Dobbiamo purtroppo piangere un’altra vittima per Coronavirus legata al mondo del calcio: la signora Terry aveva 74 anni ed è nota per essere la mamma dei gemelli Antonio e Lorenzo Filippini, personaggi che hanno segnato una bella epoca del calcio italiano, ma anche per essere stata ospite fissa della trasmissione Rai Quelli che il calcio. Nel decennio in cui la conduzione è stata affidata a Simona Ventura, tra il 2001 e il 2011, Terry seguiva i figli negli stadi di tutta Italia ed era dunque una dei tanti inviati che il programma mandava in collegamento. Tanta ironia, tanti battibecchi con la Ventura, botta e risposta pungenti e divertenti; Emanuele ha affidato il suo saluto ad un breve post sui social scrivendo “Ciao mamma, mi hai insegnato tanto”. Poche parole, ma nelle quali è racchiuso molto.



MORTA MAMMA GEMELLI FILIPPINI: LA CARRIERA DI ANTONIO ED EMANUELE

Antonio e Lorenzo Filippini hanno festeggiato all’inizio di aprile il loro quarantesettesimo compleanno: come detto, hanno rappresentato una larga fetta del calcio italiano per tanti anni. Sono stati personaggi iconici al di là del talento e delle capacità, che comunque c’erano: calciatori infaticabili e sempre al servizio della loro squadra. Nati a Brescia, hanno avuto una particolarità: quella di aver giocato praticamente sempre nella stessa squadra e dunque insieme, anche perché spesso e volentieri erano loro a chiedere di potersi muovere in due quando si trattava di firmare un nuovo contratto. Cresciuti entrambi nella società delle rondinelle, hanno seguito lo stesso percorso fino al 2000: tre stagioni nell’Ospitaletto e poi l’arrivo al Brescia (1995). Qui, la prima separazione: Antonio ci è rimasto fino al 2004 per nove anni, Emanuele nel 2002 è stato acquistato dal Parma che stava iniziando a calare il proprio rendimento, ma era ancora una signora squadra.



Nel 2004 i due si sono ritrovati: breve passaggio da Palermo (festeggiando la grande promozione in Serie A) e poi via insieme per una stagione nella Lazio appena rilevata da Claudio Lotito e dunque impegnata nella difficile risalita dopo i fasti e il lento crollo dell’era Cragnotti. Solo un anno in biancoceleste, quindi l’avventura nel Treviso che, sorprendentemente, era arrivato in massima serie. Anche in questo caso l’addio si è consumato dopo una sola stagione, e qui le strade dei due gemelli si sono separate ancora: mentre Antonio è andato subito al Livorno, Emanuele ha trascorso un anno a Bologna prima di vestire la maglia labronica. Il ritiro non poteva che essere simultaneo, ed è avvenuto nel 2010; entrambi hanno poi iniziato ad allenare, Antonio è stato nominato allenatore del Livorno (di cui era già vice) appena prima del lockdown nazionale per il Coronavirus mentre Emanuele, che è stato anche in Kenya, lavora per la FIGC e in questo momento è assistente dell’Under 17.

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