Triplicati i casi positivi registrati a marzo: l’emergenza coronavirus dilaga in Europa, che sta affrontando la fase più difficile di questa seconda ondata. La Spagna sta vivendo un momento particolarmente delicato: ieri sono stati registrati oltre 15 mila contagiati e 222 morti, dato peggiore dell’intera settimana. Superata quota 900 mila infettati e 34 mila morti. Il Governo ha adottato nuove misure restrittive, in particolare nella capitale: lo scorso 9 ottobre è stato decretato lo stato di allarme. Riflettori accesi anche sulla Catalogna, dove è stata disposta la chiusura di bar e ristoranti per 15 giorni. Incrementi di casi degni di nota anche in Polonia (+7.705 contagiati) e in Repubblica Ceca (+9.721), mentre nel Nord della Grecia è stato varato un nuovo lockdown: fino al 29 ottobre chiusura totale nella Regione di Kozani. Previsto l’utilizzo obbligatori della mascherina ovunque, il divieto di raduni in spazi privati e pubblici, il divieto di viaggio al di fuori dei confini regionali.
CORONAVIRUS, MERKEL: “TEDESCHI, STATE A CASA”
L’emergenza coronavirus sta colpendo duramente anche la Gran Bretagna, dove sono state adottate nuove misure restrittive. Come riportano i colleghi de La Stampa, da ieri in Galles è in vigore il divieto di accesso per i visitatori in arrivo dalle zone ad alto rischio Covid in UK. Nel dettaglio, lo stop riguarderà i viaggiatori che vengono da Nord Irlanda, determinate zone della Scozia e le aree dell’Inghilterra che rientrano nell’allerta 2 e 3. Il bollettino di ieri è stato nuovamente allarmante, seppur leggermente in calo rispetto a giovedì: 15.650 nuovi casi positivi e 136 vittime. Sofferenza per l’emergenza coronavirus anche in Germania, ma nonostante ciò il Tribunale di Berlino ha dato ragione al ricordo di bar e ristoranti contro le misure restrittive: l’obbligo di chiudere alle 23 è «sproporzionato». Questa mattina sono arrivate nuove dichiarazioni della cancelliera Angela Merkel: «Dobbiamo fare il possibile per assicurarci che il coronavirus non si diffonda in modo incontrollabile, ora siamo in una fase molto grave». Poi l’appello ai cittadini tedeschi: «Vi chiedo di evitare qualsiasi spostamento non necessario, qualsiasi festa non necessaria: restate a casa, ovunque voi siate e in qualunque momento sia possibile».