Lorenzo Sanz è morto per Coronavirus. Lo riferisce As: l’ex presidente del Real Madrid era stato ricoverato in ospedale dopo 8 giorni con febbre alta, la diagnosi ha certificato una polmonite bilaterale causata dal Covid-19. Un’altra illustre vittima della pandemia che dalla fine di febbraio ha messo in ginocchio l’Italia, e che purtroppo si è estesa anche ad altri Paesi in Europa: in particolare la Spagna è una delle nazioni che negli ultimi giorni sono state maggiormente colpite dal contagio, tanto che le autorità hanno disposto da tempo la chiusura del traffico aereo (cosa che ha impedito alla Roma di viaggiare verso Siviglia e al Getafe di fare altrettanto per andare a San Siro a sfidare l’Inter, entrambe le partite erano valide per l’andata degli ottavi di Europa League). Sanz ha legato il suo nome anche ad alcune trattative per acquistare società italiane: nel 2005 ci aveva provato con il Parma (con tanto di caparra già versata e poi persa) e tre anni più tardi con il Bari, ma entrambe le operazioni non si erano concretizzate. Oggi piangiamo e commemoriamo una figura che in cinque anni ha reso grande il Real Madrid.
CORONAVIRUS, MORTO LORENZO SANZ
Lorenzo Sanz, morto per Coronavirus nella giornata di sabato, è stato presidente del Real Madrid tra il 1995 e il 2000. Il suo nome è ovviamente legato alla vittoria della Champions League nel 1998 – contro la Juventus – spezzando un digiuno che alla Casa Blanca durava da 32 anni; come ultimo risultato del suo mandato, iniziato con le dimissioni di Ramon Mendoza – che aveva lasciato il club con problemi economici – aveva rivinto il trofeo. Nel suo palmarès figurano anche la Coppa Intercontinentale e la Liga vinta con Fabio Capello in panchina; a parlare della sua scomparsa è stato anche il figlio Fernando – calciatore del Real Madrid tra il 1994 e il 1999 – che ha rivelato come suo padre, per evitare di far collassare l’ospedale, avesse scelto di rimanere a casa quanto possibile. Sanz aveva lasciato i blancos a seguito delle elezioni perse con Florentino Perez: avvenimento importante per il club e segnato dalla “sparata” dello sfidante che, in netto svantaggio nei sondaggi, aveva promesso l’acquisto di Luis Figo dal Barcellona e l’aveva poi comprato a vittoria avvenuta. Nel 2006 l’ex presidente delle Merengues si era rimesso in gioco con il Malaga, rilevato quattro anni più tardi dallo sceicco Abdullah Al Thani.