La notizia della morte per Coronavirus del dottor Ivo Cilesi, stimato luminare nel campo dell’Alzheimer, ha fatto in poche ore il giro d’Italia e non solo. Fra le prime persone a venirne a conoscenza, ovviamente, è stata Giovanna Lucchelli, sua compagna e collaboratrice, la quale, intervistata dall’edizione di Bergamo de “Il Corriere della Sera”, ha dichiarato: “Mi sembra tutto surreale, come se guardassi una vicenda da lontano. Hanno sempre detto che le persone più esposte erano anziane, invece è successo a lui, un uomo instancabile che era sempre in giro per i suoi progetti”. Nella serata di martedì, ha raccontato Giovanna Lucchelli, Cilesi era rincasato un po’ stanco, ma egli stesso presumeva che fosse dovuto ai suoi innumerevoli impegni, visto che non presentava febbre né tosse. Poi, il rapido tracollo: “Venerdì mattina faticava a respirare e tremava. Ho chiamato il 118, ma nessuno pensava al Coronavirus. All’ospedale di Fidenza, dalle lastre è risultata la polmonite. È stato messo in isolamento e gli hanno fatto il tampone. Sabato l’esito: positivo. Non l’ho più potuto vedere, è stato trasferito all’ospedale di Parma. Lunedì mattina mi hanno telefonato per comunicarmi il decesso”.  (aggiornamento di Alessandro Nidi)



CORONAVIRUS, MORTO IVO CILESI: CURAVA I MALATI D’ALZHEIMER CON LA DOLL THERAPY

Il dottor Ivo Cilesi, il medico che curava i malati d’Alzheimer con la doll therapy, è morto a 61 anni in seguito ad una crisi respiratoria: il dottore era risultato positivo al coronavirus e dopo un primo ricovero lo scorso venerdì a Fidenza, era stato trasferito a Parma, dov’è deceduto nella notte tra domenica e lunedì. Come riportato da L’Eco di Bergamo, Cilesi era nato a Genova, ma da circa vent’anni viveva a Cene, in provincia di Bergamo. A renderlo conosciuto era stato il suo impegno contro il morbo d’Alzheimer, in sostegno dei pazienti che ne era affetti. La tecnica da lui utilizzata era appunto la doll therapy, la “Terapia della bambola”. Sulla pagina Facebook della onlus Alzheimer Uniti Italia si legge: “Alzheimer Uniti Italia ha appreso con dolore la drammatica scomparsa del Dott. Ivo Cilesi di cui ricordiamo le grandi doti umane e professionali. Avremo sempre il suo esempio come guida, esprimiamo inoltre gratitudine per la vicinanza e sensibilità sempre dimostrate verso la nostra associazione e tutte le persone fragili. Sincere condoglianze alla famiglia”.



CORONAVIRUS, MORTO IVO CILESI

In quarantena a Salsomaggiore, dove Ivo Cilesi trascorreva gran parte del tempo, si trova anche la moglie del medico, Giovanna Lucchelli, sua collaboratrice nella cura dei malati d’Alzheimer. La donna, come riportato da Fanpage, non presenta sintomi da coronavirus: “È successo tutto così rapidamente che mi sembra ancora surreale: non potremo effettuare il funerale. Il suo corpo sarà cremato e la cerimonia verrà rimandata a quando la situazione si sarà tranquillizzata”. La compagna di Cilesi non sa spiegarsi dove il medico abbia potuto contrarre il coronavirus: “Va considerato però che per lavoro girava almeno in tre ospedali”. Oltre ad essere consulente del centro Alzheimer di Gazzaniga, dove aveva portato la sua Doll Therapy, Ivo Cilesi svolgeva anche il ruolo di responsabile del “Servizio terapie non farmacologiche e riabilitazione cognitiva” dell’Area Alzheimer alla Fondazione Santa Maria Ausiliatrice di Bergamo.

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