN esattamente come nella prima ondata – a livello mondiale e in Europa le situazioni non sono certo migliori: da oggi, con l’annuncio del Premier Pedro Sanchez, la Spagna entra per la seconda volta in stato di emergenza nazionale con coprifuoco imposto dalle 23 a alle 6 in tutto il territoro (eccetto le isole Canarie). Le autorità locali potranno decidere di far slittare l’orario di inizio o fine del coprifuoco di solo un’ora: «Potranno inoltre decidere di limitare l’ingresso e l’uscita dal loro territorio, comunità», ha spiegato in conferenza stampa il Capo del Governo di Centrosinistra, «la realtà è che Europa e Spagna sono pienamente immerse nella seconda ondata. Lo stato d’allarme – ha precisato Sanchez – è lo strumento più efficace per mantenere sotto controllo il virus. Con il passaggio alla stagione fredda aumenta la pressione di contagi e ospedaliera, come gli esperti avevano avvertito. L’incidenza è di 362 ogni 100mila abitanti». Dalla Spagna alla Francia, dove il coprifuoco nazionale ancora non c’è ma è stato allargato da Macron a ben 54 dipartimenti regionali: da ieri sono inoltre cominciati i controlli alla frontiera con l’Italia. Dopo l’ultima serrata francese, per entrare in territorio transalpino – visto la chiusura sanitaria disposta sulle Alpi Marittime tra le 21 e le 6 – i frontalieri devono mostrare la doppia certificazione: sia quella personale, scaricabile sui siti governativi francesi, che quella del datore di lavoro che attesta il transito per motivi professionali.



CORONAVIRUS UE E MONDO: ANCORA CAOS NEGLI STATI UNITI

È sempre caos Usa, il primo Paese al mondo per aumento dei contagi ancora tra sabato e domenica (+84mila): il capo dello staff del vicepresidente americano Mike Pence è risultato positivo al coronavirus anche se per il n.2 della Casa Bianca, dopo tampone testato, l’esito è per fortuna negativo. Secondo voci della stampa Usa, vi sarebbero «altri collaboratori di Pence contagiati tra i quali il consigliere Marty Obst», riporta la Cnn. Dagli Usa alla Germania, dove nella notte è stato attaccato il Robert Koch Institute, l’autorità tedesca preposta alle malattie infettive e consulente del Ministero della Sanità di Berlino: bombe incendiarie sono state lanciate contro la sede nella Capitale del Koch Institute, non l’unica forma di protesta che ormai da giorni si vede in ambito europeo contro le autorità sanitarie e politiche. Secondo i dati della Johns Hopkins University sulla diffusione del contagio Covid, quinto in classifica e secondo a livello euorpeo rimane il Regno Unito: qui si contano quasi 20mila casi in 24 ore e 151 morti, con l’allerta per eventuali nuove misure restrittive allo studio nel Governo Johnson. Chiudiamo l’attuale rassegna globale dell’emergenza Covid con il Belgio che forse più di tutti sta vivendo il peso della seconda ondata di contagi: il Governo ha anticipato alle 22 l’orario di inizio coprifuoco nazionale mentre da lunedì prossimo tutti i negozi verranno chiusi alle ore 20, con divieto di attività sportive e culturali almeno per 3 settimane.



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