Due giorni di cali per quanto riguarda i casi di positività e i decessi da coronavirus possono bastare per iniziare a pensare che l’emergenza sia passata, che il peggio sia alle spalle? Secondo Giovanni Forti di YouTrend, la risposta è ancora purtroppo negativa. “Aspettiamo a cantare vittoria – afferma a Fanpage.it – calano i contagi, ma calano anche i tamponi”. Stando all’analista, non è infatti da escludere che un calo dei casi e delle vittime sia dovuto ad un calo dei test sulla popolazione: “Negli ultimi tre giorni – argomenta la sua tesi – c’erano stati circa 25mila tamponi analizzati al giorno, mentre oggi abbiamo avuto l’esito di soli 17mila tamponi, il 28% dei quali positivo. Quindi è vero, abbiamo un numero di contagi giornalieri inferiore a quello di ieri e dell’altro ieri, ma a fronte di un basso numero di tamponi. Peraltro, il tasso di positivi per tamponi effettuati si è alzato”. In Lombardia i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati il 30% in meno rispetto al giorno prima, e ben il 70% rispetto a due giorni fa. “Se nei prossimi giorni – prosegue Forti – aumentasse di nuovo il numero dei tamponi effettuati, i contagi in Lombardia potrebbero di nuovo crescere rispetto a ieri e oggi”.
CORONAVIRUS “GIOVEDI’ O VENERDI’ I GIORNI CHIAVE”
L’analista di YouTrend sottolinea anche il caso dell’Emilia Romagna, dove quasi una persona su tre “tamponata” è risultata essere positiva al coronavirus. “Un’altra regione da osservare con interesse è il Lazio – aggiunge – con un incremento superiore al 18-19% che in quella fase assomiglia a una buona notizia. Ci sono casi puntuali, al sud, come Fondi nel Lazio, Ariano Irpino in Campania, Montebello Ionico in Calabria, ma per ora non c’è una diffusione a macchia d’olio nelle grandi città del Mezzogiorno. Anche questo è un dato positivo, ma è ancora presto e ormai sappiamo che la situazione può degenerare velocemente”. Forti ricorda inoltre come fra le giornate di lunedì e martedì vi sia sempre stato un netto calo dei tamponi, e di conseguenza non è da escludere che anche per oggi si possa verificare una decrescita dei casi e dei morti. “La seconda parte della settimana – conclude – nelle ultime due settimane, è stata sempre peggiore della prima parte. Per poter dire che abbiamo superato la fase più acuta, io aspetterei giovedì o venerdì”.